Re Mida Kean ribalta il diavolo

Re Mida Kean ribalta il diavolo

Proprio così: come il mitico sovrano, anche Moise trasforma in oro tutto ciò che tocca.
Ed anche ieri ha dato la svolta alla partita segnando il goal del 2 a 1 finale facendo liberare l’urlo dello Stadium.

Una partita strana

Primo tempo a marca Milan che ha tenuto in mano il pallino del gioco creando pericoli continui per la nostra difesa in mano, invece, a Bonucci. Il che è tutto dire, insomma. Sempre impreciso ma sempre con il piglio sicuro a la Beckenbauer. Ma Kaiser Franz riuscirebbe a fare meglio anche oggi che va al parco a dare da mangiare ai piccioni.
Il Milan, dal canto suo, fa il massimo con un gran pressing ed azioni molto veloci che lo fanno arrivare in porta con facilità.

Il pistolero mai stanco

E chi ti segna il goal del vantaggio dei rossoneri? Chiaramente Piatek. E chi provoca la segnatura con una cappellata degna del peggior difensore della terza categoria sarda? Elementare Watson, ma Bonucci. Il quale, probabilmente perché si stava annoiando, decide di passare il pallone nel mezzo dove ci sono in agguato milanisti a centinaia che, giustamente, prendono il pallone e lo danno subito al pistolero che, pizzicandosi la faccia per capire se fosse un sogno, nel dubbio, insacca e porta in vantaggio il Milan.

Secondo tempo in bianconero

La seconda frazione comincia molto meglio per noi per via dello schiaffone preso dal polacco. Ora sembra che l’energia e la voglia mancate nel primo tempo abbiano lasciato la Continassa per entrare all’Allianz. Infatti, una bella azione di Dybala porta al rigore netto assegnato dall’arbitro. Penalty battuto dalla stessa Joya che insacca con un bel tiro centrale.

Cambi decisivi

Nel frattempo Allegri cambia il volto della formazione: dentro Pjanic e fuori Spinazzola, dentro Kean e fuori Dybala. Formazione praticamente rifatta per buttarsi a testa bassa alla ricerca del vantaggio. Che arriva grazie a Moise che apre le acque della difesa rossonera ed insacca il goal della rimonta.

Polemiche pretestuose

30 punti di differenza. Eppure sembra che il Milan abbia perso il campionato ieri sera per un eventuale rigore che l’arbitro, pagato da Fiat, Agnelli, Juventus e zio Paperone, non ha dato. Poi fa nulla che abbia visionato la VAR e solo dopo abbia confermato la sua scelta. E fa niente che anche a Sky abbiano detto che l’arbitro avesse ragione. Chi se ne frega? L’importante è buttare sabbia negli occhi in modo da non vedere la nostra superiorità assoluta e schiacciante.
Onore solo a Gattuso che ha preferito non attaccarsi ad eventuali errori arbitrali concentrandosi, piuttosto, sugli errori dei suoi.
Ma che ci vogliamo fare? Piangere è una moda ed ora anche i milanisti, che prima ne erano immuni, hanno deciso di seguirla.
Eppure Scaroni era stato chiaro: meglio il quarto posto piuttosto che il Campionato. Per cui, cari amici milanisti, per cosa vi state lamentando? Siete ancora quarti.