Ricciardo, un super weekend in Messico

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Ricciardo, un weekend da ricordare in messico

Nello scorso gran premio, il pilota australiano è stato autore di una grande prestazione, conclusa col 7°posto finale aiutando l’Alphatauri nel mondiale costruttori, ma soprattutto per riconquistare il sedile Red Bull.

Ricciardo sempre in top ten

A Città del Messico, fra i piloti messosi in evidenza spicca Daniel Ricciardo. Il 34enne australiano, alla seconda gara dopo Austin, di rientro dopo l’infortunio alla mano sinistra, ha dapprima centrato la Q3 in qualifica conquistando uno splendido quarto posto in griglia di partenza e poi, dopo una corsa di sostanza, ha raccolto sei meritatissimi punti in virtù del 7° posto finale: per effetto di questo risultato, l’Alpha Tauri non è più fanalino di coda nel mondiale costruttori (adesso è 8° a pari merito con l’Alfa Romeo, ma davanti per via di migliori piazzamenti).
Anzi, prima dell’interruzione per bandiera rossa (a causa dell’incidente di Magnussen), il portacolori del team di Faenza era tranquillamente in 5°posizione: sennonché, alla seconda ripartenza, Russell e Norris ne avevano di più dell’Alphatauri relegando Ricciardo al 7° posto finale.

Ricciardo: divertirsi per aspirare al secondo volante della Red Bull.

Ritrovato il sorriso, adesso Daniel vuole correre bene nelle restanti tre gare del campionato, con l’obiettivo di aiutare l’Alphatauri a centrare un dignitoso piazzamento nel mondiale a squadre dopo una stagione per lunghi tratti molto complicata ma, soprattutto, con l’intento di convincere Helmut Marko e Christian Horner ad affidargli il secondo volante della Red Bull accanto al tre volte iridato Max Verstappen.
Attualmente, Sergio Perez vive il periodo più basso da quando è approdato a Milton Keynes nel 2021, con il secondo posto nel mondiale piloti “minacciato” da Lewis Hamilton.
Checo è ormai in una crisi d’identità da cui fa fatica a venirne fuori e il suo sedile pare non essere così sicuro per il 2024, nonostante un contratto in essere e le rassicurazioni di Marko e Horner.
Ecco quindi che Ricciardo, pur non volendo ammetterlo apertamente, spera di ottenere il volante della seconda Red Bull, sfruttando il momento no di Perez, tornando a lottare per podi e vittorie come nella sua prima esperienza in Red Bull dal 2014 al 2018.