Roglic rispetta il pronostico a San Marino, ma anche Nibali è super

GIRO D’ITALIA – La temuta cronometro va a Primoz Roglic, che rifila pesanti distacchi a tutti tranne che allo “Squalo”, oggi superlativo

Lo sloveno Primoz Roglic conferma il suo stato di grazia e, dopo la Bologna-San Luca, vince anche la Riccione-San Marino, seconda prova contro il tempo del Giro 2019. Così come nel capoluogo emiliano, il capitano della Jumbo Visma è imprendibile e rifila pesanti distacchi a tutti i diretti avversari per la maglia rosa. In assoluto, chi gli resta più vicino è uno specialista delle prove contro il tempo come Victor Campenaerts (appena 11″ il suo ritardo), ma dal terzo in giù i distacchi superano il minuto, anche se il minuto e quattro secondi accusato da Vincenzo Nibali sa di mezza impresa, visto che vale al siciliano il quarto posto di giornata ed un divario assai più ridotto di quanto si prevedesse alla vigilia. Decisamente più in ritardo gli altri big, a partire da Simon Yates e Miguel Angel Lopez, pesantemente sconfitti e giunti con oltre 3′ di ritardo, circostanza che li costringerà ad andare all’attacco nelle tappe di montagna per provare a recuperare il tempo perduto. Da segnalare infine l’eccellente decimo posto di tappa di Mattia Cattaneo, un giovane che si sta mettendo in ottima evidenza.

Partito fortissimo già nella prima parte di tappa, quella pianeggiante che da Riccione portava al confine di Stato, Roglic ha fatto un capolavoro nella parte in salita, durissima per essere una cronometro, ed ha stampato il miglior tempo di scalata, recuperando lo svantaggio su Campenaerts e scavando un divario netto con il resto dei concorrenti. Una condotta di gara del tutto simile ha tenuto Nibali, che ha interpretato la prova con sagacia ed esperienza, andando in progressione, limitando i danni all’inizio ed incrementando una volta sul tratto in pendenza.

Una nota di merito anche per Valerio Conti, che difende alla grande la sua maglia rosa e conserva ancora 1’50” di vantaggio su Roglic, con la possibilità di poter indossare il simbolo del primato per almeno altri 3 o 4 giorni.

Dopo questa giornata difficile, resa ancor più impegnativa per la pioggia caduta copiosa, ecco la prima delle due giornate di riposo. La corsa riprenderà martedì con una frazione breve e semplice semplice, adattissima ai velocisti, così come la successiva. Insomma, due giorni di “riposo attivo” supplementare per i big della classifica generale, che potranno recuperare energie in vista del durissimo finale di settimana. Nel frattempo saranno le “ruote veloci” a rendere emozionante la corsa, visto che, c’è da scommetterci, assisteremo a due bei duelli ad altissima velocità, a Modena e a Finale Ligure.

Tappa 9: ordine di arrivo

Tappa 10: Ravenna – Modena (km 145)

Tappa breve (140 km), senza alcuna difficoltà altimetrica, disegnata appositamente per gli sprinter che non dovranno sprecare l’occasione lasciando troppo vantaggio agli attaccanti di giornata. Sarà una bella lotta tra Viviani, ancora a secco, e gli altri velocisti che almeno una tappa l’hanno centrata: Gaviria, Ewan, Ackermann. Poi, attenzione anche a Démare, Nizzolo e Belletti.


Bettini Photo tratta dal sito www.cyclingnews.com