Sauber, fine di un’era

Copertina Tifoblog rubrica Francesco Lenti Formula Uno Editing: Alessandro Delfiore, Vittorio Arba, Alessando Giovanazzi

Ad Abu Dhabi è terminata la ultratrentennale storia della storica scuderia svizzera la quale, nel 2026, lascerà il posto ad Audi.


Audi per essere protagonista

Era il 26 ottobre 2022 quando Audi annunciava la partnership con Sauber a partire dalla stagione 2026. Il colosso tedesco (facente parte del gruppo Volkswagen), con un’operazione storica, aveva deciso per il suo ingresso in Formula 1 rilevando la Sauber.
Lo sbarco nel Circus della F1 avverrà in coincidenza del più grande cambiamento regolamentare della storia della categoria poiché saranno nuovi telaio, aerodinamica, power unit (con la metà di quest’ultima alimentata dall’elettrico).
Proprio in previsione del debutto nel 2026, Audi produrrà una propria power unit nello stabilimento di Ingolstadt e, nel frattempo, ha rafforzato la struttura del team con personale, infrastrutture ed investimenti. Una compagine che entrerà in F1 non certo per recitare un ruolo da comparsa, posto che l’obiettivo è lottare per il titolo mondiale entro il 2030: in tale contesto, i primi anni saranno di assestamento e di accumulo di esperienza.
Durante la transizione, varie figure si sono succedute nelle posizioni di spicco quali team principal, direttore tecnico, CEO ma tutte accomunate dalla volontà di dar vita ad un progetto tecnico che, nelle intenzioni della casa dei 4 anelli, si spera possa scrivere pagine importanti nella categoria.

Addio alla Sauber, un pezzo di storia

L’Audi che si appresta a debuttare in F1 erediterà la struttura della Sauber. Lo storico team svizzero (inteso come nome) sparirà dalla griglia dopo più di 30 anni di presenza.
Seppur a fase alterne, la scuderia di Hinwil ha saputo recitare un ruolo di tutto rispetto all’interno del paddock fungendo da trampolino di lancio per piloti del calibro quali Raikkonen, Massa, Leclerc, tanto per citarne alcuni. Non solo, ma il fondatore Peter Sauber è stato il primo a portare in F1 lo sponsor Red Bull.
Non è stata un’avventura lineare quella della Sauber. Dall’esordio avvenuto nel 1993(dopo un percorso negli sport prototipi), il team ha vissuto due parentesi: la prima con BMW nel quadriennio 2006-2009 che ha visto l’unica vittoria della storia del team (inteso come squadra, quella di Robert Kubica in Canada nel 2008) e, la seconda con Alfa Romeo (su volere di Sergio Marchionne) nel 2018 e fino al 2023. In termini di collaborazione tecnica, forte è stata la sinergia con Ferrari in termini di fornitura dei motori e di figure ingegneristiche (su tutti, Simone Resta).
Si chiude quindi un capitolo che ha visto la Sauber correre in tutto 544 gran premi senza tuttavia vincere alcuna gara (dato che la vittoria di Kubica a Montreal nel 2008 è ascrivibile alla BMW), con le monoposto identificate dalla lettera “C”, in omaggio a Christiane, l’amata moglie di Peter Sauber.
Se l’Audi saprà in grado di scalare nel giro di pochi anni il vertice della F1, certamente una piccola parte del successo avrà salsa svizzera…