Siviglia: che meraviglia la sesta Europa League

Il Siviglia corona un’ottima stagione e vince la finale d’Europa League

Il Siviglia di Lopetegui si regala un’altra gioia dopo la qualificazione alla prossima Champions League. La squadra di Lopetegui batte l’Inter per 3-2 e porta a casa la sesta Europa League della sua storia. 

Non ne vinci 6 a caso, se non hai un certo carattere. E il Siviglia di carattere ne ha sempre da vendere. Anche quando sei sfavorita, almeno a livello tecnico. Lopetegui, cacciato, rapidamente dal Real, si rifà con gli interessi. Si porta a casa l’Europa League.

Lo fa con un 4-3-3 dinamico, basato su un metronomo come Banega, su interpreti veloci come Fernando e Jordan. E poi davanti un tridente fatto di crossatori, giocatori bravi a inserirsi dalla laterale come Suso e Ocampos. Infine un centravanti non lento, ma capace di sviluppare gioco sia aereo che essere mobile per la squadra.

Squadra compatta, veloce ed essenziale. Un undici pericoloso, capace di subire e rimontare l’avversario. Una squadra dove non soltanto l’attacco, ma anche il centrocampo porta qualità e quantità!

Probabile formazione Inter-Siviglia

Siviglia (4-3-3): Bounou; Jesus Navas, Koundé, Diego Carlos, Reguilón; Banega, Fernando, Jordán; Ocampos, En-Nesyri, Suso. All: Lopetegui.

Siviglia re d’Europa League

Gli andalusi hanno centrato ben 5 titoli tra Coppa Uefa ed Europa League nella loro storia. Le prime Coppe Uefa arrivano tra 2005 e 2007, stagione consecutive con Juande Ramos in panchina. Il 2005 era stato anche l’anno in cui ricorreva il centenario del club e nel 2006 ecco la grande gioia della Supercoppa Europea vinta contro il Barcellona con reti di Renato, Kanouté e Maresca.

Tra il 2013 e il 2016 ecco tre Europa League consecutive con Unai Emery in panchina. La prima arriva in finale contro il Benfica ai rigori. L’anno successivo la vittima è il Dnipro Dnipropetrovsk battuto per 3-2. Nel 2016 il Siviglia batte il Liverpool e si aggiudica per la quinta volta l’Uefa/Europa League.

Il Siviglia di Lopetegui

Quest’anno il Presidente José Castro Carmona ha puntato su Julen Lopetegui, ex allenatore della Spagna e del Real Madrid, che era stato esonerato prima del Mondiale di Russia del 2018 per l’accordo con i blancos non comunicato all’RFEF. Lopetegui ha messo in campo una squadra muscolare e pericolosa in avanti guidata sull’esterno destro dal sempreverde Jesus Navas tornato nella città del fiume Nervion. Numero 16 e fascia da capitano sta regalando esperienza e voglia di vincere dopo il titolo con la Roja nel 2010.

Come gioca il Siviglia di Lopetegui?

Il suo allenatore Lopetegui viene da anni travagliati. Salì alla ribalta delle cronache quando dopo aver portato brillantemente le furie rosse alla qualificazione del mondiale di Russia 2018, fu esonerato a due giorni dalla competizione perché già accordatosi con il Real Madrid in vista della futura liga. Anche con la camiseta Blanca però l’avventura dura poco, mandato via dopo soli quattro mesi a seguito della manita subita al Camp Nou di Barcellona. Nella stagione ancora in corso approda nel Siviglia del presidente Carmona. Società sana ed equilibrata, senza cifre folli allestisce compagini competitive frutto di una sana programmazione, guidata da quel Monchi costretto ad abbandonare la capitale in fretta e furia. Il suo modulo è un 4-3-3 basato sul possesso palla. In Europa League in porta gioca il secondo Bono a discapito del nazionale Ceco Vaclík davanti a lui i due centrali sono Koundé e Diego Carlos con compiti strettamente di copertura e di servire il primo passaggio per l’inizio della manovra affidato alle due mezzali Banega un passato proprio in maglia nerazzurra come meteora, rivitalizzato in Andalusia e Jordán dotato di buona tecnica. Il tiki-taka che ha stordito la Roma negli ottavi si sviluppa poi sulle fasce dove i due terzini Navas il capitano e Reguilon si alzano e abbassano come delle molle talvolta diventando delle vere ali e lasciando al “O Polvo” ( il polpo) Fernando il compito di proteggere la difesa e recuperar palloni lì nel mezzo. I due esterni offensivi Ocampos rigorista della squadra scartato troppo frettolosamente dal Genoa e l’ex milanista Suso tendono così ad accentrarsi e puntare prepotentemente la porta avversaria. Al centro a dialogare con loro e capitalizzare le palle vaganti c’è En-Nesyri che si alterna con l’olandese De Jong. In panchina pronto a dar manforte nelle situazioni d’emergenza c’è un altra vecchia conoscenza del nostro campionato El mudo Vazquez, poco utilizzato dal nuovo tecnico ma sempre un arma in più nello scacchiere dei biancorossi.

Tra De Jong e Munir ecco Ocampos

In avanti ecco l’imbarazzo della scelta per Lopetegui. Contro il Manchester United il tridente era composto da Youssef En-Nesiry, Suso ed Ocampos. L’ex milanista non ha tradito le attese e ha segnato il primo goal con la maglia del Sevilla.

Suso Siviglia Europa League
Suso Siviglia Europa League

Nel secondo tempo sono entrati Munir El Haddadi e Luuk De Jong ed è proprio l’olandese a segnare al 78° il goal qualificazione per gli andalusi. Durante l’anno invece era stato Ocampos a sbrigare spesso la pratica con 14 reti nella Liga e il goal qualificazione contro il Wolverhampton ai quarti di finale. I 15 milioni pagati l’estate scorsa sono ripagati e il valore dell’argentino è più che triplicato con un contratto fino al 2024 al Sevilla.

La finale d’Europa League

Chi affronterà il Sevilla in finale dovrà quindi fare i conti con una squadra ostica che ha dominato la Roma per 2-0 e battuto una squadra in forma come il Manchester United. Venerdì 21 agosto allo Stadio RheinEnergie di Colonia andrà in scena una partita indimenticabile, sarà ancora il Siviglia ad alzare l’Europa League per la sesta volta?

Lopetegui guida il Sevilla alla primera silla

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