Cruzeiro, il club fondato da italiani che cerca la gloria perduta

Quando, nel 2019, il Cruzeiro retrocesse in serie B per la prima volta nella sua storia, si consumò un dramma sportivo e nazionale. Le scene che accompagnarono la gara contro il Flamengo che decretò il triste epilogo, dopo novantotto anni di ininterrotta presenza in A, furono di pura violenza: seggiolini in frantumi, lacrimogeni e bombe carta. Tutto ciò costrinse l’arbitro, Marcelo de Lima Henrique, a sospendere la gara. Da allora, a Raposa (la Volpe ndr) non si è più ripresa. Il primo anno di B fu drammatico e la squadra chiuse all’undicesimo posto a – 12 dall’ultimo posto disponibile per tornare in serie A. Quest’anno la squadra compie 100 anni dalla sua fondazione. Il ritorno in A è una priorità.

Cruzeiro: cento anni di storia

Il Cruzeiro, club di Belo Horizonte, è stato fondato il 2 gennaio 1921 da immigrati italiani in seguito alla crisi amministrativa del Yale Atlético Clube: nacque così il Società Sportiva Palestra Italia. L’attuale nome fu adottato durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il Brasile si schierò contro le potenze dell’Asse, e precisamente nel 1942. In quell’anno un decreto del Governo Federale proibì l’uso di termini legati alle nazioni nemiche nei nomi di enti, istituzioni e società. Ciò portò alla rimozione del nome italiano, che fu sostituito inizialmente in Ypirangae e poi, nell’ottobre dello stesso anno, in Cruzeiro Esporte Clube. Cruzeiro è la costellazione della Croce del Sud, che può essere vista solo dall’emisfero australe, quindi non in Italia.

L’11 novembre 1942 la nuova squadra fece la sua prima comparsa.

Il periodo d’oro, la squadra l’ebbe negli anni Sessanta con gente come Tostao. Il Cruzeiro rivaleggiava con il Santos di Pelè per la supremazia verdeoro. Nel 1976 conquistò la sua prima Coppa Libertadores, battendo gli argentini del River Plate.

Anche gli anni Novanta furono ricchi di trionfi, con la conquista della seconda Coppa Libertadores nel 1997; questa volta contro lo Sporting Crystal. La squadra brasiliana, non ha mai vinto, invece, la Coppa Intercontinentale, sconfitta in entrambi i casi da due tedesche: il Bayer Monaco prima e il Borussia Dortmund poi. Negli anni seguenti i successi continuarono. Attualmente il Cruzeiro è il club che ha vinto più campionati mineiri, ben quaranta!

Cruzeiro: divisa e mascotte

Inizialmente la divisa del Cruzeiro era ispirata al tricolore italiano. La prima divisa della squadra consisteva in una maglia bianca, pantaloncini bianchi e calzettoni rossi. Sullo stemma, a forma di rombo, c’erano le iniziali SSPI. In seguito al cambio di denominazione anche la tenuta di gioco venne cambiata: la maglia divenne blu e i calzoncini, nonché i calzettoni bianchi (viceversa per la trasferta). Lo Stemma fu cambiato con un cerchio blu con cinque stelle bianche all’interno, a simboleggiare la disposizione degli astri nella Croce del Sud.

La mascotte del Cruzeiro, invece, fu creata da Fernando Pieruccetti, popolarmente noto come Mangabeira. La mascotte è una volpe. L’idea venne al suo inventore pensando all’ex presidente del club. Disse di essersi ispirato all’ex presidente del club Mario Grosso, noto per essere molto sveglio e astuto, e di aver pensato che la volpe fosse perfetta. Dalla creazione di questo pupazzo, il Cruzeiro prende il suo nome, Raposa, ovvero volpe in portoghese.

Lo stadio

stadio del cruzeiro

Lo stadio Mineirão, ufficialmente stadio Governador Magalhães Pinto in onore del governatore statale José de Magalhães Pinto, che ne avviò i lavori, è la casa del Cruzeiro che lo divide con l’Atletico Mineito. Fu inaugurato il 5 novembre 1965. La gara di inugurazione fu particolare e vide in campo una squadra mista composta dalla rosa di giocatori dei club iscritti al CBF, ovvero Federação Mineira de Futebol (Confederazione miniera di calcio), e la squadra argentina del River Plate.

Lo stadio Minerao ha ospitato anche la peggior sconfitta della Nazionale Brasiliana, ovvero il 7-1 contro la Germania nella semifinale del campionato del mondo 2014, giocata il giorno 8 luglio, Quella partita è passata alla storia come Minerazo.