Padova: da Lalas a Del Piero, una società gloriosa

Il Calcio Padova è una società storica nata nel 1910: tra alterne fortune vuole essere protagonista nel Terzo Millennio

Stemma e curiosità

Lo stemma del Padova è uno scudo partito biancorosso, che ricorda i colori dello stemma cittadino e della maglia. La parte sinistra dello stemma è occupata da una croce rossa su sfondo bianco, la parte destra ha la scritta ACP (Associazione Calcio Padova) in rosso all’interno di un rettangolo bianco su sfondo rosso.
Il simbolo e la mascotte della squadra è la Gallina Padovana. Proprio le Galline Padovane è uno dei primi club italiani fondati da donne. Lo racconta Marta Elena Casanova nel suo libro “Tifose”.

L’arrivo in A nel 1928-29

Il primo Presidente della società è stato il Barone Giorgio Treves de’ Bonfili, il vicepresidente è stato il marchese Giuseppe Corradi. La prima partita fu Padova-Hellas Verona terminata 0-0. Uno dei primi calciatori fu Silvio Appiani che segnò 17 reti in 14 partite nel Campionato Veneto 1914 prima di partire per il fronte e morire nel 1915. Lo stadio Silvio Appiani di Via Carducci inaugurato nel 1924 viene dedicato proprio a questo eroe dello sport padovano.

Il Padova otteneva buoni risultati nei campionati regionali fino a che non arrivò in Serie A nel 1928-29, anno però che terminò con la retrocessione visto il livello elevato del torneo.

Tra le Due Guerre: il bomber Gino Cappello

La storia del Padova è sempre stata una storia di grandi bomber: i primi furono Gastone Prendato nel 1931, sostituito poi da Mario Perazzolo che con la squadra in serie C segnò 17 reti che valsero l’arrivo in serie B sotto la Presidenza di Bruno Pollazzi. Nel 1938 il nuovo bomber è Gino Cappello che nel 1939 segna ben 29 reti. Nel 1947-48 il Padova torna in Serie A e riesce a salvarsi anche nella stagione successiva.

Nereo Rocco: l’artefice del catenaccio

Nel 1940-41 viene tesserato Nereo Rocco, centrocampista offensivo che ha giocato con la Nazionale, che nel 1953-54 diventa l’allenatore del Padova centrando subito un’insperata promozione con il secondo posto in serie B. Rocco ha una grande attenzione per la difesa e riesce a conquistare l’ottavo posto nel primo anno in Serie A. Si riconferma con una salvezza l’anno successivo per poi arrivare addirittura terzo nel 1957-58 per la migliore stagione della società patavina. Fino al 1961 Rocco ottiene grandi successi prima di cedere alle lusinghe del Milan. Si tratta dell’età dell’oro del calcio padovano che sarà sempre ricordata dagli sportivi cittadini come il miglior Padova di sempre.

La finale di Coppa Italia del 1967

Senza Rocco il Padova scende in Serie B in cui dimora stabilmente. Ma nel 1967 sotto la guida di Humberto Rosa arriva la finale di Coppa Italia dopo avere eliminato il Napoli nei quarti di finale e l’Inter in semifinale. In finale perde 1-0 contro il Milan di Trapattoni e Rivera ma rimarrà un risultato storico per lo sport padovano. L’anno successivo però vengono venduti tutti i calciatori e la società retrocede in serie C.

Gli Anni Settanta e Ottanta

Negli anni Settanta il Padova non riesce a raggiungere alcun risultato di rilievo e bisogna aspettare addirittura il 1982 perchè torni in serie B. Nel 1979 il punto più basso della storia con la retrocessione in serie C2. Nel 1985 per illecito sportivo il Padova tornerà nuovamente in serie C, per poi risalire in serie B nel 1989 quando arriva anche un altro bomber: Giuseppe Galderisi che segnerà 50 reti con la maglia biancorossa.

Gli Anni Novanta: Del Piero, Di Livio e Lalas

Nel 1990-91 militano nella squadra Angelo Di Livio, Antonio Benarrivo e Demetrio Albertini. La promozione è sfiorata, come nel 1992 quando esordisce anche Alessandro Del Piero, cresciuto nelle giovanili delle società, sotto la guida di Mauro Sandreani. Finalmente Padova torna in serie A nel 1994 vincendo lo spareggio con il Cesena. Il Campionato di Serie A è ricco di soddisfazioni con le vittorie in casa contro Milan e Inter e il colpaccio al Delle Alpi contro la Juve, ma il Padova riesce a salvarsi solo nello spareggio contro il Genoa. Uno dei migliori difensori di questo decennio fu Alexi Lalas, americano ricordato per il suo amore per la chitarra, che era un vero e proprio ostacolo insormontabile per gli attaccanti avversari.

Nell ’96 nonostante i goal di Vlaovic e Amoruso la squadra torna in Serie B e la discesa si completa con la nuova Presidenza Viganò addirittura finendo in soli 4 anni in serie C2.

Gli Anni Duemila: Filippo Maniero

Nel 2000 il Padova torna in C1 guidata da Centofanti, ex Inter. Negli anni successivi nonostante la guida di Ulivieri e Mandorlini, il Padova non riesce a tornare in serie B. Nel 2009 finalmente i biancorossi riescono nell’impresa in un’annata turbolenta sotto la guida di Carlo Sabatini. Nel 2011 gioca con la maglia del Padova Stephan El Shaarawi e la squadra sfiora i playoff per la Serie A battuta nella doppia sfida contro il Novara. Nel 2012 anche Mattia Perin veste la maglia biancorossa e la squadra raggiunge una tranquilla salvezza ma nel 2014 dopo una stagione burrascosa il Padova torna in Lega Pro.

L’attualità: la Lega Pro

Nel 2014 Diego Penocchio era diventato il proprietario unico del club e nella stagione 2014-15 la domanda per l’iscrizione alla Lega Pro non viene accettata. Viene iscritta in serie D nel frattempo la Società Sportiva dilettantistica Biancoscudati Padova che torna in Lega Pro nell’aprile 2015. Nel 2015 la società torna ad essere Calcio Padova ed arriva al play-off per la Serie B nel 2016 sconfitta dall’Albinoleffe. Nel 2017 il Padova vince il Campionato di Serie C e torna in Serie B vincendo anche la Supercoppa di Serie C. Ma nel 2018-19 la stagione è più difficile del previsto e i veneti tornano nuovamente in Lega Pro.

L’attuale presidente è Daniele Boscolo Meneguolo, imprenditore del turismo, l’allenatore è Salvatore Sullo. Il socio di maggioranza è Joseph Ourgholian, imprenditore franco-armeno che ha dichiarato che vuole tornare in Serie B entro il 2022.

Il Padova è terzo con 33 punti sotto l’LR Vicenza che guida il girone B di Lega Pro con 39 punti e il Carpi, secondo con 35 punti. Sotto società storiche come la Reggio Audace (erede della Reggiana) e il Sudtirol con 32 lunghezze. Bomber della squadra Claudio Santini con 4 reti segnate con la maglia numero 7. Sarà un campionato lungo e difficile, facciamo gli auguri ai padovani per una pronta risalita nella massima serie.

Ecco la rosa del Padova 2019-20

Gli obiettivi del nuovo Presidente

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