Dopo le prime otto gare, i due team sono protagonisti di un ottimo campionato fin qui
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Williams, la “cura” Sainz funziona
Lo scorso luglio, in molti storsero il naso all’annuncio di Carlos Sainz come pilota Williams per il 2025. All’epoca, lo spagnolo giustificò la scelta con il programma di investimenti e competitività che il team principal Wolves gli prospettò e che lo convinsero maggiormente rispetto alle altre offerte che Carlitos aveva sul tavolo (Audi su tutte). Nonostante nel 2024 la Williams abbia sostanzialmente deluso le aspettative dopo un discreto 2023, l’inizio del mondiale 2025 pare confermare la bontà della scelta del madrileno. La sua metodologia e il suo approccio al lavoro stanno dando i loro frutti (come avvenuto in McLaren e in Ferrari), anche perché il team di Groove vuole essere tra i protagonisti al via del nuovo ciclo tecnico nel 2026. Per contro, anche la nuova vettura FW47 è un netto passo avanti rispetto alla progenitrice, tanto da aver già conquistato più punti di tutto il 2024. Nelle ultime gare, la squadra inglese è stabilmente nella top ten (spesso davanti anche alla Ferrari…), nonostante, in tema di sviluppi, gli sforzi siano già concentrati sulla prossima stagione. Il 5°posto attuale nella classifica costruttori è il giusto premio per un team che vuole tornare nel novero dei protagonisti, ricalcando quello che è riuscita a fare la McLaren. Con queste premesse, il futuro non può che sorridere alla compagine inglese, supportata da una solida proprietà, quale è quella di Dorilton Capital.
Racing Bulls, una solida realtà
Un’altra squadra che si sta mettendo in luce in questo 2025 è la Racing Bulls. Chiuso il 2024 un po’ in calo, quest’anno il team con sede a Faenza era partito a fari spenti, annoverando il debuttante Hadjar come pilota da affiancare inizialmente a Tsunoda: dopo la promozione del giapponese alla Red Bull in luogo di Liam Lawson (di ritorno nel team satellite), il pilota algerino con passaporto francese sta mostrando enormi progressi dopo un inizio di mondiale difficoltoso(su tutti, l’errore nel giro di ricognizione al primo Gp in Australia) e qualche inevitabile errore di gioventù. Merito anche di una vettura, la VCRB02 molto valida, il team italiano si sta facendo notare per incursioni quasi stabili in Q3 al sabato, riuscendo nelle ultime gare a ottenere dei punti importanti che al momento lo collocano in un’onesta 7°posizione nei costruttori. Anche qui vi sono interessanti margini di crescita con anche Lawson che sembra ingranare dopo aver pagato lo scotto della retrocessione dalla casa madre al junior team come dimostra l’importante gioco di squadra attuato nell’ultimo Gp di Montecarlo.