La Signora omicidi

L’attesa

Diciamo la verità: per quanto non si snobbi alcuna partita, eravamo e siamo più preoccupati per martedì che non per ieri. Con tutto il rispetto per la SPAL, sia chiaro.
Infatti siamo scesi in campo con il pilota automatico aspettando che arrivasse il goal che avrebbe sbloccato la partita.

Strakosha paratutto

Il portiere estense era in giornata sì parando il possibile e l’impossibile, soprattutto su due conclusioni, rispettivamente, di Ramsey e Kedhira. E sto ancora cercando di capire come abbia fatto. Infatti, se il match fosse terminato 6 a 0, davvero nessuno avrebbe potuto obiettare.

Dominio completo

Sarri, giustamente, ha chiesto alla squadra di restare concentrata sull’incontro di ieri perché va bene la Chanpions ma dobbiamo, comunque, portare fieno in cascina in ogni occasione senza lasciare indietro nulla. La formazione di ieri ha visto diverse novità con Buffon in porta (a proposito, il grande Gigi ha superato Maldini come recordman di presenze in squadre di club), Cuadrado terzino al posto di Danilo, Rabiot e Ramsey ed il rientro di CR7 accanto a Dybala. La partita non è mai stata in discussione, con i bianconeri a cercare il goal e con la Spal a contenere.

“Solo” due goal

Effettivamente, se qualcuno si ferma al risultato, potrebbe pensare alla solita Juve allegriana che trova il goal e si ferma. Invece no. Potevano essere almeno il doppio se il portiere avversario non avesse messo il costume da Superman. Davvero insuperabile a parte le marcature di Pjanic e Ronaldo decisamente impossibili da prendere.

Sprazzi di Sarri

SarrJuve solo a sprazzi e com’è normale che sia per via dell’enorme mole di schemi da memorizzare ma si sta intravedendo il cambiamento radicale di gioco e mentalità. Lo dicevo prima: non ci fermiamo più dopo il goal anche perché, con Allegri in panca, soprattutto nel secondo tempo, la Spal avrebbe fatto la partita e noi saremmo rimasti in attesa. Oggi, invece, si cerca il gioco, quello corale, senza attendere per forza la magia del singolo.
Ho visto un DeLigt in netta crescita segno che sta acquisendo la nuova mentalità e che si sta ambientando rapidamente “grazie” anche all’infortunio di Chiellini che ne ha forzato l’utilizzo.

Testa al futuro

Ora sotto alla partita con il Bayer Leverkusen e poi con l’Inter. Mai come quest’anno, i milanesi sono terribilmente solidi ed ostici e sarà davvero molto difficile portare il risultato a casa.
Ma come ha detto il mister: una partita alla volta.
Ma sempre “fino alla fine”.