A Buenos Aires si gioca o no?

La Conmebol ieri ha dato prova del peggio di sè. A detta di tutti la colpevole di ciò che è successo è proprio la Federazione Conmebol, la Uefa sudamericana, che ha prima rimandato la partita dalle 2o italiane alle 21. Poi l’ha spostata di nuovo alle 22, ancora una volta alle 23.15 italiane per poi spostarla alle 21 di oggi 25 novembre.

Cosa è successo

Ieri c’è stata un’aggressione vera e propria da parte dei sostenitori del River Plate all’autobus del Boca Juniors. Sono arrivati bastoni, proiettili, pietre e addirittura “gas pimienta“, gas urticante. I fan del River sostengono che è stata la Polizia ad utilizzarlo: si tratterebbe per loro di gas lacrimogeni usati per disperderli.
Il bollettino è grave: il Capitano del Boca Pérez non può giocare per un’ulcera all’occhio, Carlitos Tévez e altri giocatori hanno vomitati dallo shock e a causa del gas urticante. I vetri del finestrino del Boca Juniors sono distrutti. Anche Gallardo, dalla parte del River, ha chiesto che la partita fosse rimandata.

Le soluzioni

La partita dovrebbe essere quindi disputata alle 21 italiane davanti ai soli tifosi del River Plate provvisti di biglietto. Il cordone poliziale dovrebbe essere più grosso e dovrebbe evitare gli assembramenti vicini allo stadio. Sembra però che anche la Polizia sia impotente di fronte alla forte e al numero dei tifosi. Non dimentichiamoci che Buenos Aires è una Metropoli di oltre 12 milioni di persone e questa è una partita storica per varie ragioni. Infatti dall’anno prossimo la Finale di Coppa Libertadores non si farà più con andata e ritorno ma con una partita unica.

Il ricorso del Boca

Il Boca Juniors avrebbe tutte le carte in regola per vincere la partita a tavolino. Sembra però che la Conmebol stia chiedendo ai giocatori gialloblu di giocare. Eventualmente si potrebbe ancora posticipare la partita di una settimana. Ora dopo ora ci si avvicina all’ora X dell’inizio del match. Difficilmente si è vissuta un’attesa di tale intensità in Argentina e nel mondo. Noi di Tifoblog ci associamo alle Redazioni dei giornali di tutto il Mondo per un calcio senza violenza e per il rispetto dei giocatori e dei fan rivali, oltre che della Polizia.

Le formazioni

Se si gioca oggi, il River conferma per completo la squadra che doveva partire titolare ieri. Il Boca dovrà sostituire il Capitano Pérez con un altro effettivo. Alle 21 ci sarà l’inizio del match. O forse no. Tutti hanno criticato l’eccessivo ardore e la violenza dei tifosi del River Plate e l’impreparazione dell’Argentina ad un evento di questo tipo. Ma i veri colpevoli sono tutti coloro che non riescono a vedere il calcio come uno sport in cui affrontarsi, rispettarsi ma poi chiuderla lì, non un campo di battaglia senza fine in cui valgono tutte le regole, anche le peggiori.

Maradona

Francescoli e Maradona
Francescoli e Maradona con le maglie del River e del Boca in un Superclasico di qualche anno fa

Anche Diego Armando Maradona sarà presente alla finale e vogliamo ricordarlo in vecchio Superclasico con l’indimenticato Francescoli che ha giocato anche nel Cagliari. Oggi lui, noi, tutti coloro che amano il calcio vogliono che si giochi solo a calcio e che non vinca ancora una volta la violenza. Intervistato da Olé, il principale quotidiano sportivo argentino, l’artista Vito José Arena, desidera che ci sia un Abrazo Futbolero tra le due tifoserie, come omaggio alle “hinchadas” e per una vera fratellanza nel calcio.
Servono più esempi come lui, prendiamo esempio perchè negli eventi sportivi possano partecipare le famiglie, le tifose e non sia una corrida dove deve sgorgare il sangue per assetare la nostra fama di divertimento.

Vito José Arena
Vito José Arena con la maglia con gli stemmi del River e del Boca per il Superclasico

Infobae intervista Vito José Arena

L’ora X è arrivata