Amarcord Roma – Milan…E quanti ricordi!

Torna Roma – Milan e riaffiorano tanti ricordi di vecchie battaglie. A volte trionfali e a volte amare.
Resta sempre una partita affascinante. 

Quest’anno Roma – Milan è una partita da scontro diretto in Champions League. I rossoneri in particolare, stanno lottando per il titolo ma nonostante il periodo di stanca e di appannamento che stanno passando, non è mai da sottovalutare il diavolo col forcone.

Di queste partite, ne ho viste tantissime, sia allo stadio sia in tv. E penso che lo scontro col Milan, sia una delle partite più attese della stagione. Perché il Milan a differenza di Juve e Inter, è sempre stata una società con palmares simile al Real Madrid e quindi, un’eventuale vittoria come spesso è capitata, ha sempre avuto peso e importanza per aver battuto una società pluridecorata in Europa e nel mondo. Io personalmente, non ho mai avuto rancori calcistici verso il Milan, ma l’ho sempre stimata da avversario.

Detto ciò, vorrei ricordare qualche storico incontro di Roma – Milan giocata all’Olimpico.

ROMA – MILAN 1978-79
In particolare, fu la mia prima partita che vidi allo stadio da abbonato con mio padre. Io avevo 12 anni. Era il 1978-79 e la prima partita casalinga fu proprio Roma – Milan. Ma siccome quello fu il Milan che poi a maggio vinse la stella, posso dire che quel “battesimo da abbonato” non fu dei migliori perché la Roma fu asfaltata per 0-3 da una doppietta di Chiodi e un autogol di Giovannelli.
Di quel giorno, mi restarono impresse le sgroppate sulle fasce, di Novellino e Buriani. Che puntualmente crossavano con parabole arcuate e perfette. Un grande Milan, con Gianni Rivera top player ed una Roma che stava passando di mano dalla presidenza Anzalone a quella di Viola.

ROMA – MILAN 1992-93
Mi ricordo che andai allo stadio e fui abbagliato dallo spessore di quel Milan che fece sfracelli in Italia e in Europa. La partita finì 0-1 con un gol del cavalluccio olandese Ruud Gullit che con un tiro secco in diagonale, fece secco Cervone. Ci rimasi un po’ male, ma in fondo, era prevedibile. La Roma era una buona squadra orgogliosa come il suo mister, Vujadin Boskov. Con Giannini leader assoluto, con un giovane “Pluto” Aldair e sulle fasce, Hassler il tedesco volante che era campione del mondo in carica con la Germania. Il Milan vinse anche in inferiorità numerica dopo 5 minuti per l’espulsione di Franco Baresi.

ROMA – MILAN 1996-97
Fu la partita della consacrazione dell’avvento del nuovo Re del Calcio. La perla di Francesco Totti ventenne da pochi giorni, che rubò tempo e palla a Sebastiano Rossi in uscita sul lato Tevere per poi realizzare un goal capolavoro con un mezzo pallonetto di esterno destro calibrato sotto l’incrocio opposto. Poi segnarono anche Cappioli e Balbo. Serata storica, ma di quel campionato, poi quella fu una delle poche partite che ci fecero illudere di vedere una stagione positiva, quando invece poi si rivelò disastrosa.

ROMA – MILAN 2000-01
Mancavano tre giornate alla fine del campionato, la Roma stava in testa e quella gara interna col Milan si rivelò un ostacolo durissimo da superare indenni. A sorpresa i rossoneri passarono in vantaggio con Coco alla fine del primo tempo, e dopo varie occasioni col tridente Totti, Montella e Batistuta, la porta era veramente stregata perché non si riusciva a segnare. Però la magia arrivò a  metà ripresa, grazie ad un calibrato pallonetto di Montella, che, anche se la partita finì in pareggio, fu il gol della svolta epocale perché poi allungammo sulle inseguitrici e dopo 3 settimane vincemmo lo scudetto.

E ripropongo proprio il gol di Vincenzino, perché spero che sia di buon auspicio per la gara di domenica!

Daje Roma daje!