Il dramma di Casey Stoner: ha la sindrome da stanchezza cronica

Sindrome da stanchezza cronica, non c’è pace per Stoner

Il due volte campione del mondo di MotoGp, Casey Stoner, soffre di sindrome da stanchezza cronica. Questo quanto annunciato al mondo sportivo ieri in un’intervista.

Questo fatto non è una novità. Già nel 2009, infatti, ebbe problemi simili. A suo tempo venne data la colpa ad un’ipotetica intolleranza al lattosio, ma evidentemente era solo l’inizio di un problema che oggi lo affligge e gli impedisce di compiere anche solo un giro di pista su un Kart senza poi dover riposare per giorni quasi immobile.

Sono una decina di mesi che non riesco nemmeno a fare tiro con l’arco

La gravità della situazione è palese, nemmeno l’arco, suo grande hobby, è alla sua portata. Evidentemente le cose sono gravi e non si sa come possa uscirne, non essendoci una patologia nota e curabile in questo ambito.

Ho un problema, le mie costole vanno fuori asse ed essendo collegate alle vertebre, mi generano dolore anche alla schiena.

E’ una situazione che mette pressioni sui dischi vertebrali, premendo sui nervi e generando addirittura degli spasmi.

La sindrome da stanchezza cronica gli impedisce di girare in moto dal 2018

L’ultimo test, svolto seriamente, risale ormai a Gennaio 2018 a Sepang con la Ducati. Da lì in poi il buio assoluto e un periodo di sofferenza sempre in crescendo. La massa muscolare non c’è più e più passa il tempo più la situazione rischia di peggiorare. Le cure sono a base di farmaci per ora e garantiscono un minimo miglioramento fisico, anche se non gli permettono ancora di effettuare alcuno sforzo o di praticare nessuna attività.

Qualsiasi pratica sportiva mi costringe sul divano per una settimana o almeno quattro o cinque giorni. questo rende la vita difficile anche a mia moglie

Noi siamo vicini a Stoner e ci auguriamo che questa situazione possa evolvere nel migliore dei modi. Soprattutto per uno sportivo, l’essere relegati sul divano o comunque il non poter far nulla è forse la peggiore delle “condanne”. Anche se prima, ovviamente speriamo per lui e per la sua famiglia di trovare una soluzione a questo problema che rende difficile la vita anche a chi gli sta intorno creando un senso di impotenza su come fare per dare beneficio ai suoi dolori sia fisici che psichici. Forza Casey, vai e vinci anche questa “gara”! Ti vogliamo bene!