McGregor Shock: Ufficiale il Ritiro!

Conor McGregor – l’annuncio su Twitter: ho deciso di ritirarmi

McGregor ha scioccato la comunità delle MMA immediatamente dopo UFC 250 quando tramite Twitter ha annunciato, di nuovo, il suo ritiro dallo sport. Questa non è la prima volta che McGregor ha detto che si ritirerà solo per tornare a combattere, ma questa volta afferma di essere serio.

“Ciao ragazzi, ho deciso di ritirarmi. Grazie a tutti per i fantastici ricordi! Che avventura fantastica è stata! Continuate a sognare, perché qualsiasi cosa desideriate, può essere vostra!”  

 

Inaspettato, anzi in pieno stile McGregor, il tweet di The Notorious arriva come un fulmine a ciel sereno. Stavolta dice di essere serio, il suo ritiro è ufficiale. Ma le possibilità che sia un manovra per creare hype rimangono: dopo la debacle con Khabib e il ritorno alla vittoria contro Cerrone per l’irlandese si erano aperte diverse opportunità. In primis quella di affrontare l’attuale campione ad interim Justin Gaethje.
Ma nonostante ciò McGregor ha rincarato la dose:
“Il gioco non mi entusiasma e basta. Tutta questa attesa… Non sta succedendo niente. Sto aspettando le opzioni dei miei avversari, e al momento non c’è proprio nulla. Non c’è niente che mi ecciti “
Vero o meno ci tengo ad esprimere la mia opinione più sincera e di cuore su questo atleta a cui tengo particolarmente e spero attraverso questa lettura di farvi provare le stesse emozioni che provo io quando vedo scendere The Notorious nell’ottagono.

McGregor: La fine di un mito?

Conor McGregor è un egocentrico genio della comunicazione. Capacità unica al mondo che ha solo l’irlandese che sa di avere un impatto comunicativo stratosferico. Conor ha capito che con le parole può creare più impatto dei pugni che sferra nell’ottagono. Mi trovo d’accordo con l’opinione del presentatore e opinionista Alex Dandi:

“È un genio perché ha capito che un annuncio di ritiro annuale se lo può giocare come fosse un bonus produzione. Che il ritiro sia vero o falso non importa, sono pronto a scommettere che non lo sappia manco lui. Sa però molto bene che basta un suo tweet per mandare in fibrillazione la stampa mondiale, a qualunque latitudine, di qualunque lingua.”

Infatti basta aprire un qualsiasi ricerca sul Web per capire l’impatto che ha avuto questa notizia. Persino chi non sa cosa siano le MMA è a conoscenza di questa notizia come quando un Re di una grande dinastia abdica il trono.
McGregor si punta i riflettori contro offuscando tutti gli altri fighter che in tempi recenti avevano alzato la voce lamentandosi delle loro borse e guadagni. Come Ulisse, quando dopo svariate peripezie, tornò ad Itaca a rimpossessarsi della sua città rimettendo a tacere i proci, gli usurpatori del suo trono. Lo stesso fa McGregor. Ed ecco che le dichiarazione di Jones e Masvidal passano in secondo piano anzi risultano quasi una barzelletta dimostrando che di strada ne devono fare ancora parecchia, che puoi permetterti di chiedere borse astronomiche solamente quando sei il best in the game, colui che non si può rimpiazzare sia fuori che dentro al ring.
Ecco che i proci quindi cedono il passo al sovrano legittimo che si riprende di prepotenza il posto che gli spetta nel bene e nel male.

Conor McGregor: carriera

Questo dimostra come la scalata di McGregor non sia stata solo sportiva, ma anche e soprattutto mediatica arrivando anche al pubblico Mainstream per poi conquistarlo. Io stesso mi sono avvicinato alle MMA grazie all’irlandese, seppur quando era ancora nella sua fase iniziale da semi-sconosciuto, ma questo punto lo approfondirò in seguito.
In ogni caso tutti devono mettersi in fila perché ad oggi è evidente che c’è solo un nome nelle MMA che smuove il pubblico Mainstream della comunicazione. Tutti gli altri è meglio che non si montino la testa e tornino al tavolo delle trattative con UFC per giocarsi il ruolo di Superstar ad interim.

Anzi non gli conviene proprio, è una battaglia già persa in partenza. Conor McGregor, consapevole o meno, ha dimostrato che con un semplice tweet ha smosso un mondo intero in un momento in cui troppi hanno alzato la testa. Conor ha rimesso le cose nella giusta prospettiva e ha riaperto il gioco delle trattative economiche, rendendo chiaro che nessuno può chiedere i suoi stessi soldi a UFC perché lui gioca ad un piano superiore. Dana White ha dichiarato che le sue dichiarazioni arrivano in un momento delicato, come la pandemia, e vanno prese con le pinze ma sotto sotto sa anche lui che questa cosa genererà un hype di quelli che solo uno come l’irlandese è in grado di mobilitare.

Caratteristiche di McGregor: cuore, sangue e passione

Questi sono i tre aggettivi che userei a chi mi chiedesse cosa rappresenta la figura di Conor McGregor. Come ho accennato in precedenza io sono fan del primo Conor visto agli esordi in UFC. Un lontano parente di quello odierno ma è normale sia così la sua è stata una scalata con pochi precedenti. Senza ripercorrere tutte le tappe mi focalizzo su quella che è stata la sua ascesa nell’ottagono. Sin dagli esordi da sconosciuto ho sempre visto in quell’uomo il fuoco negli occhi, la voglia di prendersi tutto. La grinta, la sofferenza di superare i propri limiti sfidando le leggi della razionalità. Un bizzarro uomo irlandese che appena però entrava nell’ottagono danzava nella gabbia con lo sguardo di un cacciatore che mira la preda e la finisce con dei ganci che sono bombe. Ricordo ancora quando annientò Aldo, non di certo il primo scappato di casa, saltai letteralmente dal divano nel bel mezzo della notte. Performance clamorosa che la rese quasi un gioco. Senza tralasciare gli scontri contro Nate Diaz. Allo stesso modo quando divenne doppio campione. Imprese titaniche.

Cosa rende The Notorious un Campione

Ciò che lo rendeva superiore per me era il riuscire a combinare l’arroganza e la presunzione di essere superiore dimostrando poi di esserlo davvero. Insomma un Conor completamente diverso da quello odierno che accentua sempre il trash-talking ma meno genuino rispetto a quello degli esordi e che, soprattutto, non ha forse la stessa fame di una volta. Ma è una cosa che non vedo negativamente. Come ogni storia di un personaggio controverso esiste un punto in cui arriva il fallimento. Viviamo in una società in cui il fallimento non è contemplato. Ci dicono che il più forte è colui che cade e si rialza subito. Ma io penso il contrario. il fallimento fa parte del gioco e dalla vita per questo va contemplato, restarci anche del tempo, per poi dopo averlo compreso davvero poter risalire.

La carriera di Conor aveva toccato quel punto proprio dopo la sconfitta contro Khabib. Come Tony Montana in Scarface che dopo essersi preso tutto il mondo partendo da zero è caduto perché non è riuscito a gestire la pressione derivante dal potere. “Gli occhi, chico, non mentono mai” recita il protagonista del film in una delle scene più iconiche. Allo stesso modo McGregor venne scalzato dal suo trono. Ciò che mi rammarica però è che secondo me avrebbe potuto ancora dare qualcosa alle MMA, lo avevo visto riprendere la sua salita per dimostrare che è ancora il numero uno. Per questo la notizia del ritiro mi ha parzialmente spiazzato.

In ogni caso la verità è una sola: in questo sport, come nella vita, la motivazione e la voglia di farcela di chi ha il fuoco negli occhi superano ogni tecnicismo. Per questo per molti The Notorious è soltanto un MoneyMaker che non ha più nulla da dare alle MMA ma per me resterà sempre impresso come quel bizzarro ragazzo irlandese che non si è mai tirato indietro e si è preso tutto quello che voleva per poi cadere come tutti gli essere umani. Anche questo fa parte del percorso.

Questo per me è Conor McGregor: Cuore, Sangue, Passione. E ogni mattina quando mi alzo fisso il suo poster che ho appeso in camera perché mi ricorda che ogni giorno se vuoi qualcosa devi avere la fame negli occhi e il fuoco dentro di chi si vuole prendere il mondo intero.