Cagliari: una trasferta da dimenticare

L’assenza della Curva Nord è il segno peggiore per i nerazzurri

La dolorosa sconfitta dell’Inter a Cagliari non ha solo avuto l’effetto di subire il sorpasso del Milan in classifica, ma si è contraddistinta anche per un fatto insolito in casa Inter: l’assenza dei tifosi della Curva Nord.

Insomma piove sul bagnato in casa nerazzurra. La tanto acclamata compattezza di squadra senza il suo capitano è evaporata dopo poche partite, e per completare il quadro dei problemi ecco ora lo sciopero dei tifosi.



I nuovi orari delle partite imposti dalla Lega hanno generato il famigerato spezzatino che di fatto ha sostituito quella che una volta era la sacrosanta domenica di calcio, trasformandola praticamente in un’intera settimana di calcio, con smodata flessibilità nei cambiamenti dei giorni e degli orari in corso d’opera.

La protesta della Curva Nord

Ultimo esempio la decisione di anticipare a venerdì scorso, senza apparente motivazione, la partita Cagliari-Inter. Una decisione che ha generato lo sciopero della Curva Nord, trovatasi anche spiazzata dopo che molti componenti della stessa avevano già acquistato i biglietti aerei per la trasferta.

È apparso quindi anche un comunicato ufficiale della Curva nerazzurra, nel quale si è manifestato apertamente il dissenso agli spostamenti improvvisi delle partite, che di fatto finiscono spesso per danneggiare economicamente i tifosi. Ma c’è, oltre a questo, il principio della mancanza di rispetto, intollerabile a prescindere, da qualunque angolazione la si osservi.

Il rischio concreto è quindi quello che si percepisca una disparità di trattamento tra le tifoserie, soprattutto quelle più accese.

E la conseguenza di questo sarebbe unicamente quella di alimentare un disprezzo verso il sistema calcio che abbiamo già visto troppe volte tracimare nell’odio.

Confidiamo nel buon senso di tutti.

Diego Stroppa