Formula 1 GP USA 2019 | Ritornano i fantasmi!

Gran Premio delle Americhe: Ferrari in difficoltà e Bottas se la ride

Lo scorso Gran Premio delle Americhe ha visto una Ferrari in difficoltà dopo una parentesi di campionato davvero buona. Sebastian Vettel si è dovuto ritirare a causa della rottura della sospensione della ruota posteriore destra, mentre Leclerc ha chiuso a 52 secondi dal vincitore, Valtteri Bottas.

Formula 1 GP USA 2019 Ora che il campionato sta giungendo al termine (mancano solo Interlagos e Yas Marina), tutto è già stato deciso. Hamilton ha vinto il suo sesto titolo consecutivo, dopo che il mondiale costruttori era assegnato da tempo. Il britannico del team Mercedes lo ha meritato, considerando il lungo periodo di assenza di rivali e un compagno che pian piano si è spento. Ferrari e Red Bull non ci sono state per lunghi tratti, ad eccezione delle Rosse che si sono svegliate troppo tardi.

Formula 1 GP USA 2019 – Una Panda andava più forte

Nel weekend scorso, sopratutto in gara, le Ferrari hanno arrancato. Le simulazioni del ritmo di gara non erano all’altezza delle Frecce d’Argento e di Verstappen; la qualifica, tranne per Vettel, non hanno visto lo strapotere degli appuntamenti precedenti. A complicare le cose si è poi messa una brutta partenza al via, facendo perdere qualche posizione a Sebastian. Subito si rivelata una grande difficoltà nel recuperare, spiegata qualche giro più tardi dal cedimento di una sospensione. Da qui è sopraggiunto il ritiro.

 

Per Leclerc le cose non si sono messe meglio, anzi. Charles, dopo qualche giro, non riusciva a tenere il ritmo dei primi tre. Sembrava che nemmeno sul dritto ci fosse qualcosa a cui aggrapparsi, fatto testimoniato da velocità di punta pressoché identica. In F1 si sa che basta poco ad allontanarsi, e infatti così è stato. Giro dopo giro, curva dopo curva, i secondi al traguardo diventano 52. Tanti, troppi, assolutamente inaccettabili. Gli spettri dell’Ungheria e della prima parte della stagione sono tornati. Male per chi spera di battere, dopo anni, la superpotenza anglo-tedesca.

Formula 1 GP USA 2019 – Una Red Bull insolita

Mettendo da parte il discorso della Ferrari, bisogna analizzare meglio la ritrovata performance delle Red Bull. Verstappen, ma anche lo stesso Albon, hanno fatto una gara solida. L’olandese volante ha lottato pure per la vittoria, dovendo però poi soccombere alla strategia e alla forza della Mercedes. Una velocità che sembra inspiegabile in un circuito come quello di Austin.

 

Il tracciato delle Americhe è infatti uno dei più completi dell’intero calendario, con rettilinei, tratti di percorrenza e zone di bassa velocità. Una vettura che va bene qui, come anche a Spa, dovrebbe andare bene in ogni pista. Serve velocità di punta, trazione e anche una buona tenuta in curva. Una Red Bull così fa dunque paura. Siamo a due gare dal termine e una situazione del genere, con una Ferrari in difficoltà, non mette le giuste condizioni per il futuro.

La Ferrari deve rispondere nelle prossime due gare.