Il poeta nel pallone: il vero calcio sono i tifosi

A volte sbagliamo pure noi tifosi, ma quanto siamo importanti per il calcio?

Con questa poesia cerchiamo da blog di tifosi quale siamo di renderci conto del valore aggiuntivo che rappresentiamo nel mondo del calcio.

Cosa sono i tifosi e perché farne una poesia?

Perché fare una poesia dedicata a quella mandria di pazzi che insegue ovunque una squadra? Già bella domanda…Davvero una bella domanda!

Non tutti i violenti sono tifosi

Innanzitutto, come ben sapete, noi non siamo favorevoli ai tifosi rissosi, violenti, delinquenti e frustrati. Quelli che da tanti e tanti anni sono definiti “feccia del calcio”. Il tifoso non è solo quello che va a fare la guerra. Non è una categoria sociale da reprimere. Perché tifare non significa soltanto lanciare molotov, picchiare, intimidire e mancare di rispetto agli avversari. Non è nemmeno quello che organizza e aizza cori contro le curve opposte o che prepara imboscate per picchiare  i propri nemici.

Potremmo dire che ci sono tifosi che si identificano in queste pratiche rituali e sociali, ma ci sono, poi, anche quelli che rappresentano davvero il 12 esimo uomo.

I tifosi come fede

Infatti ci sono poi i tifosi super fedeli. Quelli che criticano e si fanno allenatori; giocano e commentano errori di tecnici e giocatori; sbraitano e incitano contemporaneamente. Ci sono quelli che amano far sentire i propri cori e la propria voce; disposti a seguire la squadra in qualunque trasferta, anche rischiando e spendendo a più non posso. Sono quelli che sui social sono una parte fondamentale del dibattito calcistico. Si divertono a sfottersi, a ironizzare, ad attaccare diverbi calcistici. E come dimenticare i tifosi da stadio? Quelli con bandiere, vessilli, sciarpe e cori con altoparlante. Sono quei tifosi che creano la storia di una squadra e che fanno di un uomo comune un mito! Scelgono idoli, applaudono le sostituzioni ed esaltano all’inverosimile i successi della propria squadra.

Sono quelli che si prendono l’applauso dei giocatori, che spingono una squadra alla vittoria e che a volte, quando la potenza è di 80000 persone rappresenta ben più del 12esimo uomo.  Il tifoso è un amico degli altri undici in campo e si impegna per quanto può a ricerca con i propri beniamini un rapporto dionisiaco, estatico e quasi catartico.

C’è il tifoso che è fedele e che identifica l’esser tifoso come atto di fede. E non lo rinnega mai! Anche negli abissi della serie D o Lega Pro!

E’ per quel tifoso che sono dedicati questi semplici e umili versi.

Poesia: il vero calcio sono i tifosi

#giornatamondialedellapoesia

Noi animatori piacevoli e imponenti,

siamo più colore delle gradinate e dei settori bluastri, grigi e rossastri.

Le bandiere i vessilli dell’orgoglio e della sofferenza, e dell l’esaltazione.

Siamo noi il 12 esimo uomo,

siamo il calcio, siamo il campo che parla,

ascolta e ama.