La “fatal” Verona che può far male al Milan

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Dalle parti di Milanello l’hanno sempre chiamata la “fatal” Verona, perché in quel campo, il Bentegodi, spesso i milanisti ci hanno lasciato o punti importanti o sogni. Domani la banda di Pioli si trova davanti a un ostacolo davvero importante, che può indirizzare il parziale della stagione.

Hellas Verona – Milan: Rebic infortunato

Partiamo proprio dalla notizia dell’ultimo momento: Ante Rebic non ci sarà. Un problema muscolare dell’ultimo momento l’ha tolto dai convocati. Così il viaggio nella terra di Romeo e Giulietta da possibile storia d’amore, rischia di trasformarsi in catastrofe. Il Milan è ai ranghi non ridotti, ridottissimi.

Senza Ibrahimovic, Mandzukic, Calhanoglu e Bennacer la squadra di Pioli deve vedersela con il temibile Verona di Juric. Cosa può inventarsi Pioli? Rinuncerà al 4-2-3-1?

Le ultime indiscrezioni ci dicono di sì.

Hellas Verona – Milan: probabili formazioni e dove vederla in TV streaming

L’idea è quella di chiamare a gran raccolta i residui di un collettivo che deve compattarsi. Motivo per cui il 4-2-3-1 diventerà un più probabile 4-3-3 con Kessié, Tonali e Krunic a centrocampo. Diaz libero di svariare sulla trequarti, con Hauge spostato a sinistra e Saelemaekers a destra. Davanti Leao, che è chiamato al riscatto dopo l’opacità della prova di mercoledì sera.

Ballottaggio fitto fra Kjaer e Romagnoli, sperando che Kjaer regga per tutti i 90′.

Non ci sarà l’ex voglioso di vendetta Kalinic e mancheranno anche Ruegg, Colley e Vieira. Per il resto il Verona gode di ottima salute, eccome!

Juric può decidere liberamente su chi schierare. Insomma la condizione è esattamente opposite rispetto ai rossoneri. Il mister croato opta per il solito 3-4-2-1, fatto di grinta, pressing e compattezza. Dimarco torna a sinistra, mentre al centro se la giocano Ceccherini e Lovato. Dubbio Tameze/Sturaro in mezzo al campo, mentre Veloso dovrebbe rivelare Ilic. Nessuna rinuncia a Barak e Zaccagni dietro alla punta Kevin Laasagna.

Hellas Verona (3-4-2-1): Silvestri; Gunter, Ceccherini, Dimarco; Faraoni, Miguel Veloso, Tameze/Ilic, Lazovic; Barak, Zaccagni, Lasagna. All. Juric.

Milan (4-2-3-1): Donnarumma G.; Calabria, Kjaer, Tomori/Romagnoli, Theo Hernandez; Kessié, Tonali, Saelemaekers, Diaz, Krunic, Hauge; Leao. All. Pioli. 

La sfida sarà visibile su Sky Sport Serie A e in streaming su Skygo e NOW TV. 

Hellas Verona – Milan: analisi tattica

La trasferta di Verona, per davvero, può diventare un passaggio preminente, se non punto cardinale del proseguo della stagione. La corsa Champions (obiettivo della stagione) passa proprio dalla “fatal” Verona. E pochi giorni dopo ci sarà l’appuntamento europeo contro il Manchester United, che ci dirà molto dello status del Milan.

La fase di pressing del Verona

Ritornando alla partita, la chiave tattica è presto detta: il Milan tenterà di far girare palla e attuare il suo gioco, mentre il Verona preferirà un pressing asfissiante sin dalla prima costruzione, con l’intento di boicottare l’avanzata del Milan.

La squadra di Juric, da sempre, pressa alto specie quando la palla è sulla metà campo avversaria, come hanno fatto lo Spezia e l’Atalanta. Il Milan soffre tantissimo pressioni di questo tipo e se non riuscirà a uscire dalla propria metà campo o non riuscirà ad innescare le fasce latera sarà costretto a lanciare lungo. Senza Ibrahimovic, tuttavia, la palla sarà sempre presa facile dei tre del Verona. Anche perché Leao quel gioco non lo sa fare.

Se il Diavolo non riuscirà a velocizzare la propria azione, avrà le stesse difficoltà incontrate con l’Udinese e forse le cose andranno anche peggio.

Il duello sulle fasce

La mancanza di Rebic non è un particolare da poco. Vero che il croato non sta vivendo un periodo fantastico, ma per lo meno spesso è lui a fare la prima pressione insieme al laterale destro e al fantasista. Hauge sarà in grado di farlo? Il norvegese si è perso dopo un buon autunno e davanti si troverà un osso duro come Faraoni, che farà di tutto per costringerlo alla difensiva.

Altro cliente scomodo pure per Saelemaekers, che sta ritrovando la forma, ma se la vedrà con Lazovic che è molto abile a spingere e corre tantissimo sulla propria fascia.

La zona mediana

Lo scontro Tonali-Kessié vs Veloso-Tameze potrebbe non avere vincitore, perché i quattro giocano specularmente e quindi saranno fondamentali lo stato di forma e l’aiuto dagli esterni per impedire che dall’una o altra parte si aprano voragini.

Le due difese

A livello difensivo il Milan patisce le palle da fermo e certamente quello è un punto fortissimo, invece, della squadra di Juric. Lasagna, poi, è abbastanza veloce e se il Milan non saprà o metterlo in fuorigioco o mettergli pressione, potrebbe creare problemi. Magari innescando Zaccagni e Barak che negli inserimenti sono perfetti.

Discorso diverso per Leao, che ama la profondità, il dribbling e lo scatto in velocità. Per lui ritrovarsi contro gli anticipi o le bastonate di Gunter o Lovato o Magnani o Ceccherini può essere davvero un problema. Se, invece, i due laterali o lo stesso Diaz sapranno aprirgli gli spazi, allora potrebbe essere devastante.

Milan – Hellas Verona 2-2

All’andata finì 2-2 con i gialloblù che inchiodarono il Milan sullo 0-2 in due azioni da calcio d’angolo. Poi i ragazzi di Pioli reagirono e trovarono il 2-1 con l’autorete di Magnani e poi il pareggio nel finale con Ibrahimovic, il quale sbagliò pure un rigore.

Ma in quella sesta giornata di A era un altro Milan. Arrivava dalla vittoria nel derby, quella fortunosa a Udine e da un percorso efficiente anche in Europa League fatto di gioco e convinzione. I rossoneri andavano alla media di 2 goal a partita.

Ora, oggi, 6 marzo la situazione è quasi ribaltata. La squadra di Juric arriva dal ko contro la Roma, ma ha vinto contro il Benevento e pareggiato contro la Juventus. Ha la zona salvezza in mano ed è una squadra che in 11 partite ha collezionato 27 punti. La squadra rossonera nello stesso arco di tempo ha vinto 6 partite, ne ha perse 4 e ne ha pareggiate una. In mezzo un percorso europeo claudicante e l’eliminazione dalla Tim Cup.

Hellas Verona – Milan: precedenti

In una condizione di appannamento evidente il Milan torna a mettere piede a Verona. Quella città fatale, che non evoca ricordi lieti per i milanisti. Come già abbiamo accennato.

Lo scudetto del 1990

E partiamo con la botta più pesante. Il 22 aprile 1990 il Milan di Van Basten e del famoso trio olandese va a Verona forte del vantaggio sul Napoli di Maradona. La partita, condita da polemiche per le scelte arbitrali, finisce 0-0 e la squadra di Ferlaino supera i rossoneri e vince il campionato.  5 goal e perso lo scudetto già in tasca.

La prima sconfitta della stagione 2013-14 di Allegri

È la prima giornata di A dell’ultima stagione di Allegri. Il Milan di Balotelli affronta il Verona di Mandorlini. I rossoneri passano in vantaggio al 14′ con Poli, ma la veemente reazione dei gialloblu non si fa attendere e nel secondo tempo uno scatenato Luca Toni con la sua doppietta gelerà i facili entusiasmi dei milanisti.

5-3 per il Verona contro il Milan di Rocco

Facciamo un salto più indietro ancora e torniamo al 1972-73. In panchina siede un certo Nereo Rocco e il Milan è quello della prima stella di Rivera. Giunto a Verona per l’ultima di A la squadra del Diavolo prese dagli scaligeri

Hellas Verona – Milan 0-3: Gattuso in panchina

Nel 2017/18 è Gattuso a far le spese della fatal Verona. 3 goal rifilati da Caracciolo, Kean e Bessa e iniziò della crisi fra allenatore e società.

In generale l’ostica Verona ha visto 13 sconfitte del Milan, 12 pareggi e 10 vittorie. Il Milan non vince a Verona dal rigore di Piatek. Altra vittoria ai tempi di Filippo Inzaghi in panchina. A quel tempo i marcatori furono Honda con una doppietta e l’autorete di Marques.

Pioli e Juric invece sono alla pari: 2 vittorie, 2 sconfitte e un pareggio. 

 

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