Il punto del bolognese: una squadra che se la gioca sempre

Milan-Bologna con l’occhio del tifoso: una squadra come un mastino e va bene così

Detto che lunedì sera ero incazzato nero e molto vicino a prendere a sberle tre milanisti che esultano dentro a un pub di Bologna e pieno di bolognesi, sento nell’aire delusione.

Delusione per cosa?

Questo è esattamente ciò che chiedevamo: volevamo un Bologna che se la giocasse sempre, su ogni campo, in ogni luogo e in ogni lago. E ora l’abbiamo.

È vero, la si poteva anche vincere. O pareggiare. O perdere come è stato, ma a me l’idea di andare a Milano e metterli strizza piace molto di più che vincerla tenendo le penne basse e magari raccattare un gollettino casuale.

È questo ciò che si voleva . E questo abbiamo. E non è poco. E giocando così si vince spesso.

Milan-Bologna: arbitraggio ridicolo

E poi l’arbitrucolo: partita equilibrata e mai cattiva tre gialli noi, nessuno loro. No. Non va bene.

Poi l’ espulsione di Paqueta, ridicola come ridicola la gestione del dopo rosso dove non si è più giocato. Così come ridicola è quella di Sansone, con una sorta di “paghi la mossa” fatta a uno dei giocatori più idioti del campionato, secondo solo all’altro imbecille, nonché compagno di squadra, Bakayoko. E Djicks non doveva ma…

Tra una squadra arrendevole e una che non ci sta preferisco sempre la seconda. Se ti alleni a essere sportivamente “cattivo” , poi “cattivo” lo diventi davvero e quando lo diventi, diventi come un mastino con l’osso stretto in bocca: vaglielo a togliere!!!!

Personalmente non riesco a muovere nessuna critica verso nessuno: il Bologna, nel film di molti addetti ai lavori, doveva essere l’agnello da sacrificare al cospetto del potere: col cazzo!

Il Bologna è stato il mastino con l’ osso in bocca e questo è quanto.

Mattia Destro: l’attaccante perfetto nei 7 metri d’area

Mattia Destro: una parentesi a parte, perché lui è un ragazzo speciale, nel bene e nel male. Considero Mattia Destro l’attaccante italiano più forte in circolazione negli ultimi sette metri. Attenzione, ho detto sette e non 8! SETTE.

Perché Mattia a 7 metri dalla porta è letale come nessuno. Perché ha i colpi del bomber, perché vede la porta, perché il suo mestiere è unicamente quello di fare gol. E il gol, a ben pensarci, è tutto fuorché un dettaglio irrilevante. Ma occorre una squadra che giochi, come questa, come quella degli ultimi tre mesi, con gli esterni che offendono e portano pericolo e allora, Mattia, Mattia se casca una palla nei 7 metri è una garanzia.

Non gli si chieda di fare la lotta, non gli si chieda il contropiede, l’appoggio, la difesa del pallone, il far rifiatare la squadra; gli si chieda di vivere in quei 7 metri e allora Mattia ne fa almeno 15 in tutti i campionati. E lo score di quest’anno ne è testimone : 3 mezze partite e forse qualcosa di meno, 3 gol! TRE.

Considerazione: quanto pesa Roberto Soriano?

Risposta: un bel po’…

Forza ragazzi, è quasi fatta!