Insigne e gli undici metri della provvidenza

Croce e Delizia

La partita persa in casa contro la Juventus sembrava l’inizio di un declino per Insigne, che contro gli avversari di sempre sbagliò il rigore della rimonta. Dal quel momento la piazza non gli ha perdonato più nulla e il rapporto si stava logorando giornata dopo giornata. Il calcio però è un’altalena di emozioni che spazzano in un istante i ricordi passati. La partita con il Cagliari era ormai agli sgoccioli e per il buon Lorenzo era l’ultima occasione per riprendersi Napoli. Questa volta il destino gli è stato amico e ha permesso agli azzurri di mettere la parola fine alla conquista del secondo posto.

Pace fatta con i tifosi? Per adesso c’è solo una tregua, ma l’inizio di una nuova storia con gli azzurri e alle porte per il napoletano che ha piantato le sue radici nel faccia a faccia con società e tecnico. Solo il tempo dirà se questa storia potrà riempiere altre pagine del libro.

Profeta in patria

Per i napoletani non è mai facile affermarsi nella propria città. Ogni cosa che fai vieni giudicato positivo, ma soprattutto in negativo. Dai fischi di Cannavaro contro il Torino di dieci anni fa, passando per Quagliarella all’epoca inadatto a fare la prima punta, per poi arrivare al buon Lorenzo che quest’anno ha attraversato il suo periodo più critico da quando gioca con gli azzurri. L’anno prossimo il Napoli deve avere lui al centro del progetto e magari sarà il prossimo napoletano ad alzare in cielo un trofeo che manca a questa squadra da troppo tempo

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