Inter-Sampdoria: una sfida dal sapore dolce-amaro

Aggiornamento rimborso abbonamenti e biglietti Inter

Non sono giunte novità dal sito dell’Inter per i rimborsi degli abbonamenti e dei biglietti non usufruiti.

L’ultimo risale a Inter-Ludogorets, partita giocata a Milano e senza pubblico, del 27 febbraio. La procedura indicata sul sito web prevede o la resa sulla carta di credito con cui è stato acquistato il biglietto o se comprato cartaceo o presso il sito vivaticket, allora la persona deve recarsi presso l’Inter Store e verrà risarcito.

Sampdoria: rimborso biglietti e abbonamenti

La Sampdoria è una delle squadre di  (scopri le altre per la questione rimborso) che non restituirà i soldi spesi per l’abbonamento. L’eventualità è quella dei vaucher per altri biglietti entro l’anno o per acquisti di merchandising.

E passiamo ora a parlare della sfida imminente di sabato e dei ricorsi storici.

Inter-Sampdoria probabile formazione e dove vederla in TV streaming

L’Inter ricomincia il proprio campionato a San Siro ospitando la Sampdoria. La squadra di Conte cercherà dopo la delusione in Coppa Italia e le ultime prestazioni poco convincenti di febbraio di riprendere la propria corsa per lo scudetto. Attualmente la classifica dice -9 dalla Juventus capolista ma con una partita in meno. Un -9 che si può trasformare quindi in un -6 solo con una prova di carattere domenica alle ore 21.45 a San Siro contro i blucerchiati.

L’Inter sarà senza Sensi, che si è recentemente infortunato di nuovo. Nella Samp manca Quagliarella.

Inter con la formazione a due punte e Eriksen come linea fra centrocampo e attacco. I doriani potrebbero optare per un 4-4-2 o 4-5-1.

INTER (3-4-1-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Candreva, Barella, Brozovic, Young; Eriksen; R.Lukaku, Lautaro Martinez.

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Tonelli, Murru; Depaoli, Linetty, Ekdal, Jankto; Ramirez, Gabbiadini.

La sfida sarà trasmessa su Sky Serie A e Sky Sport Uno e in streaming su Skygo. La sfida si gioca domenica alle 21.45.

E passiamo alla storia dell sfida: tante le emozioni mai dimenticate

Inter- Sampdoria: sfida degli ex da sempre

È sempre una sfida emozionante quella che mette di fronte Inter e Sampdoria, una partita ricca di storia, di ex e soprattutto di match spettacolari. È impossibile non ricordarsi almeno qualche giocatore che è passato sia da Milano che da Genova: dagli allenatori come Mancini, Mihaijlovic o Mazzarri, passando per Pazzini e Cassano fino ad arrivare a Skriniar e Ranocchia dei giorni nostri. Tanti, tantissimi ex che hanno avuto nel proprio destino i colori neroazzurri e il grifone. Come dimenticarsi poi l’attaccante che negli ultimi due anni è stato al centro di clamorose vicende calcistica e non solo: Mauro Icardi.

Inter- Sampdoria: la prima sfida storica

La prima sfida tra Inter e Sampdoria si è disputata nel 1947 quando i nerazzurri riuscirono ad imporsi per 2-1 grazie ai goal di Zapirain e Campatelli. I blucerchiati espugnarono San Siro solo l’anno dopo battendo per la prima volta nella sua storia l’Inter in casa sua.

Inter-Sampdoria: precedenti e statistiche

Da quel 1947 queste due squadre si sono affrontate per ben 62 volte al Meazza con la squadra di casa che ha avuto la meglio per 38 incontri, ha perso in 8 e guadagnato un solo punto in 16 match.

Statistiche comunque positive per una sfida che è ormai un classico della serie A e che ci auguriamo possano migliorare ancora con la sfida di domenica.
È impossibile quando si parla di Inter e Sampdoria non citare tre partite: 1989, 1991 e 2005.

Inter-Sampdoria: Supercoppa Italiana 1989

Nel 1989 si disputa la finale della seconda edizione della Supercoppa Italiana a San Siro. In una fredda sera di novembre al Meazza sono di fronte l’Inter di Zenga e Serena e la Sampdoria dei gemelli del goal Mancini e Vialli. A dirigere le due squadre ci sono due tra i più importanti e innovativi allenatori di quegli anni: Trapattoni(Inter) e Boskov(Sampdoria). L’Inter deve fare i conti con l’infortunato Matthäus che viene sostituito da Enrico Cucchi: un giovane numero dieci che resterà per sempre nel cuore degli interisti. Fu proprio il 24enne a siglare il primo goal con un tiro imparabile per Pagliuca(altro ex) dopo un uno-due con Serena al limite dell’area. È proprio il capocannoniere di quella Inter a siglare poi il raddoppio nei minuti finali. Una partita ricca di emozioni e soprattutto ottime parate dai due portieri più forti di quegli anni.
Un 2-0 che permette all’Inter di sollevare al cielo la prima Supercoppa italiana davanti al proprio pubblico in un San Siro quasi tutto esaurito.

Inter-Sampdoria: 5 maggio 1991

La seconda sfida indimenticabile è una partita dal retrogusto amaro, forse amarissimo. È una sfida scudetto tra Inter e Sampdoria nel 1991. Sono passati solo due anni dalla finale descritta sopra e il gemellaggio tra le due tifoserie è solido nonostante il trofeo in palio di qualche tempo prima. Solido fino al 5 maggio 1991. In un giorno da cancellare dal calendario interista a San Siro ci si gioca gran parte dello scudetto. Le formazioni delle due squadre sono praticamente invariate rispetto a due anni prima ma questa volta l’Inter ha il proprio numero 10(Matthäus) in campo. In un primo tempo in cui succede di tutto(miracoli dei portieri, falli clamorosi e anche due espulsioni di Mancini e Bergomi) il risultato resta sullo 0-0. Nella ripresa però la Sampdoria esce allo scoperto e sigla il vantaggio con Dossena e il raddoppio con Vialli. Uno 0-2 in casa che consegna virtualmente lo scudetto ai blucerchiati.

Inter-Sampdoria: 9 gennaio 2005

Infine l’ultimo match storico tra queste due squadre non può che essere quello del 9 gennaio 2005. L’Inter affronta in casa la Sampdoria di Novellino: una squadra forte fisicamente che fa affidamento sul proprio bomber Flachi e il centrocampo composto da Diana, Palombo e Volpi. L’Inter parte decisamente male e al 44esimo del primo tempo è già sotto ( Tonetto). Nella ripresa la coppia Adriano Vieri non riesce ad incidere e Mancini decide quindi di cambiare. Dentro Recoba, Martins e Karagounis e fuori Emre, Cristiano Zanetti e Adriano. La squadra continua a fare fatica e all’83esimo minuto arriva il goal di Kutuzov che gela San Siro.

I tifosi cominciano ad abbandonare lo stadio dimenticandosi che se la propria squadra è definita “pazza” ci sarà un motivo. All’89esimo Martins in solitaria riporta l’Inter sotto e i tifosi, già in piedi, si fermano sulla porta d’uscita per vedere se riusciamo a strappare almeno un pareggio. Un minuto dopo è Vieri, sempre su assist di Martins, a pareggiare i conti con un tiro al volo. I tifosi sono increduli, entusiasti, dopo una partita del genere mai si sarebbero aspettati un pareggio nei minuti conclusivi, eppure la partita non era ancora finita. I tifosi riprendono i propri posti in tribuna e cominciano a cantare quando al 91esimo su un cross messo fuori dalla difesa blucerchiata Stankovic stoppa il pallone per Recoba che con il suo mancino fatato fa 3 a 2. San Siro esplode di gioia e festeggia forse la rimonta più bella e pazza della sua storia con un cartellone diventato poi simbolo di quella squadra: ROBA DA MARTINS.