Sorteggio Euro 2020 Italia: statistiche e curiosità dei nostri avversari

Euro 2020: è iniziato già il countdown. Chi dobbiamo temere di più nel girone?

Noi il nostro l’abbiamo fatto e l’abbiamo fatto anche bene. I dati finali dicono 10 vittorie in 10 partite contro Finlandia, Bosnia, Liechtenstein e Grecia. L’abbiamo fatto segnando 37 goal e subendone solo 4. Ci siamo riusciti anche dopo la pesante non partecipazione al Mondiale 2018. Nelle mani di un quadrato e carismatico Mancio abbiamo saputo ritornare a ottimi livelli. Cancellando perfino quella Nations League nella quale eravamo troppo scottati per poterci perfino guardare allo specchio.

E i risultati, a volte conditi da prestazioni continue e convincenti, ci hanno dato ragione. Infatti la UEFA ci ha inserito per i sorteggi di ieri in prima fascia. Detto-fatto, grazie anche alla Dea fortuna, abbiamo evitato Francia e Portogallo. Il tutto in base a un criptico e incagliato meccanismo di assegnazione dei gironi.

Una novità quasi assoluta. Come innovativo sarà questo Europeo itinerante che inizierà a Roma e si chiuderà a Londra.

Italia: Gruppo A con Svizzera, Turchia e Galles

L’Italia è stata estratta nel gruppo A e si giocherà la qualificazione con Svizzera, Turchia e Galles.

Calendario partite azzurri Euro 2020

L’Italia per via del punteggio acquisito giocherà a Roma tutte e tre le sfide.

  • La prima sarà Turchia-Italia il 12 giugno
  • Il 17 giugno Italia-Svizzera
  • Il 21 giugno Italia-Galles

Immediata la reazione della critica sportiva italiana: dai siamo favoriti a sorteggio fortunato. Magari prima di lanciarsi in titoli, frasi, dichiarazioni e tweet di giubilo e di superficialità, sarà meglio andare a vedere quali pericoli realmente possono rappresentare le nostre avversarie.

Svizzera: qualificazioni, statistiche e giocatori più interessanti

Dopo essere arrivato in semifinale di Nations League, nel suo girone di qualificazione ha vinto 5 partite, ne ha pareggiate 2 e ne ha perse soltanto una. In tutto ha realizzato 19 goal e ne ha subiti 6. E non devono ingannare numeri così bassi, perché è arrivata a un ottimo livello di Nations League, eliminata per 3-1 dal Portogallo di Santos, una delle favorite. Ha perso contro i portoghesi e l’altra favorita dell’Europeo che verrà, cioè il Belgio.

Non dimentichiamo che lo scorso mondiale arrivò agli ottavi e perse ai rigori contro la Svezia.

Il c.t. è l’ex biancoceleste Petkovic che ben conosce il calcio italiano e che ha figurato più che bene alla guida della Lazio portandola a vincere nel 2013 la sesta Coppa Italia. Petkovic gradisce un gioco piuttosto offensivo con moduli che possono variare da 3-4-3 a 4-1-4-1 o il più coperto 5-4-1 elastico. E’ arrivata agli Europei da prima del girone D, e si è qualificata vincendo per 6-1 contro il Gibilterra.

La squadra è relativamente giovane e fra gli uomini di maggior esperienza ci sono il portiere Sommer che ha ben figurato all’ultimo Mondiale e il ritorno quasi sicuro di Stephan Lichtsteiner, ex Juve e Lazio e prezioso uomo di riferimento. Ruolo questo che sarà occupato anche da Riccardo Rodriguez, terzino duttile e ordinato che gioca da qualche stagione nel Milan. Rispetto a quello che arrivò dalla Germania, l’attuale svizzero è più abituato a difendere e a marcare che a crossare e spingere. Fra le sue qualità, poco esplose in Italia, i calci piazzati.

A centrocampo fra i giocatori da tenere sotto controllo e a cui lasciare poco spazio c’è sicuramente Granit Xhaka, attualmente all’Arsenal. Per lui 82 partite con gli elvetici, 12 goal e 7 assist. Già quest’anno con i Gunners ha giocato 9 partite e fornito un assist. All’ultimo Mondiale segnò due goal. Fra le sue doti il calcio da fermo, quello in movimento, gli inserimenti e la capacità di dirigere la squadra. Meglio non lasciarlo calciare in porta.

Di Freuler, dell’Atalanta, già sappiamo molte cose. Mediano, incontrista, bravo a inserirsi negli spazi, sempre pericoloso sotto rete e sulle palle inattive. Giocatore duttile, che soffre molto il duello individuale e che spesso è tendente al giallo.

Poco si sa di altri due protagonisti degli elvetici. In particolare l’ala sinistra Ruben Vargas e Fassnacht. Il primo si presenta con numeri da non sottovalutare. In qualificazione tre partite, un goal e un assist.Con il Magonza quest’anno ha iniziato con 13 partite e 3 goal. Il ragazzo ha 21 anni, può giocare stabilmente sia a destra che a sinistra, ma anche come punta centrale. Christian Fassnacht è un centrocampista di destra, ma può giocare anche dalla parte opposta. All’occorrenza può fare perfino la punta. Quel che è certo è che la porta la vede e non poco. Con Young Boys, squadra svizzera dove milita, ha segnato in 11 partite 4 goal in Superlega; in Europa League ha segnato 2 goal in 5 partite; in Coppa nazionale 3 in 3 partite.

Infine interessante è il 22 enne Djibril Saw, militante nell’Eintrach di Francoforte. Il ragazzao svolge il classico compito da mediano o centrocampista di pressione e raccordo in mezzo al campo. Oltre alla giovane età presenta una certa propulsione offensiva, dato che in lo scorso anno in 28 partite ha segnato 3 volte, fornito 5 assist e preso pochissime ammonizioni. Gli interisti lo ricordano perché giocò contro di loro nel doppio confronto che gli eliminò.

In attacco la Svizzera non ha un bomber dai grandi numeri, ma una vecchia conoscenza del campionato italiano: Hans Seferovic. Giocatore non tanto valutabile sui numeri, poiché ha segnato solo 4 volte in 11 match alle qualificazioni europee, ma sul lavoro di continuo movimento che fa instancabilmente dentro l’area: sponde, torri e spazi liberi peri compagni.  Tanto è vero che nelle qualificazioni mondiali ha fornito 5 assist in 18 partite. Con il Benfica il suo rendimento sotto rete non è alto, ma in Champions quest’anno ha segnato in 4 partite 2 reti.

Arrivato poi durante le qualificazioni e subito da segnarsi sul taccuino delle scommesse sembra Fredric Itten, 22 anni, punta centrale. S’è presentato con 3 goal in 2 partite recenti. Gioca nel San Gallo, dove ha realizzato in 14 partite, 7 reti di Superlega e un goal nella prima partita di Coppa Svizzera. L’anno prima in 8 partite 4 goal e un assist.

Anche lui, oltre alla punta centrale, con 120 partite, 40 goal e 15 assist, sa giostrare da trequartista con 12 partite, 4 goal e 3 assist, ala destra con 5 partite 1 goal e un assist e da seconda punta 3 partite e 3 goal.

Turchia: qualificazioni, statistiche e giocatori interessanti

Il modo di dire consueto che si potrebbe utilizzare è “Mamma li turchi…”. Non è esattamente così, perché questa Turchia non è propriamente uno spauracchio. Certo che contro gli anatolici a due cose bisogna fare attenzione: contesto extra-calcistico e individualità.

Il primo fa ovviamente riferimento alla situazione di guerra fra la Turchia e lo stato curdo. Polemiche internazionali che si sono registrate già nelle recenti qualificazioni ottobrine, con alcuni giocatori che in esultanza si sono posti a favore del regime turco. Non si sa quanti ultras turchi arriveranno dalla madrepatria e non si sa nemmeno fra sei mesi come sarà lo scenario mondiale, ma la tensione allo stadio Olimpico potrebbe giocare brutti scherzi.

Le individualità di cui è fatta questa nazionale le conosciamo abbastanza bene. Alcune giocano in terre nostrana.

Il c.t. è Senol Gunes, allievo dell’ex allenatore del Milan e della Fiorentina Fatih Terim. La Turchia si è qualificata seconda nel gruppo H, realizzando 23 punti, concedendo solo 3 reti e facendosi superare solo dalla Francia. Hanno vinto 7 partite, realizzando contro la Francia ben 4 punti.

Fra i difensori di cui abbiamo informazioni possiamo citare Demiral della Juve, Cetin della Roma e Muldur del Sassuolo. Il primo ha giocato un buon anno con i neroverdi, realizzando anche qualche rete e ora sta trovando poco spazio nella Juve. Di lui sappiamo che è bravo in fasi di marcatura, meno di impostazione, anticipa spesso il proprio avversario e nelle palle inattive è pericoloso. Mert Cetin, nuovo acquisto recente della Roma, ha finora giocato pochi minuti in serie A. Arriva dal Genclerbirligi, con 26 presenze un goal e 4 ammonizioni in un anno solare. Muldur Mert per ora è da considerarsi un buon terzino di spinta.

A centrocampo troviamo Cezik Under, esterno alto, destro della Roma, fra cui le migliori doti sono il tiro dalla distanza, la corsa e la potenza. Poi abbiamo Hakan Calhanoglu del Milan, ex Bayern Leverkussen. Hakan sappiamo che è duttile, gioca con preferenza a sinistra, ama il dribbling e sa calciare bene di destro. Temibile sui calci piazzati e sui tiri dalla distanza. Altra qualità indiscussa, corre molto e lo fa per mettersi a disposizione delle squadra.

Yusuf Yazici è la stella del Besikta. In otto partite di qualificazione ha segnato un goal. Le sue doti peculiari non sono però realizzative, ma di gioco. Può giostrare sulla trequarti, a destra o al centro. Giocatore di movimento, capace di inserirsi, gioca con il mancino, ha un ottimo controllo di palla ed è prezioso come assist man.

Fra le punte abbiamo i giovani Kutucu, Onal e Yalcin, quest’ultimo considerato fra i top 50 dei giovani interessanti del 2019. Ben più esperienza ha l’attaccante Tosun dell’Everton. Finora ha realizzato in 43 presenze 9 goal e 3 assist. Mentre con il Besiktas, squadra da cui proveniva, ha segnato 64 goal in 142 partite, fornendo 13 assist. Oltre alla punta, all’occorrenza può fare anche il laterale destro o sinistro. In Nazionale, durante le qualificazioni ha segnato 5 reti.

Galles: qualificazione, statistiche e giocatori interessanti

Il Galles si è qualificato all’ultima giornata battendo l’Ungheria per 2-0 a Cardiff. La squadra si è piazzata seconda. I britannici hanno subito soltanto 6 goal e la base è la stessa di quei dragoni che arrivarono in semifinale contro il Portogallo. Il c.t. è un campione che non ha bisogno di presentazioni: Ryan Giggs, ex stella del Manchester, una delle migliori ali d’attacco del secolo scorso. Hanno vinto 5 sfide e ne hanno pareggiate 2.

E a proposito di ali sarebbe inutile ricordare che la super stella del Galles e Bale, del real Madrid. Giocatore che può giocare sia come seconda punta di movimento sia come esterno alto a destra. Le sue doti sono il tiro fulmineo dalla distanza, la velocità, il dribbling e l’assist. Vero e proprio leader della propria nazione. Quest’anno in 8 partite da non titolare (complice una mezza contestazione dei tifosi nei suoi confronti) ha segnato 2 goal e fornito 2 assist. In 241 partite con i blancos ha segnato 104 goal e fornita la palla magica al compagno 67 volte. In tutto finora con i Dragoni ha segnato in 83 partite, 33 reti, proposto 14 assist e si è fatto ammonire 11 volte.

Altra stellina del Galles è il trequartista juventino Ramsey, ex Arsenal. Se in A ha segnato due goal in 10 partite, con l’Arsenal ha siglato 65 goal in 371 presenze, con pari numero di assist. In Nazionale in 67 presenze, ha segnato 16 volte e fornito 7 assist.

Particolare attenzione poi a Daniel James del Manchester United. il 22 enne ha giocato 10 partite con i Dragoni, segnando 2 goal, conditi da un assist. Ala sinistra o destra, ha segnato in Premier in 13 partite, 3 goal e ha fornito 3 assist.