Italia: dopo due anni abbiamo ritrovato la luce!

Italia-Grecia 2-0 ci dà il pass per l’Europeo del 2020. Saremo pronti ad affrontare la altre corazzate?

Finalmente ci siamo, dopo la disastrosa sciagura di Italia-Svezia di due anni fa, siamo riusciti a svoltare pagina e a riscrivere una nuova storia di questa gloriosa nazionale.

Roberto Mancini, CT di questa avventura europea, ha saputo rivitalizzare un movimento che aveva decisamente perso la sua bussola e a raggiungere l’obiettivo ‘Europeo’ con ben tre giornate di anticipo.

Cos’è cambiato da Italia-Svezia?

Partiamo dal presupposto che i modi di intendere il calcio tra Ventura e Mancini sono completamente diversi, ma in che modo lo sono?

Ventura, che ha fatto storicamente della sua idea di calcio il 4-2-4, non ha saputo estrapolare il meglio da una nazionale allora assai povera (ma neanche troppo).

La notte del 13 Novembre 2017 l’allenatore genovese schierava un 3-5-2 di natura difensiva, poiché oltre ad avere Barzagli, Chiellini e Bonucci in difesa, il centrocampo era composto da Florenzi, Darmian, Parolo, Jorginho e Candreva, di cui solo quest’ultimo si può considerare in gergo ‘di spinta’.

Ieri sera, nella vittoria che ci ha consegnato il pass per Euro2020, Mancini presentava la sua formazione ad immagine e somiglianza dei ragazzi che in questi due anni di incarico ha convocato e formato.

Il 4-3-3 che ha battuto la Grecia ieri sera era così formato: Donnarumma; D’Ambrosio, Bonucci, Acerbi, Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne.

Mancini: le differenze rispetto a Ventura

Ecco, da qui possiamo decifrare le sostanziali differenze con Ventura, e per farlo le dividiamo in punti:

  • “Gioca chi gioca e chi sta bene”. Ventura aveva due non titolari in rosa (Barzagli e Darmian), con Gabbiadini decisamente non il miglior attaccante italiano e invece con Mancini sono tutti titolari e in un momento di forma incredibile.
  • Squadra offensiva e propositiva. Ventura, come precedentemente detto, schierava cinque giocatori difensivi, Mancini ne schiera sette offensivi (D’Ambrosio e Spinazzola sono veramente terzini di spinta)Fino ad oggi Mancini ha definito alcuni punti cardine: il 4-3-3, Chiesa e Insigne inamovibili e Jorginho – Bonucci partner in regia. Al tempo,
  • Ventura cambiò diverse formazioni, non dando punti di riferimento agli avversari, ma ahimè neanche alla squadra.

Appurate le migliorie che ha dato Mancini a questa squadra possiamo farci un altro tipo di domanda:

Cosa ci manca per andarci a contendere l’Europeo 2020?

Secondo me poco o nulla. Sì, sono d’accordo sul fatto che sia abbastanza azzardato dirlo e che molti di voi si siano toccati “i gioielli di famiglia” per evitare gufate incredibili, ma la verità è questa.

Se questa Italia, nelle partite che mancano e nelle amichevoli che verranno fissate per preparare la rassegna europea, acquisirà consapevolezza maggiore nei propri mezzi sarà decisamente una mina vagante.

Ad oggi le squadre favorite sono: Belgio, Inghilterra, Spagna, Portogallo, Francia e Olanda.

Analisi delle avversarie dell’Italia

Ma hanno realmente qualcosa in più di noi?

A livello di singoli forse sì, ma credo che sia qualcosa che con organizzazione, fiducia e spirito di squadra si possano facilmente superare. Vi faccio qualche esempio.

Il Belgio è una squadra collaudata e decisamente forte, ma è la stessa che abbiamo battuto all’Europeo di quattro anni fa. Che partita incredibile che fu quella della nazionale allenata da Conte, che per inciso, era decisamente più scarsa di quella che vediamo oggi.

Con il Portogallo ci abbiamo perso all’inizio dell’avventura “Manciniana”, è vero; ma non siamo certamente inferiori.

Con l’Olanda abbiamo pareggiato in amichevole nel 2018 e a memoria non avevamo certamente demeritato quel risultato.

Inghilterra, Spagna e Francia credo che ci siano leggermente davanti, ma ogni partita sarà a sé e soprattutto questa nazionale non si dovrà sciogliere davanti alle prime difficoltà. Lo dico perché sono consapevole che una squadra giovane come la nostra possa essere sotto pressione e andare in difficoltà a causa di ciò, ma sono anche sicuro che il campionato Italiano di quest’anno ci darà certamente una grande mano per preparare una rassegna sportiva importante per consacrare la nostra rinascita.

E fidatevi che ragazzi come Barella, Sensi, Bernardeschi, Chiesa e Tonali le altre nazionali non li hanno e questo è un vantaggio per oggi e per il futuro!

A cura di Alessandro Mora