Juve all’ultimo respiro

Un minuto per la gloria

E tre punti furono. Dopo una rincorsa durata 98 minuti, un Genoa messo ottimamente in campo da Thiago Motta e un po’ di distrazioni assortite, siamo riusciti a portare a casa la partita nonostante ci fossero tutte le premesse per farla terminare nuovamente in pareggio.

Inizio compassato

La cosa che mi sta stupendo negli ultimi tempi è la poca lucidità unita ad un’imprecisione nel tiro davvero tremenda. Costruiamo costruiamo costruiamo ma portiamo a casa pochissimo rispetto a quanto preparato. E Sarri se ne sta accorgendo visto che ogni domenica è sempre lì a rintuzzare la squadra proprio su questo aspetto. Ieri mancavano diversi uomini, fra cui Higuain, ma non può essere una scusa per una prestazione buona sotto l’aspetto del gioco ma decisamente scarsa sotto l’aspetto delle conclusioni.

I giocatori simbolo

Dybala e Ronaldo sono stati i due uomini chiave del match contro rossoblu genovesi; il primo perché sembra aver ritrovato voglia e verve che non si vedeva dalla stagione 2017/2018, il secondo perché ha trasformato il rigore decisivo all’ultimo secondo della partita con una rasoiata feroce senza possibilità di replica. E perché, due minuti prima, aveva anche già segnato il 2 a 1 annullato, però, per fuorigioco.

Il resto della ciurma mi è sembrato a tratti svogliato e disattento come se non vedesse l’ora che la partita finisse. Però è andata bene grazie, appunto, ad un rigore ottenuto da CR7 all’ultimo respiro a causa di un fallo causato da Sanabria.

Sarri/Allegri?

Decisamente no. E’ vero: stiamo giocando sotto i nostri standard e non si vede ancora il gioco fantasmagorico di marca Sarriana ma siamo migliorati tantissimo nell’imporre la partita, nel possesso non più sterile ma finalizzato a costruire piuttosto che a distruggere. Gioco vs non gioco. Dai, siamo seri, non c’è confronto: oggi ci sono schemi precisi per ogni situazione, ieri difesa bassa in attesa e gioco di rimessa a là Rocco.

Certo, è anche vero che ieri Kouame ha segnato un gollonzo senza senso e senza alcun motivo di esistere: quando mai si è visto un tiro di destro e sinistro contemporaneamente?

Decisamente pazzesco

Comunque, ora la testa deve andare al Derby di sabato. I bovini sono feriti ma non sconfitti e, come da loro tradizione, dovranno fare la partita della vita per dare un senso alla propria stagione fino ad oggi nelle media per tutto il mondo ma sotto gli standard pretesi dalla tifoseria che si illude di avere una squadra da Champion invece di una da metà classifica.