Lecce-Bologna 2-3: il goal di Orsolini e la giocata di Palacio
27 gol in 17 partite, Orsolini che di destro la sposta e di destro rompe la porta.
Soriano che rientra, segna e domina.
Palacio che fa Palacio ancora una volta.
Sinisa che ne fa 3 di fila.
22 in 17.
In attesa del ragazzino, in attesa del difendente e sognando senza proferire verbo quello là (quello la è lo Scandinavogitano) c’è da essere abbastanza contenti.
Palacio: un attaccante speciale per il Bologna
A proposito di Palacio..
Ci sono i centravanti da 20 e oltre gol l’anno e poi c’è Rodrigo Palacio.
Alto il giusto, grosso poco, vecchio tanto, Rodrigo ha ancora una grande freschezza fisica, ma prima ancora mentale. È lui infatti ad allungare e accorciare la squadra come un elastico: rapido a lanciarsi in profondità e altrettanto rapido nel capire quando, dove e come accorciare sulla costruzione altrui, essendo riferimento per l’ intero reparto a fare altrettanto.
Lo sveglio Rodrigo, telecomandato dal saggio leone sulla panca, ha capito più di altri quanto sia importante recuperare una frazione di secondo per tramutarlo in qualcosa di pericoloso e spesso letale.
Bologna Atalanta, stiamo 0-0 e l’ Atalanta attacca: dentro la nostra area ci sono 7 nerazzurri, mentre parte un cross. Rodrigo è attento. Il più attento. Il cross è ancora in volo, ma lui hai già letto che quel pallone finirà nelle mani di Lukas e parte. Scatta. Contrattacca non avendo nemmeno la certezza di ricevere il pallone. E quando effettivamente Lukas acchiappa la sfera, Rodrigo con un gesto plateale lo esorta a servirlo. Parte un tre contro tre, scarico a Orso, palo fotonico, tap-in di nonno Rodrigo.
Bene, ora andate a vedere cosa succede in occasione del secondo gol di Soriano, ma guardate da prima. Molto prima!
Il nonnetto ci sa fare e a una tecnica paradisiaca aggiunge una concentrazione fuori dalla media e una serietà e un attaccamento fuori dal comune.
Poteva andare a Bergamo chiudendo in Champions, ma una volta rassicurato circa la permanenza di Sinisa ha detto ” no, grazie, io rimango qui. ”
Vederlo sudare dentro quella maglietta a volte verde e spesso rossoblù è una gioia e un privilegio.
E non per niente il centravanti titolare è lui, e lo sarà ancora, finché Rodrigo lo vorrà.
E a volte si sente parlare di Petkovic. E qualche volta di Falco.
Come si fa a dominare in serie A a 38 anni ce lo spiega Rodrigo, e il bello è che ce lo spiega senza parole: solo figure, che così è perfino più facile.
Lite Sinisa Mihajlovic- Medel: una cosa positiva
Per quanto riguarda lo screzio tra Sinisa e Medel io ho idee abbastanza chiare.
Settimana scorsa Poli con Danilo, ieri Sinisa con Medel: c’è sangue che scorre nelle vene, ben venga. A questi non piace perdere nemmeno a carte.
Ci si ferma per Natale aspettando di trovar nella calza della befana a 3 punti viola ad alzare ancor più l’asticella dei sogni.
Alè Bologna❤️💙