Udinese: Mister Gotti, una vita dietro le quinte

Luca Gotti mister dell’Udinese: cosa sappiamo di lui?

Dopo 10 anni da viceallenatore si mette in prima linea: conosciamo meglio Gotti, il tecnico che sta ben facendo alla guida dell’Udinese

La sconfitta a San Siro contro il Milan non deve ingannare, Luca Gotti, attuale allenatore dell’Udinese, è riuscito in poco tempo a ricompattare una squadra che pochi mesi fa sembrava spaesata e senza idee. Da vice, viene promosso primo allenatore ad inizio novembre in seguito all’esonero di Tudor. Nonostante i buoni risultati ottenuti, pare che la sua avventura non sia destinata a durare a lungo: “Il ruolo che vorrei è quello del vice, soldi e fama non sono una mia priorità

Biografia Luca Gotti

Luca Gotti, originario di Rovigo, classe 1967, è uno dei tecnici più esperti della Serie A, perlomeno in qualità di viceallenatore. Ruolo che ha ricoperto in diverse squadre di Serie A (e non solo) dal 2010 al 2019. Ma andiamo con ordine. L’Attuale mister dell’Udinese, come la maggior parte dei tecnici attuali, ha alle spalle una carriera da calciatore: Ha giocato per 10 anni in squadre dilettantistiche, raggiungendo il livello professionista (Serie C2) nella stagione 1994/1995 al San Donà, club veneto.

Ritiratosi dal calcio giocato, inizia una lunga carriera da allenatore delle giovanili. Nel 1998 diventa, per un anno, tecnico degli allievi del Milan. Passa poi a diversi club delle serie minori fino a diventare allenatore della nazionale italiana under 17, ruolo che mantiene dal 2006 al 2008.

Alla base del suo attuale disinteresse nel ricoprire la posizione di allenatore professionista potrebbero aver inciso le sue uniche due esperienze in tale ruolo, che non sono state per nulla felici. Nel 2008 infatti accetta il suo primo incarico da tecnico al Treviso, club in chiara decadenza e circondato da problemi economici. Termina l’anno all’ultimo posto retrocedendo automaticamente in C1. L’anno seguente allena la Triestina in Serie B. Dopo un buon inizio, inizia una sequenza di cattivi risultati che lo portano ad essere esonerato prima della nona giornata. A fine stagione, la squadra, seguita da altri tecnici, retrocede per poi essere ripescata ad agosto a causa dei problemi finanziari di altre società.

Nel 2010 inizia la carriera da viceallenatore con il Cagliari di Donadoni. Dopo due anni, lo segue sempre come vice, prima a Parma (2012-2015) e poi a Bologna (2015-2018). La scorsa stagione è stato il vice di Sarri al Chelsea mentre ha iniziato l’attuale campionato all’Udinese, alle spalle di Tudor.

Il gioco dell’Udinese di Gotti

Dopo l’esonero di Tudor avvenuto il primo novembre 2019, Gotti viene promosso allenatore dell’Udinese. Il croato ha pagato le sonore sconfitte contro Atalanta e Roma, terminate per 7 a 1 e 4 a 0. Il nuovo tecnico, finora, ha guidato la squadra per 10 partite di campionato ottenendo 4 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte, collezionando un totale di 14 punti in 10 partite. Ha poi passato il turno in Coppa Italia contro il Bologna per poi venire eliminato dalla Juventus. Potrà stupire il fatto che la posizione in classifica è rimasta la stessa: Tudor è stato esonerato quando l’Udinese era al quattordicesimo posto. Infatti, ciò che ha probabilmente spinto la società a cambiare, non sono stati i punti ottenuti, che erano tutto sommato sufficienti, ma la sterilità offensiva e il calo drastico avvenuto nelle ultime partite. Da segnale però che oggi l’Udinese può dormire sonni tranquilli trovandosi a ben nove lunghezze dalla zona retrocessione (con Tudor era a +3).

La squadra oggi convince di più dal punto di vista del gioco. Alcuni giocatori sono tornati sui loro livelli: Okaka, Lasagna e soprattutto Fofana. Nel frattempo, il buco nella rosa che sembrava esserci sulla sinistra, sembra acqua passata date le buone prestazioni di Sema.

Gotti-Udinese: per quanto tempo rimarrà?

La durata di un allenatore, oggi più che mai, è legata ai risultati. Se l’Udinese dovesse calare il ritmo e riavvicinarsi alla zona retrocessione è chiaro che la società potrebbe valutare un nuovo cambio. Ma nel caso di Gotti, oltre ai risultati, contano anche le proprie ambizioni personali, diverse da quelle della maggior parte dei tecnici. L’allenatore dell’Udinese, infatti, a novembre dichiarava: “L’Udinese è un grande club e voglio rimanere qui, ma il ruolo che vorrei è quello del vice. Non voglio fare il primo allenatore, non mi interessa. La fama e i soldi non sono una mia priorità” ribadendo questa posizione più volte nei vari dopo partita. Oggi però la dirigenza ha smesso di cercare un sostituto e l’ha confermato sulla panchina dei bianconeri. Se l’Udinese dovesse continuare a far bene, Gotti rimarrà almeno fino al termine della stagione e poi chissà, magari inizierà a prenderci gusto e a rivedere la sua posizione sul ruolo del tecnico.