Non solo Lucas Moura: le triplette in semifinale di Champions

Una due giorni di semifinali Champions da mettere i brividi e adrenalina anche a chi snobba il calcio. O per tutti coloro che non tifano squadre diverse da quelle italiane. Certo lo spettacolo che ci hanno regalato Liverpool, Tottenham e Ajax è per palati fini. Rappresenta in qualche modo la bellezza delle fasi finali della Champions League. Ma Lucas Moura è solo l’ultimo dei grandi marcatori da tre goal in questa competizione. Andiamo a riviverli.

Tottenham: Lucas Moura e la prima finale Champions Tottenham

Con quel devastante, imperioso, voluto e inaspettato terzo goal di Lucas Moura, eroe ormai londinese, la squadra degli Spurs accede alla sua prima finale di Champions League. Sarà ricordato per anni e anni questo brasiliano muscoloso che ha messo mercoledì sera gambe, testa, fisico, corpo e potenza per ribaltare da solo il vantaggio dell’Ajax. Prima il goal sotto porta per riaprire la qualificazione. Poi quello raffinato con dribbling e contro-dribbling per il 2-2 e infine il goal da perfetto centrocampista, che si inserisce e spiazza tutta la difesa. Sono questi gli uomini che gli allenatori preferiscono nel calcio di oggi. Ma Lucas Moura è solo l’ultimo di una grande e mitica stirpe. Gente che ha lasciato il segno in serate magiche segnando ben tre o più goal in una partita di Champions League.

Ronaldo: mister tripletta 3-0

Cr7 ha lasciato ai suoi tifosi madrileni tante triplette sensazionali, ma mai come quella nel derby di ritorno di Champions contro l’Atletico. Un 3-0 in casa che ha significato l’ennesimo finale per il Real. Prima si infila di testa su un cross di controbalzo di Casemiro; poi calcia stupendamente al volo il 2-0 (Piccinini: “Non sbaglia mai lui”) e infine raccoglie facile facile sotto porta il 3-0. Per lui, giunto a 34 anni, si tratta di uno dei marcatori di tripletta più longevo. E non dimentichiamo quel 3-0 sempre contro l’Atletico di quest’anno allo Juventus Stadium. Per lui il record di triplette fra i giocatori più longevi e sei goal consecutivi in due partite insieme a Messi e di numeri di triplette in un’edizione (3) in coabitazione con Messi, l’avversario di sempre.

Olic in Olimpic Lyone – Bayern Monaco 0-3

Ma di giocatori meno noti, eppure stelle per una notte non si può ricordare solo Moura. Il 27 aprile 2010 fu infatti Ivan Olic del Bayern di Monaco a portare i suoi in finale contro l’Inter. Prima di testa sotto porta; poi con un gancio in area e una girata e infine con un bel diagonale sul secondo palo. Per lui serata storica e indimenticabile!

Lewandowski in Dortmund – Real Madrid 4-1

Come Messi in Barcellona-Arsenal, ma, a differenza dell’argentino, non ai quarti, ma verso la finale, come non ricordare il poker di Robert Lewandowaski in Dortmund – Real del 2013? 4 goal uno più bello dell’altro per il primo Borussia delle meraviglie di Klopp. Prima la spaccata al volo; poi il controllo volante su tiro di un compagno; il tap-in potente sotto porta e poi il rigore spazza Real.

Del Piero in Juventus-Monaco 4-1

Per rileggere sul taccuino della Uefa Champions League un nome italiano, ci tocca, purtroppo ritornare ai fasti del ’98. Allora Del Piero battè il Monaco in semifinale con una sua tripletta. Tutte e tre i goal su calcio da fermo: la sua specialità. Prima la punizione a scavalcare la barriera al punto giusto, anzi alla Del Piero: secca, elegante e potente. Poi il doppio penalty realizzato a modo suo: tiro a mezza altezza o a rasoterra imparabile.

Lucas Moura: l’impresa impossibile

E così, da mercoledì sera, Lucas Moura entra nell’Olimpo di questa speciale classifica. E la sua è un’impresa ancora più titanica. Il suo ruolo non è attaccante, ma centrocampista. O magari, come si dice oggi, tuttocampista. Quinto mister tripletta in semifinale di Champions, ora il brasiliano è chiamato all’impresa argonautica. Ovvero portare la coppa dalle parti di Londra. Ma davanti c’è il Liverpool, squadra che di triplette in finale, ribaltoni e gioie/tristezze è già stata protagonista. Vedremo se il solo Moura sarà sufficiente per impedire ai Reds di trionfare per la sesta volta sul tetto d’Europa.