Milan-Juventus: peccato, peccato, peccato – Ora sotto con il Toro

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Milan-Juventus 1-1: risultato amaro e ora servono i 3 punti contro il Toro

Certo l’amarezza è lì. La assapori sulle labbra. E non ti passa molto facilmente. La sensazione netta, anzi nettissima che hai giocato due buone partite, ma da rossonero torni a casa con un pugno di mosche.

Un derby buttato nel cesso in stile finale di Champions League 2005: non da 3-0 a 3-3, ma da 0-2 a 4-2. Una semifinale di andata contro la squadra italiana più forte che non ha portato i frutti sperati. E non servirà nemmeno appoggiarsi alle consuete VAR – polemiche. Di fatto non ce ne sono. Il rigore a norma di regolamento c’era. Calabria più che ingenuo è nato sfortunato. Resta l’impressione di aver giocato una grande partita. Probabilmente aver meritato la vittoria, ma nei fatti si torna a casa con mezza semifinale persa.

Diffidati Milan Coppa Italia

Perché, là, nel bunker di casa Juve il Milan non ha mai vinto. Là il Milan ci va senza Ibrahimovic (condonato su un rosso che meritava) e senza Theo Hernandez (assenza gravissima). Perché il 3 marzo il Milan dovrebbe vincere e la cosa appare davvero impensabile.

Meno male che gli alti tre diffidati sono ancora arruolabili: Kjaer, Rebic e Castillejo.

Ecco, per quale motivo, di fronte a una sfida giocata con la giusta tensione e la giusta voglia di riscatto, il tornare a casa con un 1-1 di quel tipo abbatte il morale dei rossoneri. Supporters e giocatori.

Milan-Juventus rigore

Ma andiamo subito all’episodio che scatena la rabbia dei tifosi rossoneri, ma che di fondo non ha motivo di esistere. Nel finale di partita, Cristiano Ronaldo (da poco 35 enne) raccoglie un cross da destra e tenta una bicicleta. La palla sbatte su Calabria, che cadendo da dietro, gira troppo il braccio. Laddove sbatte la palla. L’ampiezza del braccio è troppo netta. L’arbitro Valeri, che aveva sbagliato ben altre situazioni prima, non può che assegnare il penalty. Cr7 non sbaglia.

Ecco quell’episodio, che ha suscitato dubbi sui social, ma che di perplessità ne ha ben poche, è la fine ignominiosa di una sfida, dove il Milan ha tentato di imporsi sulla Juve.

Bianconeri, appannati nel gioco, sottomessi da una buona grinta, corsa, geometrie pulite e marcature preventive. Un dominio quasi completo che però, vuoi perché Buffon è un fenomeno, e vuoi perché il Milan da inizio anno si porta dietro questa spada di Damocle di non saper chiudere le sfide, non porta a nulla. Come detto, l’1-1, condanna più i padroni di casa che gli ospiti.

Milan-Juventus highlights

Certo se andiamo a vedere gli highlights il Milan ha impegnato Buffon almeno tre volte. La Juve ha impegnato Donnarumma solo una volta. Che di questi tempi, di deficit tecnico da rivali, è già una notizia.

Calabria calcia dal limite su servizio di Calhanoglu e Buffon compie un miracolo preso in controtempo. Ibra calcia dalla laterale dell’area sinistra e ancora il numero uno bianconero evita problemi con l’angolo. Theo Hernandez calcia dal limite, con doppia deviazione e Buffon tocca la sfera e la mette in angolo. Più o meno sono stati questi i momenti salienti del match.

E per i tifosi rossoneri aver bloccato le magie di Dybala; aver non tremato davanti a Ronaldo; aver visto contenuti gli spunti di Pjanic e Cuadrado: tutto è soddisfazione.

Ma, come detto, a nulla serve se poi il risultato è quel pareggio che sa di sconfitta.

Milan: il gioco di Pioli

Resta la certezza che, sia contro i nerazzurri che contro i Campioni d’Italia, il 4-4-2 nato con Ibrahimovic capostipite, regge e non è facile da controllare. Lo svedese o si accaparra tutti i palloni alti o impegna le difese o libera spazi o avvia l’azione o si fa sentire in fase di pressing. Insomma il jolly intorno a cui costruire quel 4-4-2 (di reminescenza romantico sacchiana) su cui ripartire prossimamente. Un modulo, che con i due larghi, Castillejo e Calhanoglu e i due centrali capaci elasticamente di far tirare indietro e avanti la squadra assicura velocità d’esecuzione e libera potenzialmente catene devastanti come quella mancina: Rebic e Theo Hernandez due spine nel fianco per chiunque.

Un gioco, di cui già vi abbiamo parlato, anzi tempo e che ora sta dando qualche fruttino. Ma ancora è presto per dire se, dopo le sperimentazioni fallimentari del 4-3-3 tirato, il Milan abbia trovato una forma base. Certo, lo sperano i tifosi. E forse lo spera pure la società che in questi anni ha pagato le grazie vergini di un tridente che non poteva essere fatto.

Verso Milan-Torino: probabile formazione rossonera

E quindi lunedì sera contro il Toro di Mazzarri è ovvio che la parola d’ordine è una sola: vincere! Farlo, perché servono punti; perché è il momento di dimostrare che non si gioca con la testa solo contro le big; perché il Milan non vince da tre settimane a casa sua.

Ma la seconda motivazione è centrale. Se Pioli e la sua band vogliono risalire la china, non basta fare buone prestazioni nei big match, ma ci vuole carattere e gioco contro squadre come Verona e Udinese e altre che finora non hanno quasi mai visto il Milan giocare così. Il Milan deve imparare a vincere contro queste squadre.

E tornando al 4-4-2 targa Ibra-Pioli è assai probabile che lunedì la costruzione del gioco sarà ancora lo stesso. Non gli stessi effettivi, ma l’organico base ci sarà.

Quindi, ipoteticamente, si potrebbe presupporre che ci sarà Donnarumma in porta. Linea a 4 con Calabria (più in forma di Conti), Musacchio e Romagnoli. E a sinistra Theo Hernandez. Catena mancina chiusa da Rebic a centrocampo e Castillejo a destra. In mezzo Kessié- Bennacer e davanti mezza punta o Leao (da rilanciare) o Calhanoglu, che finalmente gioca e si esprime in una posizione idonea. Ibrahimovic unico centravanti.

Il Toro risponderà, sotto la guida del neo tecnico Longo, Sirigu in porta. A seguire la difesa a 3 con Lyanco, Bremer e N’Koulou; centrocampo a 4 con Ansaldi, Lukic, Aina, Rincon; Berenguer accompagna con Verdi il solo Belotti.

Milan-Torino: dove vederla in TV e streaming

Il posticipo del lunedì sera sarà trasmesso da Sky Sport Serie A (canale 202 del satellite e canali 473 e 483 del digitale terrestre) e Su Sky Sport 251 (su satellite). Più in streaming su Skygo. In alternativa ci sono anche le piattaforma digitali  e streaming NOWTV

 

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