Napoli, l’arma in più degli azzurri si chiama Koulibaly

Il difensore del Napoli Kalidou Koulibaly è uno dei 5 finalisti del Pallone d’Oro africano per l’edizione 2018.

Assieme a lui, a contendersi il premio, ci sono l’egiziano Mohamed Salah (Liverpool) vincitore dell’ultima edizione, il senegalese e compagno di nazionale di Koulibaly Sadio Manè (Liverpool), lo juventino Mehdi Benatia ed il centrocampista ghanese dell’Atletico Madrid Thomas Partey.

Dal 1970, data della prima edizione, nessun calciatore azzurro ha vinto questo prestigioso premio. Le uniche due squadre italiane ad aver avuto in squadra un candidato vincente sono le due milanesi.

Il Milano nel 1995 con George Weah e L’Inter con due calciatori: Nwankwo Kanu nel 1996 e Samuel Eto’o ne 2010.

Il verdetto sarà reso noto Domenica 2 Dicembre A Dakar.

 

Breve storia di Koulibaly

Il calciatore nasce a Saint-Dié-des-Vosges20 giugno 1991 dal 2015 naturalizzato ghanese.

Inizia a giocare a calcio nel sua città natale giocando nel Championnat de France amateur 2 trasferendosi nel 2009 nel Metz dove milita per 2 stagioni. Al Metz gioca un paio di stagioni fino a quando, nel Luglio 2012, viene acquistato dai belgi del Genk.

 

Approdo al Napoli

Il 19 maggio 2014 il difensore approda alla società italiana del Napoli, che lo acquista per circa 8 milioni di euro.

Il primo anno napoletano per KK non è semplicissimo. Pur vedendo in lui un grande potenziale, l’allora allenatore Rafa Benitez, non sempre l’ha schierato tra gli 11 titolari complice qualche errore di troppo.

Questa situazione cambia quando, dalla stagione 2015/16, arriva in panchina il comandante Sarri. La fiducia del tecnico toscano da una grande spinta al nostro Kalidou e lo si vede crescere esponenzialmente sia dal punto di vista tattico che mentalmente. Ora è punto fermo della nostra retroguardia ed è, inoltre, considerato uno dei difensori più forti sul panorama calcistico mondiale.

 

La promessa tricolore!

Così, come per altri calciatori azzurri, anche Koulibaly ha sempre detto di amare la città e di trovarsi benissimo. Soprattutto ha promesso di voler vincere quel tricolore che da troppo tempo manca.

Solo il tempo ci dirà se avverrà o meno. Ma una cosa è certa il nostro K2 suderà la maglia fino all’ultimo secondo della sua carriera azzurra.

#ForzaNapolisempre.