Il sogno del Napoli si infrange negli undici metri

Napoli: La paura si è impossessato degli azzurri

Per il Napoli è una serata amara. Una Juventus non trascendentale si porta a casa la Supercoppa Italiana vincendo 2-0 con il minimo sforzo. La squadra di Gattuso poteva fare sicuramente molto di più, visto la qualità che aveva a disposizione in attacco. Questa volta il tecnico non è riuscito a dare il giusto coraggio alla squadra per rimettere in piedi la partita.

Non basta nemmeno l’episodio del rigore che poteva cambiare totalmente l’inerzia dell’incontro. Per Insigne la Juve non è un avversario fortunato per quanto riguarda i rigori, già nel 2019 quando lo stadio si chiamava ancora San Paolo, l’attaccante azzurro fallì l’occasione del pareggio (come abbiamo spiegato in questo articolo)

Napoli: Solo chi non li tira non sbaglia i rigori

Con il rigore sbagliato, Insigne entra automaticamente nell’occhio del ciclone della critica. Lui è napoletano, simbolo del Napoli di oggi è normale che nel bene e nel male entri al centro dell’attenzione.

D’altro canto, non bisogna cadere nella trappola della memoria corta: Insigne era tra i rigoristi che hanno segnato e regalato la Coppa Italia lo scorso anno e il primo che ha calciato e l’avversario era sempre la Juve. Tirare un rigore in una partita che vale un trofeo non è facile per nessuno, nemmeno per Maradona quando lo sbagliò contro il Tolosa.

I veri giocatori si rialzano e guardano avanti tentando di togliersi nuove soddisfazione, il calcio ti può togliere, ma ti può anche dare. Quando tiri un rigore che lo segni o che lo sbagli verrai comunque ricordato.

Napoli: Si poteva fare di più?

In molti si interrogano sullo spartito tattico che Gattuso ha preparato per questa partita. Sul primo tempo nulla da aggiungere, partita bloccata e molto tatticismo in campo. Nel secondo tempo la squadra non è entrata con la giusta mentalità e con quella voglia di vincere a tutti i costi, forse il blackout è nato nello spogliatoio dove il tecnico azzurro non è riuscito a trasmettere la giusta carica come sa fare lui.

Non è questione di atteggiamento difensivo o offensivo: è bene ricordare che Gattuso aveva fuori gente come Fabian Ruiz e Osimhen che sulla carta sono i titolari e di conseguenza poteva osare di più. Il vero problema di questa squadra è che i giocatori stanno smarrendo quel coraggio che è stato un marchio di fabbrica di questa squadra fino a tre anni fa. Forse bisognerà aprire un nuovo ciclo? Solo con il tempo avremo risposte.