The Hammer mode non si può fermare!

Lewis Hamilton (The Hammer) vince il gran premio del Messico precedendo Vettel e il compagno Bottas, solo quarto Leclerc.

Come definire questa gara? Certamente è stata una gara divertente e vivace nelle battute iniziali e non adatta agli ansiolitici nel finale. Sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez è Lewis Hamilton ad aggiudicarsi la vittoria, grazie ad una strategia pressoché perfetta al muretto delle frecce d’argento e una modalità The Hammer inscalfibile.

Il commento della gara

Il via è subito rocambolesco ed eccitante. La difesa di Vettel su Hamilton e l’attacco tentato da SuperMax sullo stesso Inglese sono da cardiopalma. Come è altrettanto magnifico il sorpasso di Verstappen su Bottas (che ha portato alla foratura dell’olandese), ai livelli di quelli fatti da Leclerc a Montecarlo, ma con le dovute proporzioni.

Poi la gara prosegue sui nervi, poiché le uniche azioni degne di nota avvengono ai box e sul fondo della classifica.

Leclerc è il primo dei big a fermarsi (per coprirsi su Albon) montando gomme Medium (gialle) e tentare la strategia su due soste che però non frutterà, poiché il suo secondo stint con le gialle durerà meno del previsto con un consumo esagerato. Hamilton è il secondo a fermarsi alla 23esima tornata per montare le gomme Hard (bianche) e tentare di arrivare fino in fondo su una strategia ad una sosta.

Vettel continua imperterrito con un vantaggio di circa 18 secondi su Hamilton (ai box se ne perdono 22), ma la lotta tra i doppiati Gasly e Sainz gli fa perdere tre secondi e quindi dopo il pit, fatto al 37/71, si trova dietro a Lewis di 6 secondi.

La gara a questo punto sembra nelle mani di Lewis Hamilton che si mette in modalità “The Hammer“, senza mai scostarsi dal 1.20 alto e 1.21 basso (fatta eccezione per qualche 1.19). Vettel non riuscirà mai ad avvicinarsi e Leclerc, che dopo la seconda sosta volava, per un bloccaggio compromette la rincorsa al terzo posto occupato da Bottas.

Gli UP & DOWN del gran premio

GLI UP

Alexander Albon che sta facendo ricredere tutti coloro che non lo credevano all’altezza della Red Bull e migliore di Gasly. Weekend da protagonista!

Perez che, probabilmente, rinvigorito dal gran premio di casa, lotta come un cannibale ottenendo la prima piazza del “campionato degli altri”. EXTRAORDINARIO!

Ricciardo che da segni di vita dopo una qualifica non entusiasmante, arriva ottavo. Ah per dover di cronaca l’Australiano ha fatto 51 tornate sulle gomme dure. HIGHLANDER.

I DOWN

Ferrari. Il muretto box Ferrari ha estromesso Leclerc dalla gara con una strategia decisamente rivedibile e un pit di 6 secondi! Avrebbero sbagliato anche con Vettel, ma l’esperienza del tedesco lo ha salvato. Intelligente e lucido nello scegliere di rimanere fuori, e se non fosse stato per i doppiati…

Mclaren. Che dire? Come si fa a classificarsi in settima e ottava piazza in qualifica e poi non arrivare neanche a punti in gara? Probabilmente avranno imparato dalla Ferrari. Harakiri completo per la casa di Woking. RIMANDATI.

Verstappen. Ok è stato eletto “Driver of the day”, ma nessuno ha tenuto in considerazione che era il favorito. Parte bene, ma il contatto con Hamilton lo relega ad una mini-rimonta, ma poi gli si chiude la vena e compie un sorpasso splendido e allo stesso tempo scellerato su Bottas che gli compromette la gara. CONFUSIONALE!

The Hammer

PARERI PERSONALI

A mio avviso la gara ha avuto diverse sfaccettature:

  1. Leclerc poteva vincere la gara solo con un miracolo, a tratti ancora inesperto nella gestione della macchina;
  2. Vettel senza il traffico dei doppiati avrebbe fatto la vittoria del campione. Opporsi al muretto ed azzeccare la strategia sarebbe stato fantastico. Per una volta GRANDE SEB!
  3. Hamilton è qualcosa di magnifico. Se si mette in modalità “THE HAMMER” non lo ferma nessuno (e se poi si lamenta con l’ingegnere ancora di più).
  4. Verstappen sarebbe stato l’uomo da battere, ma deve capire che quando ha determinate potenzialità non può buttare via tutto subito di rabbia. POLLO!

Ora non resta che aspettare il GP di Austin per consacrare Hamilton campione del mondo e per sperare nella ripresa di Leclerc che in questo momento sembra leggermente in balia di Vettel. Vedremo.

Ah, quasi dimenticavo! Menzione speciale per il pit di Giovinazzi, da dilettanti. L’Alfa è in confusione totale. Testa già al 2020 o all’uscita dalla F1?

The Hammer