Mercato Inter: il complesso caso Messi

Arrivato all’inizio della scorsa stagione, attratto da un ingaggio faraonico, ha sposato subito il progetto di Suning in collaborazione con il fido Marotta, deludendo in pieno le aspettative del popolo interista, che intravedeva in lui il nuovo profeta in grado di far dimenticare lo Special One. Addossare le colpe solo all’allenatore ex Chelsea, mi sembra abbastanza riduttivo , in quanto ognuno debba fare il mea culpa prendendosi le proprie responsabilità: dal Ds Marotta in primis alla società in generale. Certo Conte ha i suoi demeriti sia sul piano del gioco espresso, che sull’avvallo di alcune scelte di mercato risultate poi infruttuose. Ma che squadra gli è stata messa a disposizione?

Inter: il sogno Messi

i tifosi nerazzurri vivono un altro sogno che non si gioca però sul rettangolo verde, ma nelle segrete stanze dei bottoni, sotto la sapiente regia del ad Beppe Marotta. L’avversario è sempre una squadra spagnola il Barcellona è il motivo della contesa si chiama Lionel Messi. Fonti catalane lo danno in rotta con i blaugrana, sopratutto dopo la sonora sconfitta rimediata per 8-2 in Champions contro il Bayern di Monaco. Il numero 10 ha puntato il dito contro la società rea di non avere allestito una rosa a dovere, i costosi acquisti di Dembélé e Coutinho sono un esempio, prontamente riversati sul mercato. La pulce ha un contratto in scadenza nel 2021, con clausola in caso di addio anticipato. Il presidente uscente Bartomeu non vuol passare alla storia per quello che ha lasciato partire la stella Argentina e già si sta muovendo in questo senso, facendo fuori il fallimentare tecnico Setien e il ds Abidal, invisi al fantasista e al suo clan. Portando come primo tassello l’arrivo del nuovo allenatore Rambo Koeman. La sensazione è che Messi voglia chiudere la carriera in Catalogna, ma nel contempo l’idea di una nuova sfida l’affascina. Magari ritrovando il suo miglior nemico Cristiano Ronaldo passando da El classico ad un Derby d’Italia infuocato.

Il suo gruppo fatto di Jordi Alba, Pique, Raktic, Busquets e Suarez ha superato abbondantemente la trentina un ciclo che ormai è quasi arrivato al capolinea e questo l’Albiceleste lo sa. Il cartellino del campione paragonato a Maradona secondo una media costerebbe circa 136 milioni di euro, la Suning Holding Group che controlla l’Inter è la terza azienda privata di tutta la Cina ed ha la forza economica per affrontare questo esborso. Una somma rilevante che però piazzando un paio di cessioni importanti e facendo leva sul sistema delle plusvalenze, potrebbero ampiamente permettersi. L’ultima parola comunque spetta al giocatore, che dalla sua onnipotenza lo fa padrone del proprio destino. Nel frattempo ha già acquistato casa a Milano, semplice investimento finanziario o futura abitazione?

Lionel Messi stipendio

Già, ma che se ne vada a costo elevato o costo contenuto (per l’età e non solo), quanto ammonta attualmente lo stipendio della pulce?

Lo stipendio del “6 palloni d’oro” è di 110 milioni all’anno, così come stabilito dal rinnovo firmato nel 2017. Per cui chi mai dovesse scegliere di puntare sull’argentino, dovrà più o meno soddisfare un’esigenza così onerosa.

Messi la clausola

Bene, immaginiamo che una squadra, fra le candidate, l’Inter opti per uno stipendio così esoso. Il problema non finisce qua. Perché c’è poi la questione clausola. A quanto ammonta il costo fissato per il “campione” blaugrana? Più o meno, se il presidente attuale, dovesse vincere la battaglia legale, il costo per strapparla alla sua calcistica è di 700 milioni.

Josep Maria Bartomeu: la battaglia legale

Su questo il presidente Josep Maria Bartomeu ha fatto partire la battaglia. Da una parte i rappresentanti del Barca e dall’altra gli emissari di Messi, che ha dato ordine di chiudere il rapporto. Ma la battaglia legale è soltanto all’inizio.

Infatti la clausola secondo Bartomei scadeva il 31 maggio di quest’anno. Ma Messi (per il prolungamento Covid) ha giocato fino ad agosto inoltrato. Ora su questo gli avvocati di Messi fanno valere il fatto che il proseguimento del contratto era dovuto al Coronavirus. Per cui la valenza è da ritenersi collegata al 31 agosto. Motivo per cui Messi potrebbe liberarsi quasi a costo zero.

Messi Manchester City e le altre squadre

Ma chi può permettersi Messi? 

Il primo candidato, con floridi appoggi finanziari arabi e con prospettive affascinanti è il Manchester City di Guardiola. I fondi per coprire i costi di ingaggio e forse della clausola ci sono. Pep Guardiola ha già chiamato l’argentino da quel che sembra. Nell’ambiente ritroverebbe Aguero e lo spagnolo con cui ha condiviso molti trofei. L’ambizione del club c’è e il sogno di vincere la quinta Champions pure.

PSG

Anche il faraonico PSG (finalista di Champions quest’anno) non è squadra da tirarsi indietro. Obiettivo ormai chiaro: vincere la Champions. Problemi economici non ce ne sarebbero per l’ingaggio e per i costi di tutta l’operazione.

Dal punto di vista famigliare e umano, l’ambiente sarebbe l’ideale: amici come Neymar e Di Maria, Parigi (capitale della cultura e dello sfarzo) e un ambiente ideale per crescere i figli.

Inter 

La Beneamata potrebbe con l’esoso investimento della famiglia Zhang portare l’argentino all’Inter. Certo sarebbe una figura principe di un progetto ambiziosissimo. L’Inter attuale non sembra pronta a garantire un percorso elevato in Champions a Messi. Nel recente accordo con Conte, poi, si è parlato di crescita graduale e di necessità di non pensare subito “in grande”. Certo l’arrivo di Messi non è certo quello di una comparsa qualunque e Conte apprezzerà lo sforzo della società?

Calciomercato Inter: difesa

In difesa ai confermati De Vrij e Skriniar ed al rientro del ottimo Bastoni dopo la stagione di Parma, si è aggiunto il solo Godin. Il difensore uruguaiano, sebbene avesse esperienza e personalità di caratura internazionale, si è rivelato un vero e proprio flop. Anche qui il tecnico di Lecce è stato accusato di non aver saputo gestire il Colchoneros, senza considerare però che il numero 2 ha passato gran parte del tempo in infermeria e i suoi 34 anni non hanno di certo agevolato un immediato recupero, tanto da mettere in dubbio la sua riconferma per il prossimo anno.

In più permane il fatto che per una squadra che vuole vincere, impegnata su diversi fronti, cinque difensori compreso l’ormai compassato Ranocchia sono decisamente pochi, serviva almeno un altro innesto di qualità. Nella stagione che verrà se per Kumbulla siamo allo scatto finale, c’è da superare la concorrenza della Lazio con la Juve alla finestra.

L’austriaco Alaba del Bayern Monaco è più di una suggestione, molto utile alla causa in quanto potrebbe ricoprire sia il ruolo di fascia che il terzo di sinistra nei tre dietro.

Calciomercato Inter: i terzini

Nel suo 3-5-2 fondamentali sono il gioco degli esterni che devono essere bravi sia ad attaccare che difendere. Anche se tendenzialmente il mister tende a proporre in quei ruoli giocatori di natura difensiva ai quali però vengono assegnati compiti d’attacco ben precisi, curando in fase di possesso palla la fase offensiva, diventando in molti casi degli attaccanti aggiunti, formando in campo un sistema di gioco equivalente ad un 3-1-2-4.

Occorrevano quindi atleti dinamici ,tecnici, di corsa e resistenza. Bocciati subito D’Ambrosio e Asamoah si è puntato su Candreva e Biraghi. Il primo con i suoi 5 goal e 7 assist si è in parte rivitalizzato rispetto alle ultime stagioni, si tratta però principalmente di un esterno offensivo, inoperoso nella fase difensiva che a 33 anni non gli si può chiedere di fare tutta la fascia. Il terzino arrivato da Firenze invece è il classico giocatore che si limita a fare il suo compitino e non eccelle in qualità, limitandone molto le sortite offensive.

A gennaio per porre rimedio sono arrivati Moses e Young. Il nigeriano passato dalla premier al campionato turco, già avrebbe dovuto far capire a Conte suo pupillo e alla società, che piega abbia preso la sua carriera. Mentre l’ex Red Devils sono due anni che fa la panchina a Manchester e i suoi limiti sopratutto dietro si sono visti tutti. L’acquisto di Hakimi (questa la nostra scheda) in questo ruolo è sicuramente azzeccato, anche se il nostro calcio è più tattico di quello tedesco, ma il marocchino nonostante la giovane età ha già maturato una discreta esperienza in campo internazionale e non dovrebbe avere problemi ad adattarsi al campionato italiano.

Per l’altra corsia Emerson Palmieri del Chelsea o lo svincolato Kurzawa al Psg rappresenterebbero delle ottime alternative. Più difficile arrivare a Marco Alonso, uomo cardine del progetto dei Blues di Roman Abramovic.

Calciomercato Inter: i problemi a centrocampo

La falla più evidente è comunque a centrocampo. Per l’ennesimo anno non è stato acquistato un play-maker con visione di gioco, in grado d’impostare ad arte la manovra d’azione. Il coccodrillo Brozovic è un buon giocatore, ma non è quello che ti fa fare il salto di qualità. Può ricoprire tutti i ruoli in mezzo al campo, anche il trequartista, ma tutto rimane fino a se stesso. Sono arrivati Sensi e Barella. Il primo una mezzala di qualità che quando sta bene ha dimostrato di meritare grandi palcoscenici, ma così come accaduto a Sassuolo, non è perfettamente integro e difficilmente riesce ad infilare 5 partite consecutive.

Il secondo invece ha deluso le attese a fronte dei 45 milioni spesi. Complice anche i suoi 23 anni gli va data fiducia- Spetterà al tecnico salentino (cosa non riuscita in quest’annata) trovare la giusta alchimia per integrare alla perfezione il talento istintivo del ragazzo all’apprendimento degli schemi da lui richiesti. A completare il reparto c’è Roberto Gagliardini, che per forza di cose è stato promosso titolare. Nonostante i suoi vistosi strafalcioni, questa è la migliore stagione con la maglia nerazzurra con 4 goal e un assist all’attivo. Anche qui, escluso Vecino, a causa anche di un brutto infortunio, si è giocato con gli uomini contati.

La società è già al lavoro per cercare di migliorare il reparto puntando i fari su Tonali e Vidal. Il bresciano lo paragonano a Pirlo, ma lui si ispira a Gattuso. Ha vent’anni ed è approdato in serie A quest’anno, in una squadra retrocessa. Affidargli le chiavi del centrocampo per vincere il tricolore potrebbe essere un azzardo. Il ragazzo è forte, avviatosi sulla strada per diventare un top player nel ruolo, ma l’Inter non può aspettare e forse virare su un regista subito pronto non sarebbe un errore.

Il sogno Modric, dato in uscita da Madrid è l’ideale. Vidal è un uomo di Conte, che lo ha consacrato nel calcio che conta quando allenava la Juventus. Ma da allora sono passati ormai quasi sei anni e il cileno con i suoi 33 anni ha iniziato la parabola discendente. Sia al Bayern che al Barcellona non è che abbia brillato molto, ripetendo le gesta delle stagioni bianconere e l’oneroso costo del cartellino dovrebbe perlomeno far riflettere sotto la Pinetina.

Pellegrini in una Roma in forte crisi societaria è l’uomo giusto per caratteristiche ed età. A gennaio è arrivato Eriksen per sopperire alla mancanza di qualità a metà campo. Il danese è un trequartista inadeguato al 3-5-2, infatti il primo esperimento di schierarlo a mezzala con Barella è fallito e quello di fargli fare il play è invece svanito sul nascere. Tanto che il tecnico ex Chelsea ha varato un nuovo 3-4-1-2. Ma anche qui il fantasista del Tottenham sembra non essersi calato nella parte tanto da essergli preferito spesso Borja Valero, che era finito nel dimenticatoio già da un paio di anni. La sensazione è che il nazionale della Danimarca con l’addio di Pochettino si sia perso non ritrovando più quella brillantezza che ha sempre contraddistinto la sua carriera, ecco il motivo per cui un tecnico esperto come Mourinho lo abbia lasciato partire, preferendo i giovani Bergwijn e Lo Celso.

A fronte dei quasi 100 milioni spesi tra cartellino ed ingaggio, un tentativo di recupero del centrocampista che fu degli Spurs va fatto e spetterà al tecnico trovargli la giusta collocazione, magari snaturando il suo collaudato modulo di gioco. Oltre manica si fanno sempre più insistenti le voci di un forte interessamento per Kanté altro preferito di Conte e di Ndombele che sembra non rientrare anche lui nei piani del portoghese. L’arrivo di uno dei due mediani di corsa e quantità consentirebbe per l’appunto di virare verso altri schemi.

Calciomercato Inter: i problemi per l’attacco

Li davanti tre attaccanti sono pochi. Sanchez a seguito delle sue precarie condizioni fisiche cosa già nota alla società al momento dell’acquisto, si sta riprendendo solo ora, grazie anche al prolungamento forzato post-Covid, altrimenti la sua stagione sarebbe stata pressoché nulla.

Lautaro Martinez a fronte delle offerta monstre ricevute dal Barcellona potrebbe partire. A mio modo di vedere sarebbe un affare, se rimanesse, perché El Toro è un centravanti giovane e completo, ha forza fisica e velocità, nonché un discreto fiuto del goal (spalla ideale per qualsiasi compagno d’attacco); ma anche in caso di partenza, a fronte di una buona offerta intorno agli 80 milioni senza inutili contropartite tecniche come quelle offerte dai Blaugrana, Firpo o Semedo, permetterebbero alla società di Suning di intervenire pesantemente sul mercato.

Molto probabilmente, però, il reparto avanzato rimarrà così com’è. Si valuta anche la riconferma del Nino Maravilla viste le ultime buone prestazioni. Dovrebbe arrivare a completare la batteria soltanto un vice Lukaku. Dzeko della Roma è il sogno del popolo interista che si ritroverebbe con un attacco esplosivo, adatto al gioco offensivo del tecnico di Lecce, che prevede due punte tendenti a giocare in contro al centrocampo per smistare palla sugli esterni o attuando degli scambi con le mezz’ali o tra di loro, favorendo appunto l’inserimento negli spazi dei centrocampisti.

E poi c’è da capire che fine ha fatto o farà il baby bomber Esposito (segui tutto sull’attaccante nerazzurro): resterà o andrà a farsi le ossa? 

La nuova stagione più imminente di quando sembri è già alle porte, se si vuol riportare la Beneamata ai fasti di un tempo, Conte è l’allenatore adatto a cui si richiede maggiore elasticità mentale nell’applicare il suo lavoro, dote fondamentale nel calcio moderno.

Mentre la società dovrà fare degli acquisti mirati al progetto e non giocatori in cerca di rilancio o uomini non funzionali al sistema messo in campo come è stato quello del nazionale danese.

Calciomercato Inter: le voci iniziano a essere tante, sia in entrata che in uscita.

Facciamo chiarezza, aiutandoci anche con le dichiarazioni rilasciate ieri da Piero Ausilio.

Partiamo dai prestiti in uscita, vale a dire i casi di Icardi, Perisic e Nainggolan.

Icardi

Per l’argentino pare ormai tutto fatto con il PSG: 50 mln + 7/8 di bonus facilmente raggiungibili per il riscatto. Uno sconto, quindi, rispetto ai 70 milioni prestabiliti dalle due società. Questo anche in ragione della vicenda Coronavirus, che influenzerà molto il mercato di tutte le società europee, riducendo i prezzi delle varie operazioni. Spunta inoltre una clausola: se Icardi verrà rivenduto in Italia, all’Inter spetteranno ulteriori 15 milioni. Molti tifosi sono amareggiati e sostengono che un bomber come Icardi, a 50/60 milioni, sia regalato. In realtà non è così, anzi: vendere un separato in casa a questa cifra durante il periodo Coronavirus è una buonissima operazione, anche perché la plusvalenza è enorme. Certo che un paio di anni fa il valore di mercato dell’argentino oscillava attorno ai 100 milioni di euro, quindi quasi il doppio, ma è altrettanto vero che offerte del genere, all’Inter, non sono mai pervenute.

Perisic

Per Ivan Perisic, il termine per il riscatto da parte del Bayern Monaco, come confermato dal ds Ausilio, è scaduto, ma rimane un accordo verbale per consentire al croato di rimanere in Baviera. Nelle prossime settimane si discuteranno i dettagli che, presumibilmente, decreteranno il passaggio dell’esterno a Monaco per una cifra tra i 15 e i 20 milioni di euro. Una cifra sicuramente non molto alta, ma parliamo di un giocatore fuori dal progetto Inter e che ha 31 anni.

Nainggolan

Importante anche l’apertura su Radja Nainggolan fatta da Piero Ausilio. Queste le parole del nostro direttore sportivo: “La premessa è semplice: il Cagliari non ha l’opzione, torna sicuramente da noi, dove avrà altri due anni di contratto. Poi insieme faremo le nostre valutazioni. Oggi è presto”. Insomma, una netta apertura su un’eventuale permanenza del belga a Milano, dopo che un anno fa venne scaricato da società e allenatore. Non è una questione da sottovalutare, perché anche solo come rincalzo un giocatore valido come il Ninja può essere sempre utile.

Giocatori in prestito all’Inter e giocatori in scadenza

Qui c’è molto da dire, perché i casi non sono pochi. Sanchez, Young, Moses, Sensi e Biraghi. Intanto, Ausilio ha comunicato che Young, che ha ben impressionato nelle poche presenze fatte tra gennaio e marzo, è stato già riscattato. Rimarrà quindi almeno un altro anno in nerazzurro. Su Sanchez il discorso è ancora apertissimo: sarà fondamentale il suo rendimento dopo la ripresa per decidere se trattare con lo United per trattenerlo oppure no. Per Sensi dovrebbe essere una questione di formalità: verrà riscattato, come anticipato da Carnevali, dirigente del Sassuolo, qualche giorno fa. Qualche dubbio in più, invece, su Victor Moses e Biraghi. Se dobbiamo sbilanciarci, presupponiamo il riscatto del primo, ma non del secondo, che probabilmente tornerà a Firenze. Per quanto riguarda Borja Valero, Padelli e Berni, che andranno a scadenza di contratto, non ci sono particolari novità. Al momento, solo Padelli sta trattando il rinnovo. Su Borja non si hanno notizie, mentre Berni non dovrebbe rinnovare. Lasciarà quindi l’Inter appena terminata la stagione.

Le voci in entrata

Da mesi, in casa Inter si parla di uno dei centrocampisti più promettenti del panorama calcistico italiano: Sandro Tonali. L’Inter è forte sul giocatore: la concorrenza è ampia, ma pare che l’Inter si sia mossa in anticipo su tutti. L’interesse è altissimo, come confermato da Ausilio, che però sottolinea come le richieste di Cellino, presidente del Brescia, siano fuori mercato. “Se ha le qualità per essere da Inter? Sì, le ha tutte. Ma gliene manca una: quella economica per essere acquistato. Avrebbe tutti i parametri per essere dell’Inter, forse mancano quelli del Brescia e di Cellino…”.

Su Arturo Vidal invece non ci sono novità. Dipenderà, probabilmente, anche da come si evolverà la situazione Nainggolan. Ausilio chiude invece prepotentemente su altri due nomi caldi per il reparto offensivo: Edinson Cavani e Timo Werner. Confermato, invece, l’interesse per il giovane attaccante brasiliano Cunha dell’Herta Berlinho. Cunha? Sì, lo conosciamo. E in Bundes sta dimostrando quel talento che avevamo già visto qualche tempo fa. Lo seguiremo”.

Lautaro Martinez

L’argomento, tuttavia, preponderante da parecchi mesi in casa Inter è quello inerente a Lautaro Martinez. Se ne sentono di ogni, soprattutto dalla Spagna, sull’argentino, forte obiettivo di mercato del Barcellona. “In realtà per quanto riguarda Martinez c’è solo una strada che può portarlo lontano dall’Inter”, ha detto Ausilio, “ed è quella del pagamento di una clausola. Una clausola di cui tutti sanno, inutile nascondersi: è impegnativa, perché ha sia delle scadenze sia degli impegni che devono essere mantenuti ben precisi”. La clausola, infatti, scadrà i primi di luglio. In sostanza, il ds nerazzurro rivendica il fatto che se qualcuno vuole davvero Lautaro, deve pagare 110 milioni entro un mese e mezzo, altrimenti l’argentino rimarrà sicuramente a Milano. In questo modo, l’Inter prende distanza da tutte le voci che vogliono l’inserimento di contropartite tecniche –si è parlato di Vidal, Semedo, Arthur– per convincere la società ad abbassare le pretese. Insomma, non ci interessano 50 o 60 milioni più Arthur o Semedo: o i soldi della clausola, o nulla. Detto ciò, siamo pronti a scommettere che a giugno Inter e Barcellona tratteranno, e si potrà anche chiudere ad una cifra inferiore, ma non di molto, ai 110 milioni della clausola.

Naturalmente quello su Lautaro è un discorso chiave rispetto a tutti gli altri, perché si parla davvero di tanti, tanti soldi. Una sua eventuale cessione cambierebbe radicalmente il mercato dell’Inter, che sicuramente rimpiazzerebbe il Toro con un altro giocatore valido. Occhio ad escludere a priori il nome di Werner: certamente non arriverà se Lautaro rimane, ma se il Toro se ne andasse, siamo pronti a scommettere che quello del tedesco del Lipsia sarà uno dei primi nomi nella lista della nostra dirigenza.

Per il momento è tutto sul mercato Inter. A presto con nuovi aggiornamenti!

Immagine di copertina by Raisport.it

A cura di Gianluca Mongiardo e Giorgio Bernabei