Esclusiva Tifoblog-Presidente del fan club “Cani sciolti”dell’ Olimpia Milano: un mercato con il botto!

Marco Caruana: una passione biancorossa che ci ha unito e che ci continua ad unire

intervista presidente cani sciolti
Marco Caruana con un trofeo Olimpia

Oggi abbiamo incontrato Marco Caruana, presidente dei “Cani Sciolti”, uno dei fan club ufficiali e riconosciuti dall’Olimpia Milano. Da anni partecipa attivamente con i suoi tesserati al tifo per la squadra delle scarpette rosse sia sugli spalti del Forum di Assago sia nei palazzetti d’Italia che in quelli d’Europa.

I “Cani Sciolti”: la fondazione del fan club e cosa è oggi

Quando e perché hai avuto l’idea di fondare i “Cani Sciolti”?

“Il gruppo “Cani Sciolti” nasce nell’Agosto 2016, ne avevamo parlato per mesi ma è in quel momento che nasce ufficialmente. Le idee che hanno portato me, mia moglie Mara e due amici Alberto Porro e Lele Vaghi a fondarlo sono fondamentalmente due, la prima è sicuramente quella di creare qualcosa che lasciasse un segno nuovo all’interno del tifo Olimpia, la seconda deriva dalla voglia di trasformare l’esperienza di “tifo in trasferta” non solo un momento dedicato esclusivamente all’ambito sportivo, ma che continuasse anche al di fuori dei palazzetti con momenti di aggregazione, volevamo infatti che finita la partita, la trasferta diventasse un’occasione per ritrovarci insieme e scoprire le città che man mano nel corso degli anni ci ospitavano.”  

Quanti iscritti avete nel vostro fan club? Con quanti siete partiti?

“Il gruppo in quattro anni ha avuto una crescita esponenziale che ha sorpreso per primi noi, da 4 che eravamo nel 2016, oggi il nostro gruppo conta 170 tesserati.”

Chi si tessera nel vostro fan club che vantaggi ha rispetto a un “classico” tifoso Olimpia?

Il vantaggio che per primo da presidente mi auguro che un tifoso trovi in noi è quello di incontrare un gruppo legato da una forte passione per l’Olimpia, un gruppo che fa tanti sacrifici e tanti chilometri per seguire la squadra e che diventi per lui un momento per vivere a pieno l’esperienza di tifo. In aggiunta a questo, chiaramente come gruppo riconosciuto abbiamo alcuni vantaggi per i nostri tesserati, innanzitutto chi si tessera con noi e decide di seguirci anche in trasferta ha la certezza di trovare sempre i biglietti per le partite, nel corso dei mesi riguardo a ciò poi si sviluppa anche una sorta di “meritocrazia” per cui se la presenza del nuovo tesserato diventa costante, il prezzo del biglietto diventa in alcune occasioni scontato. Altri vantaggi che un nuovo tesserato “Cani Sciolti” trova entrando nel nostro gruppo oltre l’esperienza al palazzetto e in trasferta sono dei momenti che organizziamo per cementare ancora di più l’idea di gruppo, cene, aperitivi, tornei tra noi, ma anche a volte con la presenza dei giocatori.

L’Olimpia Milano della stagione 2019\2020

Parliamo della stagione appena conclusa, qual è il momento più bello che hai di vissuto quest’anno con il tuo club?

“Il momento più emozionante di questa stagione, ti dico la verità, speravamo dovesse ancora arrivare, il diffondersi devastante del Coronavirus ha bloccato tutto e di conseguenza momenti emozionanti che tutti gli anni viviamo, come ad esempio i playoff non sono giustamente potuti arrivare. A livello personale però ti posso dire che un momento unico quest’anno è stata la vittoria con il Barcellona in Eurolega (partita raccontata anche da noi in Eurolega 2019-20: successi e delusioni dell’Armani Exchange. Soluzioni dopo lo stop!) perché quella sera avevamo battuto un mostro sacro del basket e quella vittoria ha dato a tutti noi la convinzione di avere la possibilità di fare qualcosa di veramente importante. Altro momento emozionante dell’anno è stata la vittoria con Sassari, nostra rivale storica che quella sera ha esaltato in modo impressionante tutto il pubblico presente al Forum. Impossibile per me non citare però un momento che davvero ha commosso me e tutto il mio gruppo che è la serata organizzata al forum in memoria di Kobe Bryant, per omaggiare la sua vita e la sua carriera due ragazzi del nostro gruppo, tra cui un socio fondatore, hanno deciso di preparare una coreografia che ha davvero lasciato il segno in tutti noi.”.

Intervista cani sciolti
Coreografia dei Cani Sciolti per Kobe Bryant del 30-01-2020

Per quanto riguarda le trasferte di quest’anno, quante ne avete fatte?

“Le trasferte sono un argomento che mi sta particolarmente a cuore, infatti io e il mio direttivo abbiamo come primo obiettivo quello di portare sempre in tutti i palazzetti la nostra presenza specialmente in Europa. Quest’anno, sono molto orgoglioso di poter dire che siamo stati presenti come gruppo “Cani Sciolti” insieme agli altri club organizzati in tutte le trasferte organizzate in Italia, sia durante il campionato sia durante la Coppa Italia organizzata a Pesaro. Per quanto riguarda il capitolo Europa ed Eurolega siamo stati invece presenti in 11 trasferte su 14 giocate dall’Olimpia, avevamo in programma e già organizzato la dodicesima a Valencia ma le restrizioni per il coronavirus ci hanno obbligato successivamente ad annullare tutto.” 

La trasferta più significativa che hai vissuto in questa stagione o nelle stagioni passate?

“E’ davvero impossibile per me scegliere una sola trasferta tra le moltissime che ho fatto con il mio gruppo. Le trasferte che mi tornano in mente di più sono sicuramente quelle vissute in città caratteristiche come Mosca o luoghi di vacanza come Gran Canaria che hanno sempre un fascino in più, oppure Kaunas in Lituania una città che nel corso degli anni ci ha regalato come gruppo dei momenti meravigliosi. Sicuramente però la trasferta che ancora oggi ricordo con più piacere sono i tre giorni passati a Malaga per la partita del 22 Dicembre 2017 ,quei giorni infatti sia fuori che dentro il palazzetto sono stati, nonostante la sconfitta, giorni che hanno cementato in modo assoluto i rapporti all’interno del gruppo e per me che da sempre ricerco quest’unità è stato fondamentale. Dal punto di vista sportivo due trasferte soprattutto hanno alimentato l’aspetto puramente sportivo del nostro gruppo, la prima è la vittoria a Valencia quando Curtis Jerrells tornò in campo dopo essere tornato a Milano, al fischio finale abbiamo avuto la possibilità di festeggiare con lui e la squadra e di entrare in campo, la seconda invece è la Coppa Italia vinta a Rimini nel 2017 battendo Reggio Emilia in semifinale e Sassari in finale, due nostre rivali storiche, una vittoria che ci segnò profondamente e che regalò a me e a molti dei presenti una delle serate più belle.”

intervista cani sciolti
Marco Caruana con Curtis Jerrells nella partita contro Valencia

Olimpia Milano: progetti per il futuro

Come giudichi il mondo della pallacanestro? So che hai fatto parte della curva sud del Milan, il rapporto dei giocatori con i tifosi è lo stesso nel basket e nel calcio?

“Il basket e tutto quello che gli sta intorno è per me qualcosa di meraviglioso e unico, difficile da spiegare a chi non lo vive come facciamo io e il mio gruppo quotidianamente, dico sempre infatti a chi mi chiede un giudizio sulla pallacanestro che prima di sentire la risposta o prima di poter giudicare di venire a vedere dal vivo una partita o una trasferta solo cosi ci si può rendere conto. Per quanto riguarda il rapporto con i tifosi io credo che nel mondo della pallacanestro sia qualcosa di inimitabile, nessun altro sport è paragonabile. Sì, io ho fatto 18 anni nella curva sud del Milan, come dicevi, con un ruolo sicuramente diverso da quello che ho oggi da massimo responsabile di un gruppo,in sud ero semplicemente un frequentatore ma ti posso assicurare che la differenza tra mondo del calcio e mondo della pallacanestro è notevole. Nel mondo del calcio, per esempio, i giocatori sono spesso inavvicinabili, nella pallacanestro invece spesso ti ritrovi a instaurare un vero e proprio rapporto con i giocatori, nel mio caso infatti ho avuto la possibilità di stringere delle amicizie con i giocatori che porto avanti tuttora.”

Cosa ne pensi del mercato Olimpia che si sta svolgendo in questi giorni? E come vedi la prossima stagione?

“Il mercato dell’Olimpia (di cui noi vi aggiorniamo in Mercato LBA: la situazione in casa Olimpia Milano ) quest’anno è partito con il botto anzi con i botti, io personalmente sono molto soddisfatto soprattutto dell’arrivo di Kyle Hines, giocatore di talento ma anche “uomo spogliatoio” e sono sicuro che a breve la società ci regalerà altre sorprese. Per la prossima stagione il desiderio più grande è quello di tornare a incidere a livello europeo, non dimenticando sicuramente l’obbiettivo scudetto, ma inevitabilmente il pensiero credo di ogni tifoso Olimpia sia quello di tornare a essere importanti anche in Europa. La prossima stagione credo che Ettore Messina abbia la possibilità di puntare a questi obbiettivi, l’anno scorso essendo il suo primo anno ha potuto far arrivare giocatori che rispecchiavano il suo progetto ma ha anche dovuto fare i conti anche con un budget ridotto da parecchi contratti transati per giocatori che uscivano dal rapporto con la squadra.

Un giocatore che vorresti vedere o rivedere in maglia Olimpia?

“Io personalmente ho una forte stima e ammirazione per Daniel Hackett, fin da quando giocava a Pesaro e Siena e quando è arrivato a Milano nel 2013 per me fu un momento entusiasmante, perché da sempre desideravo vederlo in maglia Olimpia. Conobbi lui poco dopo il suo arrivo, al PalaLido, dove si allenava la squadra ai tempi, in poco tempo si è creato un bellissimo rapporto tanto da presentarci la fidanzata, ora moglie, Elisa e la mamma Katia, un rapporto che ancora oggi ci lega e che spinge me e mia moglie a seguirlo e a volte a raggiungerlo ancora oggi nelle squadre in cui gioca. Lui è un giocatore importante, con fame agonistica, e con una grande grinta e professionalità che da sempre apprezzo in lui, qualità che si aggiungono alle doti della persona fuori dalla figura del giocatore che ho potuto scoprire grazie a questo bellissimo rapporto di amicizia che si è creato, quindi sicuramente sarei contento nel rivederlo in maglia biancorossa, con lui un altro ritorno che mi piacerebbe molto è quello di Danilo Gallinari, gli auguro di vincere il più possibile in NBA e di tornare presto da noi.”

Ultima domanda quella forse più personale, che cosa significa per te essere tifoso Olimpia ma soprattutto presidente dei “Cani Sciolti”?

“Essere tifoso Olimpia per me si racchiude in due parole onore e gloria, soprattutto perché l’Olimpia Milano è per me la società più gloriosa della pallacanestro italiana, indossare questa maglia è secondo me l’obbiettivo professionale di ogni giocatore che cresce in Italia e quando la indossi sai che hai sulle spalle una grossa eredità come quella delle mitiche “scarpette rosse”. Per quanto riguarda invece il mio gruppo, ricopro la carica di maggiore responsabilità e questo è per me un motivo di grande orgoglio, in quanto ho voluto fortemente che questo gruppo nascesse, ho pensato a un simbolo che ci rappresentasse, e ho lavorato affinché tutti quelli che si tesserano con noi potessero sentirsi a casa, in famiglia. Sicuramente non ti nego che le responsabilità ci sono, perché essendo così esposto personalmente sei sempre preso come esempio e questo porta un grande lavoro dietro e il dover riscoprire sempre la grande passione che mi ha motivato a fondare questo gruppo. Spero di essere stato in passato e di essere anche in futuro all’altezza di questo importante compito.”