Parma, i nostri giocatori non sono ortaggi

In questi giorni ci aggrappiamo alle magnifiche vittorie dei Crociatini al Torneo di Viareggio, ma la Serie A ci manca eccome. Quindi come occupare il tempo?

Con il campionato di Serie A fermo per dare spazio alle Nazionali noi di Tifoblog che facciamo? Riposo? Ma non esiste. Utilizziamo questi giorni per divertirci un po’, per dare sfogo a qualche idea bizzarra mai pubblicata, oltre ovviamente a seguire il Torneo di Viareggio, dove i Crociatini stanno dando spettacolo.

Il Parma si sa, sta vivendo un periodo transitorio, alla ricerca delle giuste motivazioni per terminare il campionato a testa alta e con una salvezza in tasca con qualche giornata d’anticipo. Compito non certo facile viste le ultime prestazioni. Da marzo in poi ogni punto guadagnato è un punto santificato.

Stiamo per entrare dunque in un week end senza calcio giocato di prima fascia e il miglior modo per trascorrerlo è stare con i nostri cari, magari attorno ad una tavola con una buona bottiglia di vino e qualche delizia culinaria del nostro “Belpaese”.

Proprio davanti ad una tavola imbandita, l’altra sera, assaggiando una salsa all’Habanero mi è venuto in mente lo scatto di Gervinho. Da lì l’idea di associare una prelibatezza culinaria ad ogni giocatore crociato. Il paragone è presto fatto:

SEPE e la pasta al pomodoro e basilico: un piatto per ogni giorno, affidabile, non fa impazzire nessuno ma allo stesso tempo è difficile disprezzarlo. Per le grandi occasioni si cucina altro però.

IACOPONI e il salmone ai ferri: puoi utilizzarlo come secondo alla griglia, ma il suo forte resta in versione affumicata per fare antipasto o un buon sugo con la panna per un ottimo primo.

BRUNO ALVES e il Parmigiano Reggiano: è il formaggio che utilizziamo ovunque, più invecchia e più aumenta di valore. A volte lo ritroviamo anche con stupore in ricette di nouvelle cuisine.

BASTONI e l’agnello al forno: carne giovane dal carattere deciso, piatto tradizionale utilizzato nei mega pranzi di Pasqua e nelle occasioni più nobili.

GAGLIOLO e gli spiedini di carne e peperoni: facili da abbinare in ogni occasione, dove li metti stanno e difficilmente restano nel piatto. Tra i tanti tipi di carne qualcosa che piace c’è sempre.

KUCKA e la torta fritta: riempie la pancia, piace a tutti, puoi abbinarla con tutto. Deve essere fritta nel modo giusto però, troppo cruda o troppo cotta potrebbe fare danni.

STULAC e la crudità di scampi con insalata di astice glassata alla maggiorana, guarnita da salsa al corallo e ginger: a parole una prelibatezza senza eguali, ma chi l’ha mai assaggiata? Forse, chissà…

BARILLA’ e il soffritto: la base per ogni cosa in cucina, se non sai fare un buon soffritto puoi spegnere i fornelli e ordinarti una pizza. Ingredienti poveri ma essenziali per iniziare a cucinare.

SILIGARDI e il lambrusco: frizzante, dal carattere gradevole, si accosta bene con qualsiasi pasto, ma alla lunga perde il suo brio, meglio gustarne un calice appena aperta la bottiglia. Comunque reggiano DOC.

GERVINHO e l’habanero: devastante, in un secondo ti fulmina. Una volta assaggiato puoi provare a correre ai ripari, ma non puoi fare nulla. Se però lo utilizzi troppe volte per aromatizzare l’olio alla fine perde la sua forza.

INGLESE e il culatello: è l’elite dell’affettato, nobile, delicato, pregiato, riesce a fare piatto a sé. Ma non sazierà per l’intero pranzo, dovrà essere accompagnato da altre portate.

N.B. articolo goliardico, nessuno si offenda, abbiamo scritto solo per farci due risate nell’attesa di rivedere i nostri ragazzi in campo.

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