Parma-Inter: la storia di una sfida tabù per i nerazzurri

Parma- Inter 2019, l’inizio della crisi nerazzurra

Parma-Inter. Eccoci qua. Dopo il bruttissimo pareggio contro il Sassuolo, l’Inter dovrà affrontare un’altra emiliana su un terreno per lo più tabù per i nerazzurri.

La sfida in casa del Parma è sempre stata, per la formazione meneghina, una vera e propria incognita.

Il Tardini non è stato mai facile terra di conquista, con i nerazzurri indietro nel conto delle vittorie contro i ducali.

Lo scorso anno Spalletti venne al Tardini in piena emergenza. Vinse, ma quei tre punti servirono solo alla classifica, perché fu proprio dopo il match col Parma che in casa Inter scoppiò la bufera e venne fuori la grana Icardi.

Proprio negli spogliatoi del Tardini successe il caos. Si registrò quell’evento che portò alla rottura degli equilibri nel gruppo e la fine dell’avventura di molti elementi in nerazzurro, tra cui proprio il tecnico di Certaldo.

In campo i nerazzurri riuscirono a strappare una vittoria importante.

La rete fu messa a segno da Lautaro Martinez, entrato in corso di partita.

Mentre tutti gli occhi erano sui vari Perisic e Icardi, fu il giovane attaccante argentino a mettere il sigillo alla partita, regalandosi a una bella e preziosissima rete che diede respiro ai nerazzurri.

L’aver ritrovato i tre punti in casa del Parma non ebbe l’effetto che tutti ci aspettavamo.

Non ci fu alcun carosello. Gli animi erano tesi e al termine della gara la tensione era alle stelle. Spalletti sembrava un fiume in piena, si presentò ai microfoni abbastanza innervosito e con quel gol, idealmente, ci fu il passaggio di consegne tra Icardi e Lautaro Martinez.

Con il gol vittoria al Parma il Toro si prese di fatto l’Inter e conquistò, partita dopo partita, l’amore dei propri tifosi. Un percorso inverso rispetto all’ex capitano nerazzurro, che da Parma iniziò la sua lenta discesa verso gli inferi.

Parma-Inter, la doppietta di Ibra è una doppia sentenza

È il 18 maggio 2008. Si gioca l’ultima giornata di Serie A. L’Inter di Mancini è costretta ad andare a Parma e cercare di portare a casa i tre punti per non perdere lo scudetto all’ultimo giro di orologio.

Il Parma, dal canto suo, non può perdere se vuole rimanere nella massima serie.

Quella giornata si gioca su un doppio filo.

La Roma, dietro di una manciata di punti, gioca in trasferta a Catania.

Una sfida altrettanto calda ed importante per il destino delle due squadre.

I giallorossi si trovano in un Massimino “ostile”, senza tifosi al seguito e con i soli supporter rossazzurri pronti a spingere la propria squadra verso la salvezza.

Una sfida dentro un’altra sfida. A Parma pioggia torrenziale. Campo pesante. A Catania sole e tanta voglia di non mollare la Serie A.

Mancini rinuncia a Zlatan Ibrahimovic e il primo tempo si chiude sullo 0-0, mentre a Catania la Roma conduce già per 0-1. Gol messo a segno nei primissimi minuti di partita. un gol preziosissimo, che regalava virtualmente il primo posto ai giallorossi e non dava speranze ai rossazzurri.

Dal Tardini nessuna buona nuova. L’Inter sembrava in bambola. La formazione nerazzurra si giocava lo scudetto su un campo certamente non facile e storicamente da sempre ostico.

Nella ripresa lo spartito cambia. Mancini manda in campo il “genio” nerazzurro e Zlatan fa quello che sa fare meglio: decidere le partite a suon di gol.

E’ lui a mettere a segno il gol del vantaggio e poco dopo, sempre il numero 8 nerazzurro, regala a sé e a noi tifosi il gol del raddoppio. Della tranquillità. Dello scudetto.

Il destino dei nerazzurri non è più legato a nessun risultato. Serviva la vittoria per essere sicuri di portare a casa il titolo. Serviva vincere contro il Parma per non pensare al risultato della Roma.

Al Tardini è festa Inter. Mentre i nerazzurri tagliano per primi il traguardo della Serie A, i tifosi crociati devono arrendersi e accettare la retrocessione.

A Catania, la Roma, dopo i gol di Ibra, ha pian piano perso di mordente, con il Catania bravo a recuperare il risultato e ottenere una difficile salvezza al fotofinish.

Parma-Inter, Il Tardini, la roccaforte crociata: gli anni d’oro dei gialloblu

Il Parma si affaccia in Serie A nella stagione 1990/1991 e da quel momento si trasforma nella bestia nera dei nerazzurri.

Al primo confronto assoluto nella massima serie, il 17 marzo del 1991, al Tardini finisce a reti bianche. Arriva il primo dei sei pareggi nelle venticinque sfide giocate nella città ducale.

Il numero delle vittorie sorride ai padroni di casa che, contro ogni tipo di aspettative, possono fregiarsi di ben quattordici vittorie contro le sole cinque dei nerazzurri.

Una mattanza vera e propria. Una forbice impressionate che denota quanto il Tardini sia davvero uno stadio tabù per l’Inter.

Non fu capace di espugnare lo stadio dei crociati il condottiero Mou e la sua Inter formato Triplete. Quell’anno arrivò un altro pareggio. L’ultimo pari tra le due squadre.

Non furono capaci gli allenatori post triplete a regalarsi una vittoria prestigiosa al Tardini. Solo sconfitte per i nerazzurri, intervallate dall’unica vittoria firmata Rolando-Guarin della stagione 2014, con in panca Walter Mazzarri.

Poi un’altra sconfitta ancora, per 2-0, fino ad arrivare alla sfida della scorsa stagione in cui, grazie al lampo di Lautaro, la Beneamata riuscì a strappare una importante vittoria.

Parma-Inter, in Coppa Italia il bilancio è favorevole ai nerazzurri

Se in campionato le affermazioni dei crociati sono ben più alte di quelle dei nerazzurri, in Coppa Italia registriamo una piccola inversione di tendenza.

Sono solo sei gli incontri disputati dalle due squadre in casa del Parma.

La prima volta risale alla stagione 1960/1961, l’Inter si impose per 1-3. Dopo quella volta i nerazzurri riuscirono a strappare la vittoria in casa del Parma per altre due volte, collezionando così tre vittorie, un pareggio e sole due sconfitte.

Tra le sconfitte, però, va registrata la goleada subita nella stagione 2000/2001. Si giocavano i quarti di finale e l’Inter fu semplicemente annientata. Il tabellino fece registrare un punteggio imbarazzante per i nerazzurri, un 6-1 senza possibilità di appello. Game, set e match ai crociati.

Parma-Inter numeri in pillole e curiosità: sarà sfida tra bomber?

L’Inter è riuscita ad ottenere la prima vittoria al Tardini solo nel 2002, quando alla quindicesima giornata di campionato i nerazzurri riuscirono ad imporsi per 1-2.

Prima di allora dodici sfide senza successo, con quattro pareggi e tutte vittorie dei padroni di casa.

Tra campionato e Coppa Italia sono, dunque, trentuno le sfide giocate al Tardini, con i padroni di casa che hanno raccolto la bellezza di sedici vittorie, il doppio di quelle dei nerazzurri (appena 8), mentre i pareggi sono stati sette.

Il maggior numero di gol si registrò il 13 marzo del 1994, giornata ventisette. Il Parma andò negli spogliatoi, alla fine del primo tempo, in vantaggio per 1-0, al termine della gara il tabellino segnava un rotondo 4-1 per i padroni di casa. L’Inter, al contrario, non è mai riuscita ad ottenere la vittoria segnando più di 2 gol di scarto.

Nel bilancio complessivo delle marcature in Serie A Parma-Inter registra i seguenti numeri: Parma 36 gol all’attivo, Inter 20.

Anche nel bilancio della Coppa Italia i crociati sono stati più prolifici sotto porta, facendo registrare un 11-9 a loro favore.

In totale il Parma ha realizzato 47 gol, contro i 29 dell’Inter. Riusciranno i crociati a centrare quota 50 domenica sera? O i nerazzurri quota 30?

Sarà interessante la sfida tra i due bomber dell’incontro. Da un lato troviamo Lukaku con i suoi 19 gol, dall’altro Cornelius che con la tripletta (la seconda in Serie A contro il Genoa) ha raggiunto quota 11 gol. Ma occhio anche alla vena realizzativa di Kuluvesky e Lautaro Martinez.

Sarà una sfida molto interessante, che potrebbe essere ricca di gol. Chi sarà il protagonista?

Lo sapremo solo guardando Parma-Inter in diretta alle 21.45 su Sky, o in streaming sulle piattaforme SkyGo e NowTv.

Un occhio alle probabili formazioni

Sia D’Aversa che Conte devono fare i conti con la squalifica di un elemento importante per la retroguardia. Nei padroni di casa sarà assente Iacoponi, al suo posto dovrebbe giocare, al fianco di Bruno Alves, Dermarku che bene fece nella partita di andata.

Tra i crociati resta in dubbio Gervinho, insidiato da Karamoh e Caprari, mentre Cornelius e Kulusevsky sembrano inamovibili.

Conte ha invece qualche grattacapo in più. Al posto di Skriniar dovrebbe rivedersi dal primo minuto Godin. Resta da capire se a centrocampo sarà recuperato Brozovic. Si tenterà il tutto per tutto per riavere il croato in mediana. Nel caso in cui dovesse dare forfait, pronto Borja Valero.

Sulle fasce dovrebbero tornare titolari Candreva e Young, mentre in attacco Lautaro Martinez dovrebbe tornare a far coppia fissa con Lukaku.

Parma (4-3-3): Sepe, Darmian, Dermarku, Bruno Alves (C), Gagliolo, Kucka, Hernani, Kurtic, Kulusevsky, Gervinho, Cornelius.

All. D’Aversa.

INTER (3-4-1-2): Handanovic, Godin, De Vrji, Bastoni, Young, Barella, Borja Valero, Candreva, Eriksen, Lautaro Martinez, Lukaku.

All. Conte.