Parma, ora è strizza al culo

Il derby doveva essere per il Parma la partita decisiva per la corsa salvezza. Così non è stato, pessima prova dei crociati che incassano quattro gol al Dall’Ara.

Bologna – Parma 4-1.

Onestamente, non so più che dire. Delusione e rabbia dopo la partita di ieri sera hanno superato i livelli di guardia, già notevolmente alzati negli ultimi tempi.

Un Parma talmente brutto da non sembrare vero. Non so perché si sia arrivato a questo, non so perché si sia concesso alla squadra di distruggere tutto ciò che di buono aveva fatto nel girone di andata. Non riesco, a differenza di molti, a vedere in D’Aversa l’unico colpevole in tutta questa involuzione tecnica, tattica e soprattutto mentale. Non credo sia utile a nessuno, a due giornate dalla fine del campionato, continuare questa inutile diatriba tra i pro-D’Aversa e gli anti-D’Aversa. Credo sia anche abbastanza inutile continuare a lamentarsi sui social; non interessa a nessuno se Tizio il prossimo anno non farà l’abbonamento se verrà confermato il mister, tantomeno interessa se Caio si prenderà un anno sabbatico in caso di retrocessione. Siamo tifosi, abbiamo un compito fondamentale: tifare e sostenere la squadra, soprattutto nei momenti difficili come questi.

Un tunnel in cui al momento si fatica a trovare la luce in fondo quello in cui si è infilato il Parma.

Ma come se ne esce? Anzi, la domanda vera è perché ci siamo entrati?

Ne parlavo proprio stamane con una “collega” di Sky Sport che segue spesso i crociati, anche lei non è in grado di capacitarsi, per lei (e per molti altri, ndr) il Parma era già salvo a gennaio. Poi un crollo verticale. Inspiegabile. Raramente visto in Serie A.

Ma noi siamo il Parma e non ci facciamo mai mancare nulla. La tachicardia è il nostro pane quotidiano, i santi del calendario li conosciamo tutti a memoria, anche se non siamo religiosi.

Forse, e prendetela come ipotesi personale, potrebbe essere stato il dispendio di energie nel giocare un intero campionato a difendere, rincorrendo gli avversari. Presumo sia abbastanza frustrante per un atleta.

Ciò che è certo è che siamo alla resa dei conti. Nel gran finale di un campionato che vede tre squadre in caduta libera (Fiorentina, Parma e Genoa, ndr) ma con qualche punticino in più rispetto ad un Empoli che gioca a calcio ed è convinto nei propri mezzi. Purtroppo, e lo dico con dispiacere misto a vergogna, saranno molto più decisive per il nostro futuro Empoli-Torino e Inter-Empoli di Parma-Fiorentina e Roma-Parma, considerando il nostro rapporto non proprio idilliaco con la vittoria.

Un finale che avrei volentieri evitato, che sarebbe stato intelligente evitare, ma tant’è…

Domenica arriva al Tardini proprio una Fiorentina moralmente nelle nostre stesse condizioni, ma tecnicamente superiore e con tanta voglia di rivalsa.

La strizza al culo è tanta, uniamoci tutti e non cerchiamo altre polemiche che potrebbero destabilizzare l’ambiente. La tensione è tantissima, lo dimostra il gesto da TSO di ieri sera di Bruno Alves.

Calma. Tifiamo, cantiamo e urliamo, i ragazzi in questo momento hanno bisogno di noi come l’aria che respirano.

LA CLASSIFICA:

POTREBBE INTERESSARTI>>Parma, carattere solo nel finale, pareggio propedeutico