Torino-Parma 1-1 Toro e Parma riaprono il capitolo campionato senza farsi male. Il pareggio va forse un po’ più stretto ai padroni di casa che hanno comunque mostrato di non aver accusato oltremodo questa sosta. Anche i ducali hanno rassicurato, parzialmente, i tifosi.
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Il calcio d’inizio non lascia presagire nulla di buono, l’operazione viene infatti ripetuta a causa di un pallone sgonfio. L’episodio però tra i professionisti in campo stempera in parte la tensione in una sfida difficilissima da impostare.
Il tasso tecnico delle due squadre non rappresenta un divario clamoroso, ma l’incognita sulla forma fisica, sulla resistenza dei giocatori e sulla velocità nel riprendere gli schemi di gioco è sufficiente per lasciare tutti in guardia. L’assenza di pubblico inoltre, non aiuta certo a ritrovare la motivazione e perchè no, quello stimolo in più per andare oltre il compitino salvezza.
Ritrovare confidenza con la porta
I minuti che corrono sul cronometro ci mostrano una partita vera, scorrevole, con delle idee messe in pratica a differenza dello spettacolo a cui ci aveva quasi abituato e un po’ preoccupato la Coppa Italia.
Il primo vero tentativo dei granata premia N’Koulou al 15°, la sua incornata anticipa il difensore ospite trafiggendo un incolpevole Sepe.
L’autore del gol qualche minuto più tardi fa tremare la panchina di Longo appoggiando all’indietro per Sirigu un velenoso pallonetto di testa che viene sventato con una smanacciata in calcio d’angolo. Girano le lancette e il nuovo brivido arriva con Cornelius che invece di cercare la porta da distanza ravvicinata, prova ad appoggiare per un compagno trovando però l’anticipo dell’onnipresente numero 33 granata.
Il Parma c’è, reagisce e affonda il colpo valido per il pareggio al 31° con Kucka. Il grande lavoro dello sloveno di seguire e supportare la squadra in fase offensiva gli consente di raccogliere e reindirizzare in rete un cross di appoggio di Gervinho.
Pareggiato il conto dei rigori
Pochi minuti più tardi l’azione forse più concitata della partita con Sepe che riesce a dire di no respingendo corto il tiro di Zaza. A cercare di ribadire in rete si avventa successivamente Edera che subisce un contatto. Per il direttore di gara Irrati è rigore, per il portiere ducale è l’occasione giusta per una parata su Belotti pareggiando cosi il conto dopo il gol subito all’andata dall’attaccante sempre dal dischetto.
I 5 cambi
L’idea dei cinque cambi a disposizione mi è sembrata ben gestita da D’aversa che ha prontamente tolto dalle gambe di giocatori indispensabili i minuti più pesanti senza andare a compromettere l’organizzazione del gioco. Io forse avrei dato un po’ di tregua anche a Kulusevski che nelle ultime tre chiamate in causa mi è apparso poco brillante, come con la conclusione sul primo palo, facile presa per il navigato portiere del Torino.
Sarà interessante vedere come continuerà ad essere gestita in futuro questa possibilità perchè con cinque sostituzioni, se le cose si dovessero mettere male, si potrebbe pensare di stravolgere e cambiare volto alla squadra e nel nostro caso mi sembra corretto specificare, infermeria permettendo.
Il prossimo impegno
Calendario serratissimo, si riscende in capo già Martedì 23 alle 21.45 per affrontare in casa il Genoa. La classifica ci presenta un avversario apparentemente facile, ma la guardia deve restare altissima perchè con cosi tanti impegni ravvicinati non c‘è il tempo materiale per recuperare fisicamente, ma soprattutto psicologicamente da una sconfitta.
L’auspicio è di raccogliere il massimo da questo campionato anomalo evitando di ridursi, come la scorsa stagione, alle ultimissime battute per portare a casa la tranquillità.