Parma – Inglese, le sorprese e l’orologio di Walter

Il Parma batte il Torino grazie ad un sorprendente Kulusevski. Granata in dieci dalla mezzora del primo tempo, non bastano Ansaldi e Belotti.

Scornato il Toro, ancora una volta.

Ammetto che questa volta D’Aversa mi ha davvero stupito. Ormai pensavo di conoscerlo bene, difficilmente nelle scorse stagioni si è privato dal primo minuto dell’attaccante principale della rosa. Ma questa volta l’ha fatto ed ha avuto pienamente ragione. Inglese aveva bisogno di rifiatare e ritrovare un minimo di lucidità dopo l’errore dal dischetto contro il Sassuolo. Decisivo ieri sera, entrando a partita in corso, segnando la rete del 3 a 2 finale. Chissà, magari serviva solo questo per chiudere il periodo di appannamento di Bobby English.

Forse la Dea Bendata ci ha messo del suo, ma sono dell’idea che la fortuna bisogna sempre cercarsela e farsi trovare pronti quando bussa alla porta.

La partita di ieri sera è stata una delle più entusiasmanti delle ultime stagioni, molto probabilmente complice l’espulsione di Bremer al 28’ del primo tempo, ma chissà… Kulusevski è in un momento di grazia, Scozzarella sembra un veterano della serie A, Gervinho corre come un ragazzino.

Però il Parma, come di consueto, non si fa mai mancare nulla e invece di sfruttare la massima punizione e andare in vantaggio, fallisce dal dischetto con Gervinho e dopo poco i crociati subiscono il temporaneo 1 a 2 per un rigore concesso al Torino a mio avviso molto generosamente dal signor La Penna.

La reazione è stata altrettanto generosa, all’intervallo è di nuovo parità, grazie ad un missile terra-aria di un ottimo Cornelius.

L’epilogo, al minuto 87, regala la gioia più grande: gol-vittoria di un subentrato, motivato e mi auguro ritrovato Roberto Inglese.

Il solito boccalone

I tre punti restano a Parma con buona pace di Mazzarri e delle sue frasi senza senso dopo ogni sconfitta e dei suoi gesti plateali a bordo campo. Del resto se lo scorso anno il Torino ha sofferto (e perso) a causa dei contropiedi gialloblù e quest’anno la storia a suo dire è stata analoga può essere solo per due fattori: siamo fighi noi oppure è mediocre lui, e sul fatto di essere fighi noi nutro più di qualche dubbio. Comunque che vada pure per la sua strada, la storia ha dimostrato che i funamboli in cerca di scuse in panchina non hanno mai raggiunto grandi risultati.

Qui parliamo di Parma, che è l’unica cosa che abbiamo veramente a cuore e, parlando di Parma, vedo finalmente una squadra in crescita, con 9 punti in classifica, in grado di dare gioie al Tardini, con un allenatore che nonostante le continue critiche regge la pressione e continua a crescere.

Per la miseria, ora troviamo un rigorista in caso di assenza di Kuko, per il resto andiamo a Ferrara col vento in poppa!