Calcio Serie A, testa a testa Juventus e Inter per il titolo di campione d’inverno

Il campionato di Serie A sta per giungere anche per questa edizione al giro di boa, con la Juventus campione in carica ancora in vetta e a caccia dell’ennesimo titolo nazionale (che sarebbe il nono di fila). Ma i bianconeri, stando ai risultati di questa prima parte di campionato, per il primato invernale in Serie A dovranno vedersela con l’Inter che tallona la Vecchia Signora in classifica.

In questo caso, le ultime gare del girone di andata saranno importantissime e tutte da seguire, in tv ma anche sul web dove saranno decine i siti che offriranno aggiornamenti in tempo reale di tutte le gare della giornata.

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Continua, dunque, il botta e risposta tra i due club. Rispetto a una stagione fa, alla dodicesima giornata la Juventus ha mantenuto la vetta della classifica seppur con due punti in meno (32 invece di 34) rispetto allo scorso girone di andata quando l’Inter, invece, di punti ne aveva 25 (ed era terza in classifica), ovvero sei in meno degli attuali 31 con cui staziona saldamente alle spalle dei bianconeri.

Eccezion fatta per l’ultimo campionato, i 32 punti attuali della Juventus di Maurizio Sarri, alla terza sosta per le gare della Nazionale, rappresentano comunque il dato migliore degli ultimi anni (ovvero dall’inizio della striscia vincente di otto scudetti di fila). E ovviamente, i 30 punti per l’Inter alla dodicesima giornata sono un dato più che positivo nell’era del post triplete. Solo nel campionato 2017/2018 i nerazzurri avevano avuto un rendimento quasi simile, girando terzi in classifica a 30 punti dopo dodici turni: quell’anno la squadra allenata allora da Luciano Spalletti finì al quarto posto, alle spalle della Juventus (che vinse lo scudetto), del Napoli e della Roma.

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Come è facile intuire, il ritmo forsennato dei bianconeri e dei nerazzurri davanti ha già scavato un solco profondo col resto del gruppo. Basti pensare che Lazio e, sorprendentemente, il Cagliari occupano il terzo posto, a pari merito a quota 24 punti mentre il Napoli è addirittura settimo a quota 19 punti. Nonostante l’assenza pesante per infortunio di capitan Giorgio Chiellini in difesa (il nazionale rientrerà solamente a febbraio), la Juventus ad oggi mantiene ancora il primato del miglior rendimento difensivo, avendo subito soltanto nove gol. A questo si aggiunga anche il primato conquistato nel girone di Champions League (dove la Vecchia Signora si è qualificata per gli ottavi di finale con due turni di anticipo): insomma, polemiche a parte sul neo tecnico Maurizio Sarri circa l’utilizzo dei suoi giocatori, questa Juventus è sicuramente una delle migliori squadre mai viste in campo nel recente passato.

Va dato atto e merito all’Inter, almeno per il momento, di star tenendo il passo di una autentica corazzata che può schierare due formazioni titolari che farebbero invidia a qualsiasi squadra e che in Serie A primeggerebbero entrambe per la vetta della classifica. Fautore di questa rinascita nerazzurra è Antonio Conte, l’allenatore con un passato pesante (sia da giocatore che da tecnico) nel bianconero di Torino, giunto a Milano con il chiaro obiettivo di dare del filo da torcere ai campioni d’Italia in carica.

Conte sta rispettando le attese (almeno in Italia) ma ovviamente servirà altro per impensierire la sua ex squadra fino alla fine delle ostilità. Ecco perché il tecnico salentino è in pressing sulla società nerazzurra da settimane ormai: alcuni infortunati eccellenti (come Stefano Sensi o Alexis Sanchez) hanno messo a nudo tutti i limiti della rosa nerazzurra, motivo per cui sarà inevitabile intervenire a gennaio, nel corso della finestra invernale di calcio mercato.

Anche in questo caso potrebbe aprirsi l’ennesimo fronte che vedrà contrapposte Inter e Juventus, stavolta però fuori dal rettangolo verde di gioco: entrambe le squadre, infatti, si contendono il centrocampista del Barcellona Ivan Rakitic, in uscita dai blaugrana. Possibile che quella juventina sia soltanto una azione tesa a complicare i piani della dirigenza interista che per gennaio avrà l’obiettivo di restituire a Conte una rosa più forte, magari con una punta in più (si pensa a Olivier Giroud).