Un grande cuore clivense

Contro ogni pronostico il Chievo porta casa da Bergamo un punto insperato, che cambia poco ai fini della classifica, ma dimostra che il Chievo ha un grande cuore.

Parecchi novità dal 1′

Con le assenze di Bani, Rigoni e Schelotto il mister è costretto a rivedere i suoi piani e decide di schierare un 3 4 3 già sperimentato, con gli inserimenti di Cesar, Andreolli e Jaroszynski.

Il modulo presuppone che i gialloblu non abbiano intenzione di erigere un muro davanti alla difesa e in effetti i primi 45 minuti confermano ciò.

L’Atalanta è padrona del campo, ma non crea grossissimi pericoli e il Chievo ne approfitta.

Alla mezzora Meggiorini raccoglie un filtrante al bacio di Depaoli, supera Gollini e insacca a porta vuota con una gran girata di sinistro.

Una rete su azione che gli mancava da quasi due anni con dedica speciale alla mamma, il cui anniversario dalla scomparsa ricorre oggi per la seconda volta.

Sofferenza, ma resilienza

Gli orobici avrebbero sicuramente alzato i ritmi nella ripresa e sicuramente non hanno deluso queste aspettative.

All’ora di gioco Ilicic pareggia i conti, ma poi gli uomini di Di Carlo reggono alla perfezioni, concedendo pochissimo spazio alle imbucate di Gomez e Zapata.

Il Chievo colleziona una sfilza di cartellini gialli interminabile, ma riesce a mantenere i nervi saldi fino all’ultimo istante, raccogliendo un punto che nessuno avrebbe previsto.



Poco cambia, ma l’orgoglio è ampiamente salvo

C’è da dire che il gioco offerto dai gialloblu non è stato spettacolare, anzi parecchio macchinoso.

Ma contro i ragazzi di Gasperini imporre il proprio ritmo è impresa praticamente utopistica, per cui tanto di cappello al mister e ai suoi destrieri che sono stati capace di dar loro filo da torcere.

La vittorie di Spal, Empoli e Bologna sicuramente non aiutano perché il divario si allunga sempre di più, ma ora il Chievo può affrontare le prossime con più sicurezza nei propri mezzi.

PAGELLE

I MIGLIORI:

ANDREOLLI: 6.5 – Fino all’uscita dal campo per un colpo alla testa (speriamo non sia nulla di grave) ha disinnescato alla grande Zapata.

BARBA: 6.5 – Dal suo lato Hateboer fa fatica ad inserirsi regolarmente.

MEGGIORINI: 7 – Realizzazione pregevole e la solita dose di sacrificio messa sul terreno di gioco.

I PEGGIORI:

HETEMAJ: 5.5 – Come spesso gli capita, incappa in errori troppo grossolani.

GIACCHERINI: 5.5 – Non illumina come dovrebbe.

STEPINSKI: 5 – Praticamente ininfluente nel fare salire la squadra.