Leo Duarte: difensore del Milan, garante Serginho. Conosciamolo meglio e capiamo quando rientrerà dall’infortunio

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Leo Duarte è un volto nuovo per i tifosi rossoneri. Ma chi è? Che caratteristiche ha? Perché Serginho ne ha parlato così bene?

Leo Duarte è brasiliano e ha 23 anni. Finora ha giocato solo nel Flamengo e ha preso parte al campionato carioca e alla Libertadores. Il Milan, come conferma Serginho, l’ha strappato al volo dalla concorrenza di Roma, Juve e Napoli. Segno che qualcosa di buono ci deve essere. Il costo del cartellino di questi tempi è piuttosto esiguo: 10 milioni di euro complessivi.

Il suo arrivo in contemporanea con quello di Rafael Leao è sintomo di un Milan che sposa sempre più un progetto giovane. Fino a che punto vincente non si può sapere. Il Milan, come riporta calciomercato.com, era sul giocatore da almeno tre mesi, tramite alcuni intermediari in Brasile.

Alla fine, dopo le difficoltà Pezzella e Upamenga, piuttosto che rischiare di restare a bocca asciutta con i soli Caldara, Romagnoli, Musacchio e la sorprese Gabbia, s’è deciso per un rinforzo difensivo. Ma su di lui si sa poco, chi è Duarte?

Leo Duarte skills: caratteristiche e numeri

Una vita, almeno quella giovanile, al Flamengo. E’ arrivato nel 2016 e non se ne è più andato. Per lui 63 presenze e due goal, più sette presenze in Libertadores quest’anno. Relativamente al suo ruolo, il dato davvero interessante e sorprendente è il numero di ammonizioni: 10 in 63 partite. Pur non essendo sempre titolare il dato è di notevole spicco.

Insieme a Paquetà, già ciliegina della rosa del Milan 2019, Duarte è considerato il secondo elemento di qualità. Difensore alto 1.83, destro naturale, con discrete qualità nel gioco aereo e in fase di anticipo veloce sull’avversario. Cui si sono aggiunte nel tempo senso della posizione e ottima capacità di stabilizzarsi in una linea a 4. Ancora una volta la società ha seguito le linee guida di mister Giampaolo.

Serginho: Può essere il nuovo Thiago Silva? Speriamo

Serginho sembra conoscerlo bene e allora ne dà garanzie anche ai più scettici:

Duarte? E’ un giocatore con grandissima personalità, ha 23 anni e più di 85 presenze col Flamengo. Ha ancora tanti margini di crescita. Il Milan ci ha creduto e ha fatto un grandissimo acquisto“.

E sui paragoni eccellenti:

Il nuovo Thiago Silva? Speriamo, ha bisogno di adattarsi, ma è perfetto per il calcio italiano“.

Se lo dice uno che il Milan e il nostro calcio li conosce e anche bene, si può dire che i tifosi rossoneri non devono esaltarsi troppo ma nemmeno svilire ciò che la società sta facendo sul mercato.

Anzi, ora c’è la curiosità di vedere all’opera con le sue skills proprio Leo Duarte. Un difensore che pare aver lo stesso difetto di Zapata (concentrazione durante la partita), non sa impostare l’azione, ma ha buoni margini di miglioramento. O per lo meno così si spera.

Settembre 2019: ancora nessuna presenza ufficiale per il nostro Duarte

Per il momento non abbiamo ancora potuto apprezzare le sue doti calcistiche. A detta di molti addetti ai lavori italiani e non solo, però, mancherebbe davvero poco per un suo esordio ufficiale. Nonostante Giampaolo continui a predicare calma con i nuovi innesti, per Leo, il tempo pare essere stato sufficiente. Che sia in Coppa Italia o contro qualche avversario non di primo livello, ci aspettiamo tutti di vederlo all’opera.

Anche in Brasile ne sono sicuri, così si è espresso Andersinho, giornalista brasiliano:

Duarte? diventerà presto titolare fisso, assieme a romagnoli farà bene

Quanto manchi effettivamente non lo so nemmeno io, mi auguro solamente che non diventi un caso come Caldara, che tra problemi fisici e non, fin qui, ha disputato pochissimi minuti in più di un anno.

Duarte: ecco cosa potrebbe dare a questo Milan

Duarte è molto rapido, ha piedi raffinati e soprattutto usa la testa. Solitamente a fronte alta, è in grado di impostare la prima manovra come Romagnoli. In marcatura è quasi insuperabile ed ha grande senso della posizione. L’unico neo è forse qualche calo di concentrazione su cui Giampaolo sta lavorando. Questo per evitare “svarioni” alla Zapata durante momenti delicati nei match.

Siamo sicuri che a breve lo vedremo schierato, non tanto perchè Musacchio sta sfigurando, ma perchè saprà dare quella sicurezza e quella carica, oltre che a un’impostazione che parte dal basso, differente ed alternativa rispetto a Musacchio e Romagnoli, unico difensore ad oggi con due piedi che siano tali, in difesa.

Continua il Calvario di Leo Duarte

Il centrale rossonero è ancora fermo ai box. Dopo l’infortunio che lo ha costretto ad uno stop di almeno tre mesi, avvenuto lo scorso novembre, non si hanno ancora idee precise riguardo un suo possibile rientro.

Tutto sembra procedere come da tabella di marcia, ma quando c’è di mezzo il tendine di Achille è meglio non scherzare e soprattutto non forzarne i tempi di recupero. Altrimenti si rischiano ricadute o problemi ad altre parti del corpo, costrette a “compensare” la mancanza di forza ed elasticità della parte appena rimessa in sesto.

Dopo sole  cinque apparizioni, condite da ben due cartellini gialli, non si sa quale sarà il futuro di questo ragazzo. Se vicino, o lontano da Milanello. Nonostante questo, gli auguriamo il più rapido e migliore recupero per un infortunio di questa portata.

Nel frattempo ci siamo appena coperti le spalle con l’arrivo di Kjaer e la cessione di un tristissimo Caldara, mai apparso in condizione e mai, soprattutto, sembrato pronto per una piazza di tale portata. La nostalgia per Bergamo era troppo alta e probabilmente ha ceduto al suo desiderio troppo forte di un ritorno a casa.

 

 

ACMilan