Chievo, ribaltone in panchina: fuori Marcolini, dentro Aglietti

Fatale la sconfitta interna contro il Livorno per il tecnico ligure, sostituito dall’ex Verona, Alfredo Aglietti.

Definire altalenante il campionato del Chievo è sicuramente azzeccato: dopo aver ritrovato finalmente una certa continuità grazie ai successi contro Salernitana e Pordenone, ecco che arriva l’ennesimo buco nell’acqua.

Il Livorno si impone al Bentegodi da ultimo della classe e con un piede e mezzo già in Serie C e per la prima volta nella sua storia trova tre punti contro il Chievo (i precedenti recitavano 11 vittorie gialloblu su 12 gare totali disputate e un solo pari).

Marcolini saluta

Una prestazione e un esito che hanno portato la società di Campedelli a prendere la decisione, seppur dolorosa, ma forse opportuna, di sollevare dall’incarico l’allenatore Michele Marcolini. La squadra aveva dato prova di essere unita e a favore del tecnico, ma probabilmente la dirigenza aveva lanciato un ultimatum, chiedendo tre en-plein consecutivi e un atteggiamento vincente, che invece non sono arrivati.

Michele ha sempre dimostrato enorme attaccamento all’ambiente e grande serietà nello svolgere il proprio lavoro, ma quello che gli si rimprovera è il fatto di non possedere la personalità carismatica che dovrebbe contraddistinguere un allenatore professionista, fondamentale nella gestione delle situazioni di emergenza, capitate spesso nell’arco di questi mesi.

Arriva Aglietti

A Marcolini succede Alfredo Aglietti, già artefice di un autentico miracolo sportivo nella scorsa stagione con i rivali del Verona, con gli scaligeri che alla penultima giornata si ritrovavano addirittura fuori dalla zona play-off, per poi salire in massima serie. Memore di quest’impresa, Pellissier e collaboratori hanno pensato potesse essere l’uomo giusto per tentare un cambio di rotta e sperare in una promozione, che ad ora equivale ad un vero e proprio miraggio.

A mister Marcolini vanno i più sentiti ringraziamenti per la professionalità e l’educazione dimostrate durante il suo percorso a Veronello, prima da giocatore e poi da allenatore, e per incarnare al meglio lo spirito-Chievo, fatto di buone maniere e tanta umiltà. Rimarrai sempre uno di noi, per cui ti auguriamo il meglio per il proseguio di una, si spera, florida carriera.

Buona fortuna Michele e benvenuto Aglietti!