Dan Friedkin: taglio alla rosa e buoni propositi per l’AS Roma

Dan Friedkin decide per un taglio alla rosa giallorossa

Oltre a dover rimediare ai debiti accumulati in nove anni dall’ex presidente James Pallotta, Dan Friedkin decide di voler rivoluzionare la rosa giallorossa. Da 35 giocatori si passerà a 23 per dare modo solo ai più giovani di restare e il monte ingaggi dovrà scendere del 20%. Un buon inizio è stato sicuramente quello di prendere il difensore albanese Marash Kumbulla. E’ passato, ormai, più di un mese da quando la società è passata nelle mani di Friedkin che, affiancato costantemente da Fienga, si sta facendo sempre un’idea più chiara riguardo il lavoro da svolgere. Come riportato anche da Fonseca nel post partita con il Verona, Dan e suo figlio Ryan hanno da subito fatto sentire la loro presenza ed il loro sostegno assistendo ad ogni allenamento della squadra. Sembra che stiano studiando approfonditamente ogni ruolo svolto all’interno della società per capire il modo più giusto per continuare a muoversi e migliorare.

Dan Friedkin prende in mano la società giallorossa

Finalmente l’AS Roma passa in mano a Dan Friedkin. Tra il nuovo e il vecchio presidente, James Pallotta, si è giunti ad un accordo di 591 milioni. Insieme a Dan ci sarà il figlio Ryan a guidare la società e a far sperare i tifosi giallorossi in una nuova era per questa squadra. I primi nomi sul mercato sono Pedro, già confermato, Smalling che si proverà a riportare nella capitale e la conferma di Zaniolo e Pellegrini.

Pallotta cerca soluzioni in caso la trattativa saltasse

Da un po’ di giorni la trattativa per la vendita della società sembrerebbe compromessa. Friedkin si allontana dalla Roma, anche se rimane la speranza e la possibilità che ritorni sulla sua posizione. Ma, mentre Pallotta dagli Stati Uniti cerca di premere per la vendita, Friedkin tace. Purtroppo, dato il periodo, occorre portare pazienza e saper aspettare. Il figlio di Friedkin, Ryan, è emozionato all’idea di venire a vivere a Roma e di gestire per la prima volta una società calcistica, si sono quindi iniziati a vedere i primi movimenti anche se molto lenti. Inoltre bisogna trovare un accordo per la trattativa, dato che Pallotta chiede 610 milioni mentre Friedkin rimane a 500 e sembra non voler spingersi oltre.

Il piano B di Pallotta se Friedkin molla

Pallotta ha promesso di impegnarsi nel suo investimento fino alla fine per garantire, anche dopo la ripresa del campionato a porte chiuse, che il capitale non si riduca sotto un terzo. C’è di mezzo anche la “questione stadio” dalla quale Vitek sembra essersi tirato fuori. Pallotta è, quindi, in cerca di nuovi investitori anche come soci di minoranza. La cosa che si teme di più è che, in caso questi soci non si riescano a trovare e saltasse la trattativa con Friedkin, si potrebbe arrivare anche ad un’eventuale cessione di Zaniolo e Pellegrini.

Coronavirus: un grande problema per la nuova società

In questi giorni ormai la situazione riguardante il virus propagato in tutto il mondo sta degenerando sempre di più influendo su ogni cosa. Sospeso campionato, partite di Europa League, Champions, NBA, formula 1, rugby. Ogni persona, ogni sport, ogni attività in ogni parte del mondo sta risentendo di tutto questo (segui il nostro speciale su tutti gli sport annullati per covid).

Una situazione che nessuno si aspettava, di conseguenza nessuno che sul momento abbia saputo reagire nei dovuti modi.

L’Italia si ritrova ad essere quasi il primo paese al mondo per numero di contagiati e, ovviamente, le prime persone a risentirne nel mondo del calcio sono stati proprio i nostri club. La Roma non potrà partire per giocare gli ottavi di Europa con il Siviglia, mentre la situazione continua ad aggravarsi anche in Spagna, e l’Inter non potrà accogliere i giocatori del Getafe, decisi a non voler partire per Milano.

Friedkin decide di pensarci un po’ su

La Roma inizia a risentire davvero di tutto questo, come tutti gli altri club, ma nel nostro caso c’è di mezzo un importante passaggio di proprietà della squadra. Eravamo quasi vicini al termine, Friedkin stava per firmare, mancava davvero pochissimo, questioni di attimi.. e poi tutto questo. Ora il nostro futuro presidente ha deciso di tenere conto di questa situazione, non pensa di ritirarsi, ma di vedere quanto la cosa possa influire sulla società. Si pensa che possa decidere di firmare ma solo entrando come socio di minoranza. Sarebbe ancora in tempo per tirarsi indietro, ma non sembrano queste le intenzioni dell’imprenditore texano. Purtroppo è una situazione più grande di tutti noi che nessuno sa come gestire. Il mondo si sta fermando e speriamo che possa ripartire al più presto.

Dan Friedkin – patrimonio carriera e hobby

Friedkin nuovo presidente della Roma. E’ quasi ormai conclusa la cessione dell’AS Roma al nuovo presidente. Dan Friedkin è un imprenditore e produttore cinematografico nato a San Diego nel 1965, formatosi alla Georgetown University e laureato alla Rice University. Ad oggi è il principale distributore di Toyota negli USA, società ereditata dal padre Thomas Friedkin. Appassionato, oltre che del cinema, degli aerei da guerra, investe molto del suo tempo e denaro per restaurarli e in seguito poterli pilotare. Tra la fine del 2019 e gli inizi del 2020 inizia la trattativa per l’acquisizione della squadra capitolina, dopo che James Pallotta realizza che sarebbe stato impossibile poter coprire la cifra di aumento di capitale della società. Viene, quindi, suggerito a Friedkin di prendere in mano la situazione.

Dan Friedkin: dal Milan alla Roma

Da un po’ di tempo sembra essere venuta allo scoperto la notizia che Friedkin, in realtà, avrebbe voluto acquistare il club rossonero. L’imprenditore statunitense, secondo quanto riportato da Milano Finanza, avrebbe proposto un’offerta da 1 miliardo di euro per poter acquistare il Milan. Una cifra, a quanto pare, non soddisfacente per il fondo Elliot e la famiglia Singer che non sono stati disposti a cedere. Non ci sono stati ulteriori tentativi da parte di Friedkin che, dopo aver ricevuto la risposta negativa, si sarebbe subito buttato sulla Roma acquistandola ad una cifra pari a 750 milioni di euro. Il suo scopo era quello di prendere in mano un club di serie A, principalmente il Milan, per il quale avrebbe messo a disposizione anche un importo maggiore.

James Pallotta protagonista del disastro societario

James Pallotta diventa il nuovo presidente della Roma nell’agosto del 2012, subentrato a Thomas Di Bendetto. Secondo presidente straniero e 24esimo del club, affiancato dal direttore sportivo Gianluca Petrachi. Già dal suo arrivo i tifosi romanisti erano dubbiosi e titubanti, avendo avuto per vent’anni una gestione puramente romana come quella dei Sensi, amati e apprezzati da tutti. Non ci è voluto molto per confermare le idee iniziali dei tifosi. Pallotta diventa il protagonista di un disastro societario iniziato, particolarmente, a seguito della sconfitta contro il Liverpool in semifinale di Champions League. Una partita che lasciò l’amaro in bocca. Durante il calciomercato vennero ceduti dei giocatori importanti e fondamentali per la nostra squadra. Molte richieste fatte dall’ex allenatore Eusebio Di Francesco non risultarono neanche prese in considerazione. Anzi, Di Francesco viene incolpato del periodo negativo che stava attraversando la squadra e di conseguenza esonerato.

Da Pallotta a Friedkin: cosa speriamo di cambiare?

Una delle cose che ha colpito più nel profondo i tifosi romanisti è stato l’atteggiamento del presidente americano nei confronti di due bandiere come Totti e De Rossi. Trattati come dei qualsiasi giocatori, senza aver mai tenuto conto dei ruoli importantissimi e insostituibili che hanno ricoperto e ricopriranno per sempre nella nostra squadra e nei cuori di tutti i tifosi, del loro passato e di tutto ciò che hanno affrontato e vissuto con la Roma. Non si può di certo nascondere il sollievo e la felicità dell’addio di Pallotta.

Siamo tutti fiduciosi e speranzosi che con l’arrivo del nuovo presidente Friedkin le cose possano davvero iniziare a cambiare. Improbabile che venda giocatori preziosi come Zaniolo e Pellegrini, ma per quanto riguarda gli altri componenti della squadra sono tutti in discussione. Dopo aver sopportato tante ingiustizie e sofferenze, ci aspettiamo una Roma che torni a brillare come merita.

Friedkin: Regaleremo il quarto scudetto alla Roma

Lui, con facilità e grande amibizione ha dichiarato: “Regaleremo il quarto scudetto alla Roma nel più breve tempo possibile”.

Noi lo speriamo vivamente che sia di parola!