Nelle idee di Vincenzo Italiano

In attesa che Conte o Lopetegui prima e Flick o Tuchel poi gli rubino la scena, i titoli dei quotidiani nazionali sono tutti per lui, Vincenzo Italiano nato a Karlsruhe il 10/12/1977.

Carriera giocatore

Da calciatore è stato un buon regista grazie alla sua capacità di dettare i tempi della manovra e dotato di tiro dalla distanza che spesso lo hanno portato a rete. Una vita in provincia la sua. Esordì presto nel calcio che conta a soli 19 anni in serie A grazie a Gigi Cagni che lo buttò nella mischia in maglia gialloblù in un non troppo lontano Verona Bologna. Degli scaligeri e del Padova in seguito fu anche capitano, tra gli altri ha vestito le maglie di Genoa e Chievo. Totalizzando nel calcio professionistico 434 presenze condite da 42 centri.

Vincenzo Italiano allenatore

Il 04/05/2014 chiude la carriera con il Lumezzane. Ed inizia subito la sua carriera in panchina partendo sempre dalla provincia. Fino ad arrivare nella stagione 2018/2019 al Trapani conquistando una inaspettata promozione nella serie cadetta vincendo i play off battendo in finale il Piacenza. L’anno seguente attira l’attenzione del ambizioso Spezia (scopri la storia di questa società) che vede in lui l’uomo giusto per raggiungere il sospirato salto di categoria. Al primo colpo nella notte del 20/8/2020 il sogno di una città diventa realtà e doppio salto personale per l’emergente tecnico con due squadre diverse.

Il tipo di gioco di Vincenzo Italiano

Il modulo attuato dal tecnico tedesco è il 4-3-3 basato sul gioco veloce, geometrie serrate a centrocampo e difesa ben registrata affidata in genere a uomini d’esperienza, non disdegnando però il lancio di giovani emergenti.

La costruzione parte dal basso dove il portiere abile a giocare con i piedi serve il pallone ad uno dei due centrali, che hanno il compito di muoversi in perfetta sincronia e passare la sfera al terzino della loro fascia. Gli esterni bassi rimangono bloccati arrivando fino alla linea dei centrocampisti. Fondamentali sono le mezzali assortite e di qualità.

Si predilige uno di precisione e l’altro più dinamico a maggior intensità nel recuperar palloni che non rinunci alle incursioni. Nelle situazioni in cui bisogna tamponare viene inserito un uomo più esperto adatto alla copertura. In mezzo al campo un regista tecnicamente valido pronto a dettare i tempi e magari con una certa propensione offensiva.

I tre d’avanti devono essere giocatori mobili e veloci che possono svariare su tutto il fronte d’attacco. L’attaccante centrale ha un ruolo decisivo, dato che è colui che detta i movimenti dei suoi compagni quindi dotato anche di una discreta forza fisica: quando verrà incontro a palleggiare, saranno gli esterni d’attacco e uno degli interni di centrocampo ad inserirsi, mentre dovrà attaccare la profondità per allungare gli avversari e lasciare maggior spazio per il fraseggio dei compagni.

In sostanza Italiano si basa sulla coralità del gioco in perfetti meccanismi con movimenti sincronizzati dalla difesa alla attacco. Il lavoro offensivo, sia in fase di possesso che di non possesso, è finalizzato alla sistemazione e alla preparazione di quello difensivo, dove marcature preventive e posizionamenti in determinate zone di campo sono date dal pressing studiato dei giocatori avanzati.

Coinvolgendo tutti gli uomini del campo portando il calcio ad un livello estetico eccelso. Gli sportivi non si facciano impressionare dal match di ieri sera, dove i liguri forti del loro vantaggio hanno rinunciato al bel gioco, badando al sodo e al non prenderle.

Le sirene di mercato

I suoi ultimi successi hanno attirato l’attenzione di diverse squadre di serie A in primis il Genoa di Preziosi. Ma l’indennizzo di 2 milioni chiesto dallo Spezia per liberarlo, hanno frenato l’intenzione dei Grifoni, virando su Carrera del Aek Atene. In virtù anche della promozione conquistata sarà difficile per il presidente Volpi tolgliere il re alla sua gente.