Come giocherà la Juve di Sarri? Analisi tattica fra pragmatismo e spettacolo

Il gioco di Sarri è una frase ricorrente da ormai qualche anno. Ma come giocherà la Juve di Sarri? Juve-Atletico Madrid ci darà altre indicazioni

Fin da quando cominciò a mostrare meraviglie con il suo Empoli. E fin da allora la frase il gioco di Sarri è come la formazione del mondiale dell’82 “Zoff, Gentile, Cabrini…”, ILGIOCODISARRI…

Il gioco di Sarri tormentone dell’estate

Come tutti i tormentoni, dopo il primo periodo in cui non puoi farne a meno, dopo un po’ finisce che appena inizi a sentirlo cerchi di cambiare stazione. Il periodo è stranamente coinciso con il passaggio di Sarri al Napoli. È diventato antipatico, “si, il gioco di Sarri è bello, però non è pratico”, poi “voglio vedere in una grande squadra”, “si, gioca bene, ma cosa ha vinto?“. Ecco la pecca più grande attribuita al mister toscano.

Poi capita che, prendendo la strada più lunga, arriva a Torino a sostituire quello che è stato uno degli allenatori più vincenti della storia della Juve. Ricordiamoci che è la società che ha coniato il motto “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.

Però dopo anni di vittorie, a volte facili, a volte meno, la società ha deciso di voler accontentare i tifosi che rimproveravano ad Allegri di guidare una Ferrari come se fosse una Panda, e allora ritorna in mente quella canzone che hai sentito in spiaggia e che non riuscivi a toglierti dalla testa “il gioco di Sarri, il gioco di Sarri…”. Il mister arriva dopo una discreta telenovela e fa subito 4 nomi, belli, di qualità, imprescindibili.

Facciamo i nomi: CR7, Pjanic, Dybala e Douglas Costa

Il primo, manco a dirlo è CR7, poi Pjanic e infine Dybala e Douglas Costa. E tutti a stropicciarsi le mani immaginando le giocate a uno, massimo due tocchi di questi fenomeni. Poi c’è Higuain che non è nei piani della società, che potrebbe portare una trentina di milioni giusto per non far piangere troppo il cassiere per l’acquisto di De Ligt, ma che è il detentore del record di gol in una sola stagione in serie A, record raggiunto con Sarri al joystick.  E cominci a pensare perché no?

E poi ci sono il baronetto Rabiot approdato a Torino dopo un lungo corteggiamento. Ramsey quello dal gol mortale. Tutta gente che sa dialogare con la palla. Ma allora, cosa dobbiamo aspettarci dal gioco di Sarri?

Come giocherà la Juve di Sarri?

Quello che si è incominciato a vedere nelle prime amichevoli e che sembra venire sempre più a galla è il movimento. Continuo. Ossessivo. Nel regno di Allegri la partita era fatta di tante mini-partite. A volte si subiva per 80 minuti e nei 10 restanti si mettevano a posto le cose. Vedi partita con la Lazio.In queste amichevoli abbiamo visto che il canovaccio è uno solo. La palla la teniamo noi, così non la tengono gli altri. Concetto semplice eppure rivoluzionario. Tantissimi tocchi, passaggi corti e subito il cambio di gioco, sovrapposizioni palla sulla linea di fondo e pallone a rientrare.

Questione tattica Juve: CR7, Dybala e il centrocampo

Quello che abbiamo visto a Napoli, quello che ha esaltato prima Higuain e poi Meertens. La prima idea è stata quella di far giocare CR7 da centravanti immaginando di sfondare quota cento. Ma poi Sarri ha capito che il fenomeno lusitano si diverte di più a partire da sinistra e, siccome la squadra dovrà giocare per esaltare le doti del suo attore principale a qualcuno era venuta l’idea Lukaku.

Anche per rompere le scatole all’Inter a dire il vero. Comunque il lungagnone belga è finito sul naviglio e tanti sono rimasti sul Po’. Ora chi glielo dice a Dybala che abbiamo scherzato e che sarà lui il piccoletto con cui dovrà dialogare CR7 da sinistra e Douglas Costa da destra? Ma come, il suo vero ruolo non era fare il trequartista?

Intanto contro l’Atletico Madrid dovrebbe toccare a lui partire titolare, dopo il gol segnato al Novara con la fascia di capitano al braccio. E al suo fianco ci sarà il brasiliano sparito dai radar in una triste notte olandese. Al centro, la politica dei due tocchi dovrebbe far fuori Matuidi, anche nelle vesti di Allan bianconero è più nero che bianco.

Altro epurato sarà Khedira a cui si riconosce la saggezza tattica ma si rimprovera la scarsa mobilità. Il ruolo di portatore d’acqua dai piedi buoni potrebbe toccare ad Emre Can, in attesa di capire di che pasta è fatto Bentancurt, se dovrà essere solo la riserva dell’intoccabile Pianic. L’altro posto, diciamo quello dell’Hamsik della situazione potrebbe essere appannaggio a turno di uno dei nuovi.

Tanto più che il mercato in entrata dovrebbe essere chiuso. A meno che …Arrivi Icardi,come ci ha confermato Alessandro Di Gioia di Calciomercato.com poco fa. Lui sì che sarebbe più funzionale al gioco di Sarri.

Tutto questo a patto di fare cassa, ma questa è un’altra storia. L’importante è continuare a vincere. Che poi è l’unica cosa che ci interessa.