Quali saranno i prossimi campioni italiani di moto?

Moto 2 : gli eredi di Rossi…

Sono anni che cerchiamo gli eredi di Rossi. Ma se tutti abbiamo sperato prima in Dovizioso e poi in Iannone, abbiamo poi dovuto riconoscere che il primo è un ottimo pilota, ma forse è più un collaudatore che un guerriero della pista, mentre il secondo, che quando c’è da combattere non si tira indietro, si è un po’ perso dietro le curve di Belen.  Non è mai riuscito ad abbandonare “l’adolescenza” motociclistica, rimanendo ancorato al concetto di un acceleratore on-off molto spesso a cervello spento.

Peccato, perché tutti e due hanno avuto a disposizione moto di gran livello. Se a questo aggiungiamo da una parte lo strapotere di Marquez e dall’altra la capacità degli spagnoli di sfornare nuovi piloti sempre molto competitivi, ecco che lo spirito italiano si sente un po’ frustrato nel vedere che dalle piccole cilindrate si vedono poche luci.

C’era Fenati, ma sinceramente siamo tutti un po’ stanchi delle sue follie e quindi di aspettarlo continuamente. C’è un tempo per aspettare ed un tempo per dimostrare quello che si vale e Fenati questo tempo l’ha ormai perso.

Nell’incredibile dominio KTM in Moto3  solo la Honda gli si contrappone con 3 giovanissimi come Antonelli, Dalla Porta e Arbolino che dovranno però sudare parecchio per emergere. Ma se da un lato questo potrebbe essere una prova difficilissima per chi non ha ancora 20 anni, dall’altro dovrebbe forgiare il carattere, che poi nel loro futuro, sarà quello che servirà di più assieme al polso, la testa e la moto. Nessuno dei tre però sembra attrezzato per vincere subito.

Lo scontro Biaggi-Rossi

Bello lo scontro che si ripropone nei box tra Max Biaggi e Valentino Rossi, rispettivamente con i propri team. Migno Foggia e Vietti sono le punte di diamante uscite dall’Accademy di VR46, mentre il Max Racing Team punta tutto sullo Spagnolo Aròn Canet candidato per la vittoria finale.

Suggestivo il riproporsi di uno scontro tra i due vecchi leoni, ma anche in questo caso non si vedono qualità che facciano vedere grandi futuri campioni. Nemmeno il tanto decantato Canet.

La Moto 2 negli ultimi anni ci ha regalato due campioni tricolori, Morbidelli e Bagnaia che oggi corrono in MotoGP, che ci fanno sperare nel ritorno di una generazione di italiani che possa eguagliare le gesta dei vari Biaggi, Capirossi, Rossi, Melandri o Poggiali, per citare quelli degli ultimi 20 anni. Per ora stanno imparando a correre con la classe regina, speriamo nel futuro.

L’incognita del fratello di Marquez

Invece il futuro di Moto2, soprattutto dopo l’ingresso dei motori Triumph, sembra giocarsi tra il fratello di Marquez, candidato numero uno più per origini familiari che per effettive qualità, ed i vari Luthi, Lowes, Navarro, Binder  o Lecuona. Lo svizzero resta il mio candidato per la vittoria finale, perché la Moto2 sembra essere proprio la sua classe e l’esperienza ha un peso in mezzo ad un branco di leoncini scalpitanti.

Il fratello di Valentino Rossi

Una parola a parte merita Luca Marini, fratello di Valentino, che sembra non soffrire affatto l’ingombrante fratellone e parte con ambizioni di vittoria. Non sarà un secondo Valentino, ma nel lotto è evidentemente uno dei più dotati.

A cura di Carlo Fedele