Napoli-Atalanta: Una Dea poco bendata per gli azzurri

Napoli-Atalanta: In attesa della Coppa Italia

Giovedì va di scena la semifinale di andata di Coppa Italia tra Napoli e Atalanta. Il Napoli arriva a questa partita in una situazione turbolenta con la panchina di Gattuso che può saltare da un momento all’altro. Con la zona Champions a rischio i rapporti tra il tecnico del Napoli e il presidente De Laurentiis si sono deteriorari e il rinnovo non è più scontato.

In campionato gli azzurri e la squadra di Gasperini si sono incontrati già all’andata: il Napoli trionfò per 4-1 e sembrava l’inizio di un grande campionato. In Coppa Italia le due squadre si sono incotrate nel 2014, dove la squadra di Benitez vinse 3-1 e conquistò il trofeo un paio di mesi dopo. Altro scontro recente in Coppa Italia è del 2017: a vincere fu la squadra di Gasperini per 2-1.

Napoli-Atalanta: statistiche e precedenti

Le partite tra Napoli e Atalanta sono sempre state contraddistinte da colpi di scena e risultati inaspettati. Tra le provinciali i bergamaschi sono sempre stati quelli che hanno dato più filo da torcere agli azzurri, sia a Napoli che a Bergamo. In comune hanno le tifoserie molte calde, ma che si possono considerare di polo opposto: un’idea che contrappone il Nord e il Sud. Nella storia delle tifoserie non sono mancati purtroppo, scontri fuori allo stadio con molti feriti. a tal punto da farla ritenre una partita a rischio da questo punto di vista.

I partenopei e la Dea entrano nella top ten delle squadre con maggior presenza in Serie A, 75 per gli azzurri, 60 per i nerazzurri. Il Napoli viene ricordato soprattutto per il periodo d’oro di Diego Armando Maradona che ha portato all’ombra del Vesuvio due scudetti e una Coppa Uefa tra i trofei più importanti; l’Atalanta invece è famosa per il suo settore giovanile e nel valorizzare tanti giovani che poi fanno il grande salto ai massimi livelli.

Napoli-Atalanta: I precedenti

Le sfide tra le due squadra sono ben 112 considerando tutte le competizioni con un bilancio favorevoli agli azzurri in termini di vittorie ben 48 contro i 30 dei bergamaschi. In Serie B il bilancio è in perfetto equilibrio con una vittoria a testa e quattro pareggi, come non dimenticare il testa a testa nel 2000 per la promozione in Serie A dove alla fine spuntano entrambe le squadre.

Tra le partite più importanti tra le due squadre c’è sicuramente la finale di Coppa Italia del 1987 con il Napoli che ha vinto entrambe le partite con Ottavio Bianchi in panchina, bergamasco doc. Al San Paolo finì 3-0 con le reti di Renica, Muro e Bagni. Al ritorno fu Bruno Giordano a mettere il punto esclamativo.

Da quel momento battere l’Atalanta è sempre stata una chimera per gli azzurri, a Bergamo per vedere una vittoria del Napoli si è dovuti aspettare il 2010 con il super gol di Quagliarella e Pazienza. Prima di questa vittoria gli azzurri vinsero all’Atleti Azzurri d’Italia solo nel 1995. Mentre al San Paolo il risultato più frequente è sempre stato il 2-0 per i partenopei.

Da quando è arrivato Gasperini all’Atalanta, battere la dea è sempre stato complicato, infatti dal 2016 in poi il Napoli è riuscito a vincere sia all’andata che al ritorno solo nell’anno dello scudetto sfiorato, ovvero nella stagione 2017/2018, il resto un paio di vittorie dei nerazzurri al San Paolo e qualche vittoria azzurra a Bergamo come due anni fa con la rete decisiva di Milik. Nell’ultima stagione al San Paolo è finita 2-2 con tanto di parapiglia per i rigori negati al Napoli che da un possibile 3-1 è passato al pareggio con Ancelotti espulso.

Napoli-Atalanta: Ex e protagonisti

Le due squadre oltre a condividere partite spettacolari e rivalità accesa sugli spalti, tanti calciatori e allenatori hanno militato nelle due squadre. Se guardiamo al passato spicca Giuseppe Savoldi che a Napoli è conosciuto come “mister due miliardi” cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta per poi passare agli azzurri qualche anno dopo. Ricordiamo anche Giovanni Vavassori che ha militato nel Napoli per 5 anni e ha fatto tutta la trafila delle giovanili fino alla prima squadra come allenatore all’Atalanta, squadra in cui ha pure giocato.Poi c’è Ottavio Bianchi l’allenatore del primo scudetto azzurro che ha allenato l’Atalanta per due anni dal 1981 al 1983 dove ci ha militato anche come giocatore.

Tornando ai giorni nostri, sono passati in entrambe le squadre Inacio Pià, protagonista della doppia promozione dalla C alla A; Cigarini che ricordiamo per il suo eurogol contro il Milan; German Denis autentica bestia nera quando giocava contro gli azzurri e che a Bergamo sono rimasti affezionati; mentre come allenatori ricordiamo Lippi e più recentemente Reja che ha ottenuto due salvezze con i bergamaschi prima di passare il testimome a Gasperini artefice del grande ciclo ancora in corso.