F1 – Caro Babbo Natale, nel 2020 vorrei…

Per un attimo torniamo bambini, una breve lettera di un tifoso della Ferrari che Babbo Natale leggerà(?) prima di Natale.

Capita spesso, specialmente durante le feste natalizie, di tornare un po’ bambini. Fingere di credere a Babbo Natale o al bacio di Capodanno sotto al vischio ed esprimere alcuni desideri per l’anno che verrà.

Ecco, io sono uno abituato a sudarmi ciò che ottengo nella vita, senza sperare troppo nella fortuna o nei desideri avverati, però nello sport, nel tifo e in tutto ciò che non sono io in prima persona a determinare il risultato qualche desiderio mi capita di esprimerlo.

Se penso alla Formula 1 scriverei a Babbo Natale una lettera molto articolata. I desideri sono molti, alcuni focalizzati sulla Ferrari, altri più generici sulla direzione che sta prendendo il Circus per migliorare la posizione economica della F1.

“Caro Babbo,
spero che il tuo anno sia passato felicemente e che anche tu come me ti sia goduto questo campionato. Abbiamo trovato finalmente tanti giovani piloti forti, la stella più luminosa risplende senza ombra di dubbio in Charles Leclerc.

Vorrei per il 2020 una monoposto competitiva, che possa battagliare per la vittoria in ogni gara, che sia veloce ed affidabile, robusta, ma soprattutto semplice da guidare per entrambi i piloti. Magari non la più veloce dello schieramento, ma che in ogni circuito si faccia rispettare e faccia paura agli avversari.
Vorrei che Seb e Charly facessero veramente pace e non facessero errori, che lottassero con gli avversari e non tra di loro.
Sarebbe bello se la Squadra li aiutasse nel loro percorso, perché quando si è in macchina con la visiera abbassata si pensa principalmente ad andare più forte e superare gli avversari.

Vorrei una Squadra che commetta meno errori di strategia, soprattutto quando rischiare non ne vale la pena. Mi piacerebbe lanciare qualche ciabatta in meno verso la tv nel prossimo campionato. Servirebbe qualcuno che alzi ogni tanto la voce, che si faccia rispettare e che ci metta la faccia. Ecco, la Ferrari dovrebbe essere così, perché la Ferrari è la storia, perché lo ha già fatto e soprattutto perché sono fermamente convinto che ne sia ancora capace.

Caro Babbo,
in un mondo sempre più social ogni errore trasforma un pilota in un broccco e un rookie fortunato in un fenomeno da leggenda. Sarebbe bello pesare di più le parole e valutare ogni situazione con un po’ più di calma. La più bella storia del 2019 è stata quella di Pierre Gasly, prima silurato dalla Red Bull, bollato come brocco e poi risorto in Toro Rosso, tornato con la coda tra le gambe e festeggiato a fine stagione come salvatore della patria.
I giovani, alcuni giovani, hanno bisogno di tempo per ambientarsi, per capire alcune situazioni ed alcuni meccanismi nei top team. Sarebbe bello farli crescere in modo adeguato.

Caro Babbo,
da quando Liberty Media ha foderato di quattrini Bernie Ecclestone la posizione economica della F1 è sicuramente migliorata, ma si sta andando veramente nella direzione giusta? I regolamenti per il 2021 mi fanno un po’ paura; le prime immagini delle monoposto sembrano accattivanti, ma noi tifosi cerchiamo la sostanza, non lo stile della vettura.
Mi piacerebbe anche che i nuovi circuiti rispecchiassero maggiormente la storia della Formula 1, correre in luoghi in cui si riempiono le tribune, in cui si invade la pista dopo la gara, tracciati in cui ci sia spettacolo sia in pista che fuori. Non luoghi dispersi, in cui la F1 non ha nulla a che fare, se non meri interessi economici.

Caro Babbo,
infine mi piacerebbe che non vincesse sempre lo stesso pilota, lo stesso team. Lo so è forte, probabilmente il miglior pilota sulla migliore monoposto, ma lo ha già abbondantemente dimostrato. Sarebbe bello rivedere i team storici competitivi. McLaren è cresciuta tantissimo, aspetto anche Renault e mi auguro che in Williams riescano per lo meno a mettere in pista una monoposto da Formula 1, a differenza delle ultime stagioni.

Caro Babbo,
lo so, forse sono un po’ esigente, ma so che tu sei buono, paziente e leggi nella mia mente. In realtà il mio desiderio è soltanto uno, ma mi raccomando, non dirlo a nessuno.”

In fede

C. M.