Riccardo Saponara: l’ennesima occasione con lo Spezia

Riccardo Saponara: un talento mai esploso

Ora è ufficiale: Riccardo Saponara è un giocatore dello Spezia. Per il fantasista peregrino viaggiatore è l’ennesima occasione per uno dei ragazzi di maggior talento tecnico. Eppure non è mai esploso realmente. Sin dai tempi del Milan nessuno ha mai messo in discussione una qualità balistica e atletica non indifferente. Ma la lotta contro la sfortuna degli infortuni, per lui, non è mai finito.

Che sia la volta buona che Riccardo possa finalmente far vedere di cosa è capace?

Riviviamo in questo speciale tutta la sua storia e cerchiamo di capire che tipo di giocatore sia Riccardo Saponara.

Riccardo Saponara, il nuovo fantasista del Genoa, la sua storia

Riccardo Saponara è uno dei giocatori più chiacchierati in questa settimana di calcio mercato estivo. Il suo passaggio al Genoa è l’ennesimo tentativo di rilancio di un ragazzo un po’ sfortunato calcisticamente. Talento cristallino, trequartita vecchio stile, Ricky, purtroppo, ha sempre avuto a che fare con guai fisici pesanti e incomprensioni con gli allenatori. Da stella giovanile del Milan a stellina dell’Empoli, in un andirivieni senza mai convinzione. Poi il tentativo di rilancio a Firenze, ma anche qui più panchina che altro. Di nuovo, in giro, a Genova, sponda Samp, ma pure qui a parte qualche parvenza e assist, non ha brillato.

Saponara-Genoa: la grande occasione

Ora, sempre, lungo la riviera ligure, ma dalla sponda nemica: la grande occasione. Quest’anno, per lui, ci si augura che Andreazzoli, che non disdegna la qualità del gioco, riesca a farlo esplodere. Chissà che questo talentino indiscusso, a 27 anni, finalmente sbocci.

Riccardo Saponara carriera: un talento sfortunato

Ma si dice, parafrasando un celebre provervio, sfortunato nel gioco, ma fortunato in amore. Sembra proprio che sia questa la storia calcistica di Saponara. Un ragazzo, dal talento cristallino, falcidiato da perenni guai fisici. Anche rivisitando la sua storia, si fa più i conti con i numeri di infortuni che con i goal realizzati.

Esordi nel calcio professionistico

Nato, nel 1991, a Forlì da genitori di origini lucane, Riccardo Saponara cresce calcisticamente nella Sammartinese e nello Sporting Forlì. Nel lontano 2008 è il tecnico Atzori ha sperimentare il giovanissimo trequartista con il Ravenna, in Lega Pro. Qui realizza 7 presenze.

Il momento d’oro dell’Empoli

E’ l’Empoli a notarlo e a voler investire sul suo talento. Lo acquista nel 2009, lo fa maturare per due stagioni in Primavera e lo rilancia nella stagione 2010/11. Il suo esordio in prima squadra è il 13 novembre contro l’Atalanta. Riccardo Saponara continuerà poi a giocare per 17 presenze, non ancora da titolare, ma da subentrante.

L’anno dopo, nel 2011, contro la Reggina segna la sua prima rete da professionista nel 3-2 dei toscani. Stavolta le presenze in prima squadra si doppiano e passano a 30. La squadra resta in B e l’anno dopo, 2012/13 il suo rendimento raggiunge uno dei massimi della sua carriera: i toscani non approdano alla A dopo lo spareggio contro il Livorno.

La prima parte di stagione nelle serie maggiore Saponara mette in luce goal, giocate, assist e tanto talento. La stagione 2012/13 si concluderà con 11 goal in 36 presenze.

Il passaggio al Milan e l’inizio della sfortuna

E nel mercato di riparazione del 2013 è il Milan ad acquistare il talento di Forlì. Ma l’accordo fra le parti prevede che Riccardo resti in Toscana fino a fine stagione.

Il percorso con il Diavolo si avvia quindi nella stagione 2013/14. Ma, purtroppo, per lui, l’avvento a Milano è l’inizio di una carriera fermata da troppi guai muscolari. Il primo è l’infiammazione all’osso pubblico che lo tiene fuori per 44 giorni. Poi a seguire una contusione, una tendinite, un latro infortunio e poi l’operazione al ginocchio.  La sua prima carriera in rossonero è stigmatizzata in sole 7 presenze e 0 reti. Il Milan prova a crederci comunque, nonostante i guai fisici e lo compra totalmente. Il periodo post operatorio del ginocchio è un calvario e spesso il fantasista si ritrova più in panchina che in campo.

Il Milan due inverni dopo lo cede nuovamente all’Empoli, con la formula del prestito con diritto di riscatto.

Il ritorno in Toscana e il girovagare in varie squadre

Nel 2015 torna a Empoli. L’ambiente dove è esploso è per lui un elisir di speranza. Riccardo, nel suo ruolo prediletto, torna quasi subito al goal. La stagione prosegue bene anche dal punto di vista fisico, come se l’atmosfera toscana, l’avesse ringiovanito.

La stagione 2016 si apre alla grande 2 reti nelle prime giornate di A. Il suo rendimento resta costante e nel mercato di gennaio c’è il passaggio alla Fiorentina. Qui oltre ai due goal riprendono gli infortuni: distorsione alla caviglia e di nuovo problemi al ginocchio.

A fine stagione, nel 2017, Saponara passa alla Sampdoria, con prestito con diritto di riscatto. Il 28 ottobre segna il suo primo goal nel 3-2, in casa contro il Milan. La sua presenza è legata alla staffetta con Ramirez, trequartista titolare di Giampaolo. Nella stagione blucerchiata i problemi fisici non si allontanano. Prima un infortunio al piede e poi al bicipite femorale che lo tiene fuori per 50 giorni circa.

Nell’estate di quest’anno il giocatore è tornato a Firenze, per il non riscatto da parte della Samp. Recentemente si è accasato con la squadra opposta di Genova, ma il suo esordio ancora non c’è stato, per via di un secondo infortunio al bicipite femorale.

Chissà che con Andreazzoli (scuola Empoli) non arrivi la sua grande occasione.

Ruolo e caratteristiche tecniche di Riccardo Saponara

Ma che giocatore è Riccardo Saponara?

Saponara rappresenta il classico trequartista degli anni ’90. Quel giocatore che allaccia la trequarti con l’attacco e che si sa inserire bene nelle linee difensive avversarie. Il suo compito è generalmente quello di innescare le due punte o di giostrare in fase avanzata con un altro trequartista.

Capace di spaccare in due la squadra avversaria, Saponara è determinante nei contropiedi, come assist-man, aprendo gli spazi o come finalizzatore. Nonostante lo score basso della sua carriera, non c’è dubbio che il giocatore sappia anche coprire il ruolo di seconda punta.

Dotato di buona velocità, e sopratutto di un dribbling efficace spesso a creare la superiorità numerica superato il primo pressing avversario. I suoi goal non sono quasi mai di rapina, ma provengono sempre da tiri da fuori e giocate balistiche, che, i vari infortuni, non hanno condizionato nel tempo.

Ambidestro, anche se, nasce con un destro naturale, Saponara sa calciare sia a rasoterra che con imprevedibili colpi a giro. Non a caso spesso si incarica di battere le punizioni o i corner.

Andreea Sasu: ecco la bellissima fidanzata

Ma intanto, alla tanta sfortuna per infortuni gravi, fa da contrapposizione il dolce amore. Eh sì, perché Riccardo Saponara la fortuna ce l’ha in amore. Recentemente ha pubblicato una foto presso Firenze con la sua bellissima ragazza, la modella rumena bruna, Andreea Sasu.

 

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Bubulina

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Fonte: Instgram profilo ufficiale Riccardo Saponara

Insomma in attesa di poter ottenere soddisfazioni e gloria dal mondo del calcio, Riccardo si consola con l’amore e l’affetto della sua modella!

Così nella classifica delle wags, Genoa acquista punti sulla Sampdoria! Insomma Saponara apre il derby contro la sua ex squadra.

Eccola qua l’affascinante Andreea Sasu

 

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Fonte Instagram: profilo ufficiale Andreea Sasu