Caos Inter: tutto fermo!

Inter: le decisioni della UEFA e della società

Che il Coronevirus, ormai pandemia ufficiale da ogg, avrebbe cambiato il nostro modo di di vivere già lo sapevamo. E anche lo sport se ne è subito accorto. Con calendari modificati e con STOP inevitabili!

Stiamo vivendo una situazione abbastanza surreale, dove avremmo voluto parlare di calcio, di gesta sportive, ma, ovviamente, non si può.

Non si può per diversi motivi che niente hanno a che fare con la nostra volontà o nostre scelte, ma perché, soprattutto in questo momento di caos, serve fare chiarezza.
Serve prendere una posizione decisa e, se possibile, definitiva. Ma gli organi preposti a farlo sono quelli che hanno le idee meno chiare sul futuro da seguire.
Partiamo da casa nostra: In Italia il campionato è stato finalmente sospeso
Con il decreto varato nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Conte ha messo un punto al nostro campionato di calcio.

Sospensione definitiva? Ma anche no, perché il tutto è bloccato fino al 3 Aprile (ma occhio alle eventuali e possibili proroghe) e intanto il 23 marzo la Figc deciderà quale sarà la direzione da seguire. Cosa fare di questo campionato? Come comportarsi con la classifica? Scudetto, coppe, retrocessioni… è tutto un divenire, mentre in Europa continua a regnare la confusione più totale (segui qui tutti gli sviluppi nel continente).

UEFA: le decisioni per l’Europa League

La Uefa ha deciso di chiudere le porte ad alcuni tifosi, ad alcune società, mentre in altri luoghi si potrà giocare con la presenza della tifoseria sugli spalti. ASSURDO!
In un momento in cui predichiamo buonsenso ecco delle decisioni “scellerate”, miopi o addirittura cieche.
Come si fa a chiedere ad una società di spostarsi, muoversi, raggiungere luoghi in cui i contagi crescono ora dopo ora per giocare una partita di calcio? Con quali garanzie? Con quale sicurezza?
Ieri sera fuori dallo stadio di Valencia (per l’ottavo con l’Atalanta) c’era una folla di tifosi che non doveva essere lì. Che non poteva essere lì.
Ma occhio a guardare solo l’erba del vicino, perché anche in Italia abbiamo “certi campioni del Mondo” e certe scene le abbiamo viste fino a pochissimi giorni fa.
Ci chiedono buonsenso e poi non fanno nulla per fermare questo “massacro”
Scusate per il termine forte: massacro.
So che vuol dire ben altro. Non va preso nel suo significato reale. Ma nel suo concetto più astratto.

La Serie A si è fermata solo per volontà del Governo, con quel decreto che metteva fine ad ogni tipo di manifestazione sportiva su tutto il suolo italico.
La Lega Calcio non è mai riuscita a prendere una posizione ferma. Forte. Uguale e uniformante per tutti.
Non si è mai posta REALMENTE il problema della sicurezza, cercando di non ledere l’interesse di uno o più club.
Il campionato poteva andare avanti. Con o senza tifosi. Come se i calciatori fossero immuni. Come se tutto il circo del calcio vivesse una realtà parallela diversa da quella che stiamo vivendo noi comuni mortali.
Occhio a non fare dispetti a nessuno. Il campionato va avanti! Sembrava questo lo slogan della Lega Calcio. Lo chiedeva la necessità esosa di qualche presidente. Gli sponsor. La stessa Lega che non voleva svalutare un prodotto che il prossimo anno non venderemo nemmeno ai paesi del Terzo Mondo.
La Serie A si è svalutata, ma non perché abbiamo assistito a poche partite a porte chiuse, senza tifoserie al seguito, ma perché chi sta ai vertici ha fatto solo scelte sbagliate, senza usare, appunto, BUONSENSO.
La stessa cosa la si sta vedendo in Europa.

Dove sta il buonsenso della Uefa nel momento in cui la Società Inter decide di non far scendere in campo la Primavera in una partita ufficiale? Dove sta il buonsenso in chi ha fatto rispettare il regolamento e dato la sconfitta a tavolino ai nerazzurri, senza nemmeno porsi delle domande prima? Perché nessuno si è fermato un attimo a riflettere sul perché di quella decisione da parte della società nerazzurra?
In fin dei conti la decisione dell’Inter incide da un punto di vista di guadagno economico, ma sicuramente non lede in immagine e prevenzione.
Si va sempre più verso un calcio no sense!

Youth League: Inter sconfitta a tavolino!

Pensate un attimo cosa voglia dire per dei ragazzini che giocano con la maglia dell’Inter (oggi!), che sognano di diventare professionisti e calcare terreni di gioco prestigiosi, affrontare avversari importanti e vestire maglie gloriose, non giocare un torneo europeo.
Pensate per un attimo a questi ragazzi di 17-18-19 anni, alla loro prima ribalta internazionale. Alla loro prima esperienza fuori dai confini del nostro paese.
Sono stati impeccabili nel girone, al contrario della formazione maggiore, hanno strappato un pass per le fasi successive, per provare a regalarsi un trofeo internazionale, che altri, prima di loro, hanno già portato nella nostra bacheca.
Pensate per un attimo cosa volesse dire affrontare una squadra non temibile.
I nostri ragazzi sulla carta sono superiori al Rennes. Invece si ritrovano a dover mollare. Ad accettare prima la volontà della Società e poi la decisione inclemente della Uefa. Inermi.
Proviamo per un attimo a pensare a cosa staranno provando. E qui non c’è luogo comune che tenga. Non si tratta di Campioni strapagati e straviziati, ma di ragazzini che stavano e stanno coltivando un sogno.

Tutto riporta alle parole di Zhang. A quelle sue dure affermazioni contro il presidente di Lega e la stessa Serie A.
Non si può permettere che, allo stato attuale, succedano certe cose. Si cerca di garantire lo spettacolo. Una sorta di equità o giustizia, ma non sempre dovrebbe andare così. Bisognerebbe andare “oltre” certe decisioni estreme.
Bastava avere un po’ di buonsenso prima di prendere una decisione come la sconfitta a tavolino. Bastava andare a guardare cosa stesse succedendo nel nostro Paese, quale fosse la situazione, gli umori e poi magari provare a cercare un rimedio.
Solo allora (IO) avrei accettato la sconfitta a tavolino per questi ragazzi. Solo dopo le giuste valutazioni avrei potuto (IO) accettare qualsiasi decisione.
E invece no. La mannaia è scesa sul collo di questi ragazzi in maniera spietata. Senza possibilità di appello. La squadra non si presenta, bene… 0 a 3 a tavolino! Wow. Che spettacolo!
Aveva ragione Zhang quando chiedeva di mettere al primo posto la salute e la sicurezza di tutti. Quando invocava decisioni che fossero a tutela di tutti e non dei club, perché la gente viene prima di ogni altro interesse economico.
La Lega Calcio ha sbagliato, ma ha vinto la sua battaglia.

La Uefa sta sbagliando e sta provando a vincere la sua battaglia, ma per fortuna qualcuno sta provando a far aprire gli occhi a chi sta al comando. A chi detiene il potere e prende le decisioni.

Dopo la Primavera l’Inter potrebbe non mandare la propria squadra a giocare in Spagna contro il Getafe, e proprio gli spagnoli hanno chiesto uno stadio in sicurezza, diverso da San Siro per poter giocare la sfida con i nerazzurri.
In caso contrario sono pronti a non scendere in campo e accettare lo 0-3 a tavolino.

Stesso discorso va fatto per la Roma.

Le partite risultano sospese a data da destinarsi.

Il calendario dell’Inter si infittisce ancora di più, ma certe decisioni drastiche servono a richiedere l’intervento del buonsenso (ahi, questo sconosciuto!).
Se fosse stato così anche per i ragazzini nerazzurri avremmo potuto festeggiare una piccola impresa. Vittoria e passaggio del turno. Nulla è scontato. Ma a noi piace sognare che potesse andare realmente così.

Chissà, magari prima di prendere questa decisione sulla Primavera avrei bloccato la partenza della prima squadra per Torino… Dopo le discussioni, il braccio di ferro, le polemiche delle scorse settimane questa decisone avrebbe fatto ben più rumore e avrebbe avuto più risalto di una squadra di ragazzini. Ma questo è il mio pensiero.

In fondo è solo un gioco e in questo momento così deve essere considerato.