Ecco i giocatori che hanno sorpreso di più in questo inizio stagione

Seconda pausa di stop del campionato dopo quella di ottobre e sianmo ancora lontani dall’avere un quadro chiaro della fisionomia della serie A. A differenza degli altri anni, per ora, pare non esserci una dominatrice, ma tante possibili pretendenti. Fra le sorprese si piazza il Sassuolo di De Zerbi che dopo l’impresa al San Paolo si issa di diritto al secondo posto, conservando ancora l’imbattibilità.

Quindi, senza divincolarci in ragionamenti di classifica, che, per ora, sono difficili, andiamo piuttosto a scoprire quali giocatori ci hanno sorpreso di più fra le 20 squadre di A. Potrebbero essere giocatori appena arrivati o che finora avevano giocato in serie inferiori oppure giocatori rinati grazie a tecnici diversi.

Atalanta: Aleksej Mirančuk

Il 25 enne ucraino che finora ha avuto poco spazio per via di un lungo infortunio sembra dar ragione a chi crede o ha creduto in lui. Un talento ormai maturo, caratterizzato da un sinistro veramente fantastico potente e preciso. In campo può coprire tutta la zona della trequarti, ma sa anche ricomprire un ruolo di seconda punta in appoggio alla prima. Rapido, pericoloso e davvero molto tecnico, Miranchuk si trova nel ventaglio che Gasperini ha a disposizione per la sua trequarti e può giocarsela tranquillamente (ora che è tornato sano) con Gomez, Ilicic e Malinovskyi. Il suo score finora: 2 partite e 2 goal, non male per uno che nel 2019 ne fece 16 con 5 assist.

Benevento: Lorenzo Montipò

Non capita spesso di scegliere un portiere fra le novità della stagione, ma in questo caso diremmo che la scelta ci pare proprizia e anche giustificata. Certo, se dovessimo cogliere il solo dato statistico la scelta ci parebbe poco giustificabile, ma nel ruolo di chi porta i guantoni decisamente i parametri sono altri. Montipò (24 anni) finora si è comportato più che egregiamente con i giallorossi abbassando il passivo della porta. Si è contraddistinto per ottime uscite su palle alte; ottime parate sia nell’angolo che su tiri alti grazie a un’agilità niente male; guida in modo temerario la propria difesa e sa giocare bene anche con i piedi; sa chiudere bene lo specchio della porta ed è più che affidabile. Ovviamente subirà molte altre reti, anche per le difficoltà tecniche della difesa sannita, ma ha del talento.

Bologna: Hickey Aaron

18 anni, terzino scozzese, di rendimento più che sufficiente. Uno di quei ragazzetti (stile Donnarumma o Romagnoli per intenderci) che Mihajlovic si diverte a lanciare una volta all’anno. E dato che il serbo ci vede piuttosto bene, qualche indizio di un futuro roseo per il britannico c’è. Non solo l’età giovane, ma anche la capacità di spinta sono molto interessanti. Notevole anche la velocità e la qualità da ambidestro oltre che possibile centrale. Un multi-tasking di sicuro avvenire che ha già giocato con il suo ex club una Coppa di Scozia a soli 16 anni, realizzando un record particolare. Questo ragazzino è da tenere sott’occhio.

Cagliari: Gabriele Zappa

Di Francesco è un altro allenatore a cui piace lanciare i ragazzi giovani e di sicuro avvenire (vedi Pellegrini della Roma e Acerbi della Lazio). Attenzione quindi alle prestazioni di Gabriele Zappa, ex Pescara, arrivato in prestito con diritto di riscatto fissato a 3,5 milioni. Terzino destro, dotati di buona corsa, grinta e determinazione. Zappa ha già fornito due assist da fermo e presto o tardi entrerà fra i marcatori delle difesa. Che sia lui la sorpresa della stagione?

Crotone: Junior Messias

In attesa che magari esplodano definitivamente Riviere e Vulic, i calabresi si godono per ora Junior Messias. Il brasiliano è una di quelle scoperte che fanno ben sperare in chiave salvezza. Veloce, dotato dotato di dribbling e coraggio. Junior Messias è già l’anima degli squaletti con le sue falcate e le sue progressioni che destabilizzano le difese avversarie. Finora ha segnato solo un goal, ma spesso è stato il primo a lanciarsi sui 20 o 30 metri del fronte avversario, senza temere tackle pericolosi od ostruzioni violente. Quando parte palla al piede, ha un controllo efficace e disorientante. Spesso crea superiorità sulla trequarti e può sia giostrare da seconda punta nel 3-5-2 sia adattarsi a suggritore nel 3-4-1-2 o 4-3-1-2. Giocatore utile e chiave della salvezza.

Fiorentina: Gaetano Castrovilli

Se farsi notare in serie A il primo anno è possibile, ben più difficile è confermarsi e farlo su livelli alti. Non è il caso di Gaetano Castrovilli (23 anni) che non solo ha confermato le premesse, ma le ha addirittura già superate. In una Fiorentina dove gli attaccanti latitano e i centrocampisti si inseriscono poco in zona goal, Castrovilli è il jolly prezioso che porta dinamicità e qualità ai Viola. Oggi più che mai uomo goal (4 reti e un assist in 7 partite), ma ancor di più trascinatore indiscusso delle partite opache della squadra di Firenze. Anzi, insieme a Ribery, il giocatore più temuto e pericoloso. Molto veloce, dotato di grinta e qualità balistiche, quando vede la porta non ci pensa due volte. Sarà un vero e proprio leader della Nazionale maggiore oggi e domani.

Genoa: Gianluca Scamacca

Intuizione del Sassuolo che si era ricordato di lui, quando a 15 anni giocava con la Roma (34 goal in 30 partite), Gianluca Scamacca è il classico colpaccio low-cost da fare subito per i fanta allenatori. Il giocatore è davvero interessante e in un Genoa (afflitto da casi Covid-19) e non proprio super rafforzato là davanti, lo spazio c’è. Non a caso Scamacca ha deciso di entrare nel cuore dei tifosi rossoblù con il destro in diagonale nel derby e con il successivo goal contro il Torino. Destro potente, forte di testa (alto 1,95), robusto e prezioso nelle sponde, Scamacca sembra uno che possa arrivare in doppia cifra al primo anno di A. Staremo a vedere…

Inter: Alessandro Bastoni

Antonio Conte l’ha già puntato nella sua rubrica degli imprescindibili e pare che la cosa funzioni. Anche se la Beneamata sta andando in modo altalenante, lui si è sempre contraddistinto per ottime prestazioni. Giovani (21 anni), marca molto bene il proprio avversario, sa portar palla con il suo sinistro niente male e sa anche proporsi per lo stacco aereo vincente. Finora non ha ancora siglato nessuna rete, ma ha anche collezionato pochi cartellini come difensore. Per cui, se resta su questi livelli, presto diventerà una certezza senza ombra di dubbio!

Juventus: Frabotta Gianluca

Lo scorso anno esordì con Sarri, ma poi si pensò che sarebbe andato a farsi le ossa da qualche parte o che sarebbe rimasto come comprimario ad assistere dalla panchina. Invece, Andrea Pirlo, in lui ha visto già molte qualità. L’ha piazzato sulla sinistra, sia come titolare che come riserva e gli ha dato fiducia. Il ragazzo non è eccezionale in fase difensiva, ma somiglia molto a un Spinazzola o De Sciglio degli esordi. Ha gamba, corre, copre bene la fascia e non ha paura di farsi vedere. La Juve in quel ruolo attende l’exploit di Chiesa e allora Frabotta può ancora farci vedere parecchie giocate. Sarà una sorpresa o sarà una meteora: chi lo sa…

Lazio: Akpa Akpro

28 enne ivoriano, Akpa Akpro sembrava uno di quei nomi che la Lazio compra sul mercato, ma che appariranno a gennaio in Coppa Italia. Invece, anche causa casi positivi e infortuni, Inzaghi non c’ha pensato due volte. Akpa Akpro è un tipico centrocampista che “mette legna” in mezzo al campo, che corre, pressa e crea scompiglio. Non sembra dotato di eccelsa tecnica, ma tanta volontà e velocità. Fiato e gambe a disposizione della squadra. Non ha ancora segnato in A, ma in Champions sì. Si inserisce spesso su palla in movimento o sulle seconde palle è molto rapido. È una di quelle scoperte che possono spiazzare i soliti epserti di formazioni titolari o meno. Chissà che quest’anno tocchi a lui e non ad altri veterani.

Milan: Brahim Diaz

Pupillo di Ibrahimovic (ormai re dei record a 38 anni compiuti), Brahim Diaz dopo qualche apparizione di pochi minuti, inizia a farsi vedere con continuità. Visto che lo scenario del contratto di Calhanoglu non si sblocca, non è da escludere che il ragazzino spagnolo possa ritrovarsi a gestire la trequarti del Milan. Giocatore di statura non elevata (1,71), ma di profilo interessante. Palla al piede non disdegna il dribbling e la finta a disorientare l’avversario. Sotto porta è preciso e freddo. Corre tanto e ha sempre una gran voglia di farsi vedere. Non sempre passa la palla (da vero numero) 10, ma sa essere utile per i suoi compagni. Può essere valido sia da titolare come a Crotone (dove ha segnato il suo unico goal in A) sia come riserva. Spesso quando la benzina del Milan si spegne, Brahim Diaz la accende. Si trova a Milano solo in prestito e quindi godiamocelo almeno per quest’anno.

Napoli: Victor Osimhen

Di lui (pagato fior di milioni di euro) si diceva davvero gran bene. Così è stato. Victor Osimhen com’è entrato in campo a Parma ha cambiato la partita. Ora rischia di far soffrire Mertens nella staffetta per il centravanti titolare. Punta moderna, rapida e fisicamente imponente. Sa accorciare sull’avversario, alzarsi in pressing e ripartire. Palla al piede è davvero pericolosissimo e sotto porta, anche se deve migliorare, ci sa fare. Il nigeriano ha spirito di generosità da vendere e perciò piace a Gattuso. Per ora soltanto due reti, ma sarà uno di quei giocatori che arriveranno a superare 10 goal e 10 assist in poco tempo. Se lanciato nello spazio poi è incontenibile e presto arriveranno per lui “le prove del 9” per darci conferma di questo.

Parma: Riccardo Gagliolo

Veterano di esperienza ormai in terra emiliana, Riccardo Gagliolo è un centrale difensivo, che sa ben adattarsi anche come terzino sinistro. Sempre presente in tutte le partite e già in rete una volta quest’anno, Gagliolo sembra sempre più prendere il posto di giocatori di sicuro rendimento come Bruno Alves e Iacoponi. Di per sé non è una sorpresa, ma vederlo giocare con una media di 6,8, ci fa parlare di conferma ormai palese.

Roma: Pedro

Pedro alias Pedro Rodriguez Ledesma non è proprio il primo nome di una lista di future promesse. A onor del vero, tuttavia, ciò che più ha stupito tutti, mantenendo le promesse fatte, è la sua adattabilità al torneo italiano. Segno incontrovertibile di un campione maturo. Dopo Barcellona e Chelsea, e dopo i trofei vinti, lo spagnolo non è pago e continua a giocare da laterale alto con grande rendimento. Non ha assolutamente subito l’impasse con il torneo italiano e anzi è già fra i leader dei giallorossi. Per lui sono 3 reti e prestazioni superiori al 6,5 sempre: chapeau!

Sampdoria: Mikel Damsgaard

Mikel Damsgaard è un danese di 20 anni proveniente dal NordsjaellandRagazzino dinamico e capace di interpretare più ruoli (esterno destro, fantasista e sinistro) Damsgaard ha tutte le caratteristiche per fare un buon campionato come riserva o titolare. Sorprende la sua capacità di entrare subito in partita e ti cambiare il ritmo della squadra. Ha gamba e anche forza fisica. Ha messo in mostra già intraprendenza nel tirare e cercare la porta. A vederlo così non sembra un buco nell’acqua.

Sassuolo: Giacomo Raspadori

Giacomo Raspadori è la neo scoperta per i poco esperti e la conferma per quelli dall’occhiol lungo. Su di lui si dicono buone cose già da un paio d’anni e dati i vent’anni che ha, diremmo che le sta confermando. Sebbene non abbia ancora segnato un goal, il suo contributo al Sassuolo del secondo posto è stato notevole. Ha messo a disposizione dei compagni tecnica, movimento e tanta voglia di combattere su ogni pallone. Nonostante quel metro e 72, lotta sempre su ogni contrasto e su ogni sfera. Può giocare da brevilineo come centravanti di movimento o spostarsi sulla laterale sia destra che sinistra. Se quest’anno è chiuso dai top di gamma dei neroverdi, fra qualche mese avrà ancor più spazio.

Spezia: Tommaso Pobega

21 anni e un futuro tutto da svelare e scoprire per Tommaso Pobega, rossonero nato nel Milan e ora migrato in Liguria in prestito. Lui ha aspettato un po’ per farsi conoscere e inizialmente si trovava dietro nelle gerarchie di Vincenzo Italiano. Giocatore di palleggio e di dinamicità, Tommaso Pobega si colloca nel novero di quei centrocampsiti di stampo moderno che sanno attaccare e difendere. Tecnicamente è un talento evidente e anche in zona goal si fa sentire. Ambidestro con predilezione per il sinistro, la sua presenza si avverte anche in fase di non possesso. Futuro campione? Vedremo!

Udinese: Thomas Ouwejan

Il ragazzo olandese in prestito dall’AZ Alkmaar non è propriamente garanzia di qualità assoluta. Ha finora alteranto buone prestazioni a partite di livello mediocre. Dalla sua ha l’età (24 anni), l’esperienza (ha giocato già ad alti livelli) e i dati di due anni fa (2 reti e 7 assist). Finora ha giocato sulla fascia mancina in compartecipazione con Zeegelar e molto probabilmente non sarà titolare fisso. Sembra dotato di una considerevole capacità di spinta e di potersi inserire in zona trequarti. Non si sa ancora se potrebbe essere un nuovo Helveg o Jankulowski o Asamoah, ma a Udinese spesso fanno colpacci.

Verona: Matteo Lovato

Matteo Lovato è un ventenne di considerevole attenzione. Appena esordiente in A, ha giocato già 7 partite e l’ha fatto con maturità e senza paura. Bravo nell’anticipo, in marcatura esce molto pulito e finora si è ritrovato il giallo solo due volte. Poche sbavature, un grado di attenzione molto alto e grande temperamento. Finora ha affrontato gente come Ibrahimovic, Morata e Pedro senza spaventarsi mai. Sicuramente non resterà titolare sempre, perché sta sostituendo la caterva di difensori mancanti a Juric, ma non è da escludere che diventi uomo-mercato di gennaio. Anche perchè la squadra veronese sta diventando la cantera della difesa di qualità: ricordate Kumbulla e Rrhamani?